Notte di Champions League quella di oggi: la Juventus inaugura la seconda fase con una trasferta, essendo arrivata prima nel suo girone. Ma la partita di questa sera rischia di diventare già decisiva: si va a Glasgow in casa del Celtic, in uno stadio da 60.000 posti che sarà pieno, colorato quasi interamente di biancoverde (i tifosi della Juventus ci saranno: andati a ruba tutti i biglietti) e che in quanto a calore e pressione è uno dei più scalmanati d’Europa. Prova ne è che gli scozzesi al Celtic Park non hanno ancora perso e hanno anche preso lo scalpo di un certo Barcellona. La Juventus però è favorita: ha più blasone, ha più storia e ha più qualità ed esperienza, pur se quest’ultima risiede in pochi uomini (Buffon, Pirlo e Vucinic) perchè gli altri sono qui per la prima volta o quasi (Marchisio giocò gli ottavi nel 2008/2009). Arbitra lo spagnolo Alberto Undiano Mallenco.
“Per noi è la partita della vita”, attacca Neil Lennon, che come Conte è stato una bandiera di questa squadra (anche lui centrocampista e capitano). Il Celtic Park è da tempo casa sua, dunque sa bene come accendere l’ambiente. “Contro il Barcellona abbiamo colto un grande successo: ci riproveremo, sarebbe stupido non farlo. Sulla formazione: decideremo domani (oggi, ndr) se schierare Samaras, mentre Ambrose (che era in Coppa d’Africa con la Nigeria, ndr) arriva tardi. Dicono che siamo la grande incognita, quasi una squadra fuori posto agli ottavi di Champions League: non credo che sia vero. Vogliamo essere determinati e andare a Torino per fare bene, abbiamo già dimostrato di non temere le gare in trasferta”. Con Ambrose che molto probabilmente partirà dalla panchina, il suo posto in campo verrà preso da Wilson. In porta c’è Fraser Forster, classe 1988 (“Può diventare uno dei più forti al mondo”, ha detto di lui Buffon); Matthews e l’honduregno Izaguirre sulle corsie, Mikael Lustig come centrale. E’ una difesa di fisico e centimetri, non sarà facile superarli soprattutto sui calci piazzati dove sono pericolosi anche offensivamente. A centrocampo da tenere d’occhio soprattutto Victor Wanyama, kenyota fratello di McDonald Mariga, e Scott Brown che giocherà sulla fascia destra ed è il capitano. Charlie Mulgrew è una scelta difensiva: avanza la sua posizione nel tentativo di contrastare in prima battuta Licthsteiner. Completa il reparto il gallese 25enne Joe Ledley. Davanti c’è il dubbio Samaras: il greco resta l’uomo più esperto della squadra anche se le sue presenze in Champions League sono appena 11. Sicuro del posto invece Gary Hooper, 25 anni, di cui Buffon ha detto “Farebbe bene anche in Italia” (e infatti la Juventus pare sulle sue tracce a livello di sondaggi preliminari). E’ il capocannoniere della squadra in campionato, con lui se Samaras non ce la facesse è pronto, oltre a James Forrest, il talentino Tony Watt, 18 anni: è stato il giustiziere del Barcellona nel girone.
L’elemento di maggior spicco è il difensore Efe Ambrose, fresco vincitore della Coppa d’Africa con la Nigeria. Con lui vanno a sedersi il secondo portiere polacco Zaluska, poi il norvegese Thomas Rogne (22 anni, già nel giro della nazionale maggiore) che è un’alternativa per la difesa. Kris Commons potrebbe anche partire come titolare, poi c’è l’israeliano Beram Kayal, infine i due attaccanti Watt e Forrest.
Neil Lennon può giocarsi la gara d’andata degli ottavi con tutto il gruppo a disposizione.
Antonio Conte ha giocato a Glasgow: era l’ottobre del 2001 quando la Juventus perse 4-3 una partita comunque ininfluente. Oggi peraltro fa il suo esordio ufficiale come allenatore in coppa, vista la squalifica che lo ha tenuto fuori per tutto il primo turno. “La Champions League è un sogno da accarezzare”, ha detto il tecnico salentino in conferenza stampa. “Noi siamo una outsider, ma non ci poniamo alcun limite. Sappiamo di dover stare attenti al Celtic, ne abbiamo seguito la crescita e sappiamo che in casa sono molto pericolosi. Conosciamo la tradizione scozzese fatta di gente indomita che lotta e non molla mai”. Di fianco a lui c’è Gigi Buffon, che quella volta era in panchina ma ricorda bene l’atmosfera del Celtic Park.“Ci ho giocato anche con il Parma, sappiamo che clima ci aspetta ma non ho mai visto nella mia carriera uno spettatore segnare un gol. Dunque faremo in modo di non far entusiasmare troppo il loro pubblico”. La formazione, al netto delle assenze, è quella dei giorni migliori: in Champions League Conte non ha mai fatto turnover. Davanti a Buffon torna Bonucci che in campionato ha saltato Chievo e Fiorentina per squalifica; con lui ci sono Barzagli e Caceres. In campo il nuovo acquisto di gennaio Peluso: l’esterno a sinistra sarà lui perchè Asamoah è appena rientrato dalla Coppa d’Africa e deve smaltire viaggio e fatiche del torneo (“Sarà pronto per la Roma”, ha detto Conte). Dall’altra parte confermatissimo Lichtsteiner (che avrebbe dovuto riposare sabato, ma Isla aveva l’influenza e così lo svizzero ha finito per giocare), in mezzo al campo i tre intoccabili Vidal, Pirlo e Marchisio, quest’ultimo pienamente recuperato dalla contusione all’anca. Davanti la miglior coppia possibile: Matri ha segnato cinque gol nelle ultime sette partite, Mirko Vucinic se sta bene e ha voglia può fare la differenza con i suoi movimenti ad allargare la difesa, quello che la Juventus dovrà cercare di fare per evitare che la partita si trasformi in una tonnara davanti alla trequarti.
In Champions League non è ancora arrivata la panchina lunga: le scelte di Conte sono dunque limitate a sette uomini e bisogna lasciar fuori qualcuno. Nello specifico non si siedono Isla e Giaccherini, ma nemmeno Padoin; c’è un portiere solo che è Storari, il tecnico salentino porta comunque Asamoah per ogni evenienza e decide di avere con sè i tre attaccanti di riserva: Anelka, Giovinco e Quagliarella sono tutti seduti con lui, perchè a seconda di come si metterà Conte vuole avere più soluzioni tattiche. Completano la panchina Marrone e Pogba.
Simone Pepe è tornato a correre ma il suo recupero è ancora lontano (si parla di almeno 40 giorni), Bendtner dovrebbe essere disponibile a fine marzo-inizio aprile. Chiellini ne avrà per un paio di settimane, mentre l’ultimo a fermarsi (sabato) è stato De Ceglie, che a causa di una lesione salterà un mese.
Forster; Matthews, Wilson, Lustig, Izaguirre; S. Brown, Wanyama, Ledley, Mulgrew; Samaras, Hooper. All. Lennon
A disp: Zaluska, Ambrose, Rogne, Commons, Kayal, Watt, Forrest
Squalificati: –
Indisponibili: –
Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Peluso; Matri, Vucinic. All. Conte
A disp: Storari, Marrone, Pogba, Asamoah, Giovinco, Quagliarella, Anelka
Squalificati: –
Indisponibili:
Arbitro: Undiano Mallenco (Spagna)