La Juventus conquista i quarti di finale della Coppa Italia 2013-2014, battendo per 3-0 l’Avellino allo Juventus Stadium. Decidono i gol di Sebastian Giovinco, Martin Caceres e Fabio Quagliarella, tutti nel primo tempo: agli irpini non basta una prova volenterosa. I quarti sono in programma il prossimo 22 gennaio: la Juventus li giocherà contro la vincente di Roma-Sampdoria, uno degli altri ottavi di finale (si giocherà il 9 gennaio).



Il primo tempo ha rispettato le attese, con la Juventus a trovare la via del gol rapidamente ed insistere per chiudere la pratica; l’Avellino però ha opposto una resistenza dignitosa ed anche la ripresa, più secca in termini di tabellino, non ha riservato momenti di grande noia. Entrambe le squadre hanno onorato l’impegno.



Schierata in formazione “B” la Juventus ha fatto ampiamente il suo dovere, sfruttando il divario tecnico per sbloccare il punteggio in fretta; il merito maggiore è stato quello di non accontentarsi ed aver allentato il ritmo di gioco solo (ma non troppo) a risultato acquisito. Antonio Conte si conferma sergente di ferro, capace di motivare ognuno dei suoi giocatori fino all’ultimo. I singoli hanno risposto più o meno positivamente, la squadra si è mossa compatta per tutti i novanta minuti lasciando pochi spazi. 

Sconfitta netta ma onorevole, perché gli irpini non hanno arroccato una maxi resistenza ma cercato di costruire il possibile, raccogliendo le briciole. Tutti i giocatori hanno svolto il compito fino all’ultimo, cercando di rispettare movimenti e posizioni e spendendo tutta la grinta in serbatoio. Anche le riserve della Juventus però sono troppo forti per una squadra di Serie B.



Si sono fatti sentire per tutta la partita, ricevendo addirittura gli applausi dai sostenitori della Juventus. Spettacolari giochi di sciarpe nel primo tempo, costante l’incitamento nel secondo: noncuranti del tabellone i tifosi dell’Avellino meritano una citazione a parte.

Sempre attento così come i guardalinee, si vede contretto ad ammonire il giovane Bouy che nella ripresa entra troppo duro su Galabinov.

Il primo tempo di Juventus-Avellino termina sul punteggio di 3-0 per la formazione bianconera. Che ha colpito alla prima occasione: gran destro a giro di Giovinco che approfitta di scampoli di libertà nell’area avversaria, per punire con un gol alla Del Piero. Al 16′ minuto in bianconeri raddoppiano sfruttando una punizione dalla fascia sinistra: cross di Giovinco che attraversa l’area grande, in quella piccola interviene Martin Caceres (voto 7) che in scivolata centra il raddoppio da pochi passi. Il terzo gol è molto simile al secondo: altra punizione di Giovinco, dalla fascia sinistra questa volta, Quagliarella (voto 6,5) anticipa Pisacane (voto 5,5) e spizza sul primo palo, cogliendo di sorpresa il portiere Di Masi (voto 5,5). L’Avellino ha un’occasione attorno alla mezz’ora quando l’azzurrino Zappacosta (voto 6) centra un bel pallone dalla destra, e l’attaccante Castaldo (voto 6) colpisce di testa: conclusione debole, che muore sul fondo pur se di poco. Nonostante il punteggio già netto i tifosi ospiti (voto 9) si sono segnalati per un incitamento costante e molto spettacolare: una coreografia con le sciarpe è stata applaudita dai sostenitori della Juventus. Migliore in campo Juventus: Giovinco 7,5 Un gol e due assist per lui Migliore in campo Avellino: D’Angelo 6,5 Presente ed uno dei più lucidi in entrambe le fasi di gioco Peggiore in campo Juventus: Marchisio 5,5 Non brilla particolarmente nel ruolo di Pirlo Peggiore in campo Avellino: Herrera 5 Si muove con volontà in attacco ma finisce sempre in trappola, di marcature o fuorigioco

Juventus

Centralinista per una sera: risponde alle telefonate.

Partita attenta in difesa ed efficace in attacco, dove trova la zampata del raddoppio.

Marca anche le intenzioni di Castaldo e/o Herrera, applica bene la trappola del fuorigioco.

Pronto nel far ripartire l’azione, con passaggi o palla al piede.

Logicamente arrugginito e molto diligente sulla sua fascia, sfiora il gol con un bel colpo di testa dal 37’st LICHTSTEINER 6 Dentro a giochi fatti, corre e sfiora il gol: errore veniale.

Dei tre centrali è il più veloce e continuo negli inserimenti, e in spostamenti laterali che aprono la difesa.

Integra la sufficienza in extremis, con un assist euclideo per Lichtsteiner. Prima combina poco, gioca semplice.

Ogni tanto si eclissa dal gioco, ma la sua fisicità è utile per la supremazia in mezzo al campo dal 23’st BOUY 6 Sarebbe sei meno: prova attiva sporcata da un giallo evitabile.

Non ha problemi di corsa difatti difende ed attacca; Peggio al cross: non la prima volta.

Un guizzo di marca per chiudere i conti.

Un (gran) gol e due assist: continui così anche in campionato dal 37’st PEPE 6,5 Perché rivederlo in campo è una bella notizia.

All.CONTE 7 Avversario di categoria inferiore e riserve in campo: la sostanza non cambia.

(Carlo Necchi)

Avellino

Rastelli gli regala lo Stadium a 32 anni: riscatta l’incertezza-Quagliarella con una grande parata su Motta.

Giovinco gli segna in faccia (poche colpe) e dà fastidio.

Fa il suo perché centralmente le punte sfondano meno: si vede che è il più esperto.

Anticipato dal Quaglia per il 3-0, soffre gli inserimenti combinati.

Si conferma interessante: facilità di corsa e bel duello con De Ceglie. Pazienza se non sempre copre a dovere.

Uno dei più grintosi ed intraprendenti, lo si trova a difendere l’area e a cercare varchi dall’altra parte.

Stressato da pressione ed organizzazione juventine, non riesce a ragionare e perde un paio di palloni scomodi dal 1’st SCHIAVON 5,5 Un pò di agonismo in più, utile per non schiacciare la squadra.

Argine fragile contro gli interni avversari, pur muovendosi tanto non trova molte giocate utili dal 26’ANGIULLI 6 Mancino classe 1992, entra con tanta grinta e tira due volte.

Il capitano tiene contro Motta, e prova a spingere sostenendo l’attacco, senza troppo successo.

Puntualmente ingabbiato o intrappolato in fuorigioco: ha un’occasione di testa ma sembra quasi non crederci dal 10’st GALABINOV 6 Qualche scatto e difesa della palla, fa ammonire Bouy.

Panamense di gamba rapida, ancora tenero (21 anni) per i centrali juventuni.

All.RASTELLI 6 La sua squadra gioca quasi come se nulla fosse, non merita l’imbarcata e difatti non la subisce: contro la Juventus non è poco.

(Carlo Necchi)