E’ tutto confermato in Juventus-Siena: le due squadre scendono in campo tra pochi minuti per la 26esima giornata di Serie A. Le formazioni sono quelle annunciate: Conte sceglie Peluso per sostituire Caceres e porta in panchina Chiellini. Vidal parte dalla panchina, c’è Pogba al fianco di Pirlo con Marchisio che rientra dalla squalifica; davanti l’unico cambio: Vucinic prende il posto di Matri, Conte quindi decide per una coppia d’attacco di qualità senza un riferimento centrale. Nel 3-4-2-1 del Siena la punta avanzata è Innocent Emeghara, supportato da Rosina e Sestu; Bolzoni per sostituire Vergassola, in difesa confermato Teixeira al fianco di Terlizzi e Felipe. Occhi puntati su Matteo Rubin, che piace alla Juventus.



1 Buffon; 15 Barzagli, 19 Bonucci, 13 Peluso; 26 Lichtsteiner, 6 Pogba, 21 Pirlo, 8 Marchisio, 22 Asamoah; 12 Giovinco, 9 Vucinic.

A disposizione: 30 Storari, 34 Rubinho, 3 Chiellini, 39 Marrone, 33 Isla, 20 Padoin, 24 Giaccherini, 23 Vidal, 18 Anelka, 27 Quagliarella, 32 Matri. Allenatore: Antonio Conte

25 Pegolo; 86 J. Teixeira, 88 Terlizzi, 18 Felipe; 17 Belmonte, 36 Bolzoni, 14 Della Rocca, 33 Rubin; 27 Rosina, 77 Sestu; 10 Emeghara.



A disposizione: 12 Fareilli, 89 Marini, 3 Bruno Uvini, 24 Paci, 70 Mannini, 18 Agra, 16 Verre, 7 Valiani, 81 Bogdani, 99 Pozzi. Allenatore: Giuseppe Iachini

Juventus-Siena si gioca oggi a Torino e vale per la 26esima giornata di Serie A, settima di ritorno. Di fronte la prima e la penultima in classifica, separate da 34 punti (anche se sarebbero 28 sul campo, vista la penalizzazione del Siena). Per i campioni d’Italia è importante vincere per arrivare – nella peggiore delle ipotesi – con le distanze invariate allo scontro diretto della prossima settimana; i toscani invece cercano il secondo scalpo illustre in fila e vincendo accorcerebbero le distanze dal quartultimo posto. Partita che come ha ricordato l’ex (uno dei tanti nella storia, anche Luca Marrone è uno di quelli attuali, così come De Ceglie che però oggi non ci sarà) non è per niente scontata, anche perchè la Juventus non viene da un periodo particolarmente brillante: sono 11 i punti conquistati nelle sei partite del girone di ritorno, tre le vittorie con due pareggi e una sconfitta. Il bilancio casalingo rimane ottimo (nove vittorie, due pareggi e due sconfitte con 27 gol segnati e 8 subiti) ma la scorsa settimana è arrivata la quarta sconfitta in campionato, forse non a caso seguita alla partita di Champions League. Come lo scorso anno non c’è un bomber che si elevi sugli altri: l’attacco segna più di quanto fatto nel 2011/2012, ma il cannoniere della squadra, Quagliarella, ha appena 7 reti, poi ci sono Giovinco, Matri e Vucinic con 6. Nel Siena è invece esploso Innocent Emeghara, nigeriano naturalizzato svizzero che, arrivato dal mercato di gennaio (insieme a Teixeira e Agra) ha già segnato 4 gol nelle ultime tre partite. Ha così contribuito alla rinascita della squadra toscana, che nel girone di ritorno ha ottenuto 10 punti con tre vittorie (contro Sampdoria, Inter e Lazio) e un pareggio (a Bologna) e si è tirata leggermente fuori dal baratro in cui era sprofondata a fine 2012 con una serie di sconfitte che avevano portato all’esonero di Serse Cosmi. Iachini è stato bravo a dare un’identità al gruppo, alla quale sono poi seguiti i risultati. Fuori casa i toscani sono però deficitari: una sola vittoria (alla quarta giornata, contro l’Inter), tre pareggi e otto sconfitte, con 12 gol segnati e 21 subiti. Insomma, migliorare il rendimento esterno vorrebbe dire probabilmente salvarsi. Non resta ora che dare la parola al campo: Juventus-Siena sta per cominciare…



 

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