Sulla strada di Londra, dove si giocherà la prossima finale di Champions League, c’è il Celtic Park, il tanto temuto stadio dove giocano i biancoverdi scozzesi, luogo ideale per caricarli e fare imprese impossibili per le loro qualità tecniche, come la vittoria sul Barcellona nella fase a gironi. Stasera la Juventus nella partita d’andata degli ottavi dovrà dimostrare carattere e grinta per provare a contenere la furia agonistica avversaria. I bianconeri sono certamente favoriti per il passaggio del turno, ma naturalmente dovranno evitare sorprese in questa partita d’andata. Antonio Conte dovrà essere bravo a gestire questo match scegliendo le mosse tattiche più giuste e gli eventuali cambi da effettuare, perché al Celtic Park servirà prima di tutto la sua grinta da trasmettere ai giocatori, in una sfida che si annuncia una vera e propria battaglia. Per parlare di questo match abbiamo sentito Federico Zancan, giornalista di SkySport esperto di calcio britannico. Eccolo in questa intervista per IlSussidiario.net.
Celtic-Juventus che partita sarà? Sarà una partita molto combattuta, quasi una battaglia. Il Celtic partirà molto forte, come è normale, spingerà tantissimo, sospinto anche dal suo pubblico. I primi minuti saranno essenziali per la Juventus, per alleggerire la pressione della formazione scozzese in tutti i modi.
Bianconeri favoriti ma giocare a Glasgow non è mai facile… No, non è facile. Il Celtic Park è veramente un ambiente di forti emozione, qui la squadra di casa si esalta, va oltre le sue possibilità, i suoi limiti. Come succede d’altronde ad altre squadre come i Rangers, direi a tutte le squadre di questa nazione, il pubblico diventa il dodicesimo uomo in campo.
Cosa ci sarà di temere del Celtic? Tecnicamente è una buona squadra, ma ha perso qualità rispetto ad alcuni anni fa, quando incontrò il Milan. Probabilmente partecipare a un campionato non così competitivo, come quello scozzese, non permette di migliorarsi ai loro giocatori. Celtic e Rangers avevano chiesto di iscriversi al campionato inglese ma la loro proposta è stata respinta. Avrebbero guadagnato diritti televisivi, sponsor, introiti economici molto importanti per le casse della società.
Il loro 4-4-2 potrà dare fastidio? Non credo che possa essere un problema. Lennon ha provato ad introdurre anche la difesa a 3, ma questo è un sistema di gioco che non piace tanto da queste parti. Una volta superata la fase iniziale, quella più difficile, ritengo che possa emergere la differenza tecnica tra le due squadre. La Juventus potrebbe quindi trarne vantaggio.
Jim Kerr, leader dei Simple Minds, afferma che è il clima da battaglia esalta il Celtic nelle partite interne. E’ d’accordo? E’ proprio così: lo stadio è sempre pieno, c’è un seguito incredibile da parte dei tifosi. Il Celtic ha tanti tifosi famosi, appassionati delle sorti di questa squadra. Oltre a Jim Kerr c’è anche Rod Stewart tra i tifosi eccellenti del Celtic. C’è da dire che però nelle partite esterne questo clima da battaglia del Celtic diminuisce, c’è meno agonismo, meno carica da parte di tutti i giocatori.
Come la Juventus dovrà comportarsi durante la partita?
Dovrà giocare il pallone fin dai primi minuti, entrare in partita, non farsi aggredire. Avere una mentalità rinunciataria sarebbe molto pericoloso. Invece avere lo spirito giusto sarebbe ideale per portare a casa un buon risultato.
Neil Lennon si può paragonare a Conte? E’ giovane e ha carattere come Conte, non mi sembra però preparato a livello tattico come il tecnico bianconero. Su questo piano mi sembra inferiore.
Il tuo pronostico? Nel doppio confronto dico Juventus, nella partita d’andata di Glasgow dico invece che un pareggio sarà il risultato più probabile. La Juventus è sempre in grado di fare un gol, in qualsiasi momento dell’incontro; il Celtic in casa gioca bene, come ha dimostrato con la vittoria contro il Barcellona ed è difficile passare sul suo terreno.
(Franco Vittadini)