La Juventus deve ancora digerire l’eliminazione dagli ottavi di Champions League per mano del Galatasaray. Si tratta di una ferita apertissima che avrà dei risvolti anche in termini economici nel bilancio. I bianconeri potrebbero anche decidere di vendere un big in estate per poter finanziare il proprio mercato estivo. Attenzione anche alla posizione di Antonio Conte, attuale tecnico della Juventus, che potrebbe andare via. Intanto i bianconeri hanno messo nel mirino la nuova stella brasiliana Mosquito, classe ’96, fenomeno dell’Atletico Paranaense. In esclusiva per IlSussidiario.net, l’agente FIFA Gianfranco Cicchetti, esperto di calcio sudamericano, ha parlato del giovane Mosquito e di altre situazioni di casa Juventus.



La Juventus ha messo nel mirino Mosquito. E’ una nuova stella del calcio brasiliano? Assolutamente sì, un giocatore molto interessante, un talento da osservare attentamente.

Che tipo di giocatore è? E’ un attaccante moderno che può fare la prima o la seconda punta, classe ’96, l’Atletico Paranaense sa già di avere in mano un gioiello. Ha segnato 4 gol nel Mondiale Under 17 e questo è un ulteriore indizio sul suo valore. 



Non c’è solo la Juventus vero? Assolutamente no, ci sono tutti i grandi club europei e anche molte squadre italiane ad osservarlo. A gennaio compirà 18 anni e potrà volare in Europa.

Tornando in Italia, Conte potrebbe andare via? Ci sono tre club stranieri pronti a puntare sul tecnico salentino: l’Arsenal qualora Wenger dovesse accettare l’offerta del PSG, gli stessi parigini e il Monaco.

Dovesse andare via Conte chi potrebbe arrivare?

Prandelli è in pole position perché lascera l’Italia, si è parlato di Spalletti ma ha un grande contratto allo Zenit e ha anche alcune clausole difficili da aggirare.



Sono previsti dei colpi a gennaio? Non tanti colpi, sicuramente si punterà sull’arrivo anticipato di Nainggolan, prestito con diritto di riscatto e con qualche giovane in Sardegna. Nella fattispecie Ouasim Bouy subito a gennaio e Nicola Leali a giugno, per prendere il posto di Agazzi.

(Claudio Ruggieri)