La Juventus asfalta il Celtic e ipoteca i quarti di finale con un risultato storico, una delle più gravi sconfitte degli scozzesi in casa loro. Finisce 3-0 per i bianconeri con i gol di Matri al terzo minuto, Marchisio al 77esimo, e Vucinic al 83esimo. La Vecchia Signora riscrive la storia, si affianca al Milan come unica squadre italiana che sia mai riuscita a violare il Celtic Park, dove prima di ieri sera aveva perso negli unici due precedenti giocati. Partita emozionante ed intensa con la Juve che passa subito in vantaggio dopodichè umilmente aspetta i padroni di casa, li lascia sfogare e riparte pungendo con le ripartenze sopratutto sulle fasce con Peluso e Lichstener sugli scudi, il tutto diretto dal più grande direttore d’ orchestra degli ultimi 15 anni Andrea Pirlo, in versione magic Box dei tempi del Milan di Ancelotti.Analizzando a fondo la partita, possiamo comunque affermare, dando merito ai padroni di casa che forse il risultato è troppo pesante per una squadra che, sopratutto nel primo tempo ha messo in difficoltà la Juve, giocando con un intensità spaventosa grazie anche alla spinta fantastica dei 60000 spettatori. Questa analisi è confermata dalle statistiche del match che testimoniano la spinta dei biancoverdi, che tirano in porta 17 volte di cui 10 in porta , contro i 9 degli avversari con 7 nello specchio. Inoltre gli scozzesi hanno avuto il 53% del possesso palla e sono arrivati al cross 46 volte contro le 8 della Juventus; anche per questo motivo hanno guadagnato ben 10 calci d’ angolo contro i 4 degli ospiti. Qualche pensiero di conseguenza l’hanno creato a Buffon e compagni, che hanno comunque resistito alla spinta anche grazie all 89% di contrasti vinti nella metà campo difensiva, confermando l’ottimo stato di forma della difesa formato Champions League che non subisce gol da ormai 400 minuti. Da sottolineare anche la grande intensità della partita, che non è mai sfociata in episodi di eccessivo agonismo ma ha vissuto anche di qualche battibecco sui calci piazzati: il bilancio finale è di 3 ammoniti per parte e nessuna espulsione, con 12 falli fatti a testa. Da questa sera, se per qualcuno ancora non lo era, la Juventus entra di prepotenza tra le pretendenti alla vittoria finale, spaventando tutta l’Europa con una prestazione da grandissima squadra, che la proietta ai quarti di finale di questa edizione.



Vantaggio lampo per i bianconeri che passano al terzo minuto, quando su un lancio di Pirlo, da centrocampo sul lato sinistro, Ambrose buca l’ intervento di testa lanciando Matri verso il portiere Forster e lo batte con un tocco di punta che passa sotto le sue gambe, in ritardo Wilson che non riesce a salvare il pallone prima che superi la linea di porta. Celtic che sfiora il pareggio al minuto 27 con Commons che con una splendida rovesciata su un cross dalla destra di Lustig sfiora il palo alla destra di Buffon. Poi poco e niente, con il Celtic che spinge, poco ordinatamente, che mette in mezzo un innumerevole quantità di cross che vengono puntualmente respinti dalla difesa bianconera che resiste agli assalti, fino a che il Celtic non cala nel secondo tempo e viene colpito a freddo.  infatti, minuto 77, Padoin al limite dell area trova Matri che di prima con l’ esterno serve Marchisio in area che con una finta fantastica si porta la palla sul destro e manda a vuoto Brown, poi con il destro batte Forster che tocca solamente ma non evita il gol.  il terzo goal arriva all 83esimo minuto, Padoin perde palla sulla trequarti, ma con tenacia va a recuperarla sul solito distastroso Ambrose che si addormenta, si inserisce Marchsio che punta la difesa biancoverde, serve sulla corsa Vucinic che di punta batte per la terza volta il portiere scozzese.



, allenatore del Celtic, ammette di aver commesso un errore: “Non c’entra il viaggio, ma schierare Ambrose appena tornato dalla Coppa d’Africa è stato uno sbaglio”. Poi sulla partita: “Abbiamo reagito bene al primo gol, il secondo ha chiuso la gara, il terzo la qualificazione. Proveremo a vincere a Torino, ma servirebbe un miracolo per andare ai quarti, è questo il livello. Dobbiamo cercare di lavorare di più; se al ritorno avessimo le stesse occasioni avute stasera e le realizzassimo, chi lo sa? A questo punto però diventa una missione impossibile”. Non manca una vena polemica verso l’arbitro, francamente fuori luogo visto il punteggio finale: “Non sono normali tutte quelle trattenute in area; nel 2001 Montero lo fece con Sutton e l’arbitro ci diede il rigore, stavolta non è successo e non so perchè”.



Cosi Antonio Conte a Sky Sport: “E’ stata una vittoria molto importante e sofferta perché il Celtic è un’ottima squadra quando gioca in casa. Sono stati bravi i ragazzi, soprattutto nel primo tempo, quando il Celtic è andato oltre le loro possibilità. Noi siamo stati bravi a colpire quando hanno abbassato il ritmo. Non era semplice non farsi intimorire dall’ambiente. Questa bolgia è stata impressionante, per dare le indicazioni ai ragazzi dovevo fare il passaparola. Ad ogni calcio d’angolo veniva giù lo stadio. Complimenti ai ragazzi per non essersi fatti intimorire e aver fatto un risultato importante. Questa squadra sta crescendo, ha grandi valori tecnici e morali”. “Ai miei ragazzi ho detto che non dovevamo abbassarci e non dovevamo farci schiacciare. Abbiamo ripassato un po’ le giocate che potevano funzionare nel 2° tempo. Abbiamo cambiato qualcosa anche nei calci d’angolo avversari, perché loro sono molto bravi nelle palle inattive. Nonostante le assenze questa squadra sta facendo grandi cose”

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