Cosa succede alla Juventus per quanto riguarda i colpi di calciomercato che la formazione bianconera sta preparando? Si sta profilando una vera rivoluzione nel reparto offensivo, con interesse verso giocatori come i giovani sudamericani Barbosa e Driussi, oltre al possibile arrivo dal Sassuolo di Domenico Berardi, grande talento del calcio italiano che è già in comproprietà fra gli emiliani e i bianconeri. Per gli attuali componenti del reparto offensivo, compresi dunque Fabio Quagliarella e Fernando Llorente, che pure – a parte Carlos Tevez, intoccabile – sono i più positivi, il futuro è incerto, mentre ci si chiede se l’allenatore Antonio Conte al termine di questa stagione rimarrà ancora a Torino. Altre indiscrezioni parlano poi di un affare tutto interno al capoluogo piemontese, con i campioni d’Italia sulle tracce dei cugini granata Alessio Cerci e Danilo D’Ambrosio. Per sapere qualcosa di più su tutto questo abbiamo sentito l’agente Fifa Davide Amabile. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Cerci e D’ Ambrosio potrebbero passare dal Torino alla Juventus? No, succederebbe una rivoluzione. Non credo che questo sia possibile.
Barbosa del Vasco de Gama è un obiettivo della Juventus? E’ un giocatore molto forte, sarebbe utile per il futuro.
Interessa anche Sebastian Driussi del River Plate? Vale lo stesso discorso, la Juventus sa sempre scegliere bene i giovani giusti. Questi sono due calciatori sudamericani ricchi di talento.
Quagliarella fino a quando rimarrà bianconero? Per ora, visto che sta facendo benissimo, non si muoverà. Poi vedremo a giugno cosa potrà succedere.
Berardi è la punta del futuro? Su lui la Juventus potrebbe investire molto, sta dimostrando tutte le sue qualità.
Per Conte si profila un addio a fine stagione? Tutto dipenderà da questioni economiche, che saranno decisive anche per il rafforzamento della squadra.
Llorente è un obiettivo dell’Arsenal? Sì, è un giocatore che piace ai Gunners. In ogni caso, a fine stagione ci sarà una rivoluzione nell’attacco della Juventus.
(Franco Vittadini)