Missione compiuta per la Juventus, che regola il Siena per 3-0 e può accomodarsi sul divano ad aspettare il Napoli, atteso al mondai night contro l’Udinese prima dello scontro diretto di venerdì 1 marzo. Allo Juventus Stadium segnano Lichsteiner, Giovinco (assist di Pirlo) e Pogba: coi loro sigilli i bianconeri salgono a quota 58, mantenendo saldamente la cima della classifica. Il Siena invece resta a 21, al penultimo posto: nella prossima giornata i toscani giocheranno in casa contro l’Atalanta.
Partita sempre viva anche se mai equilibrata: la Juventus ha dominato il primo tempo e gestito il secondo, salvo che nell’ultimo quarto d’ora che ha registrato il sussulto d’orgoglio del Siena. Ritmi di gioco mediamente alti, una decina di occasioni da rete e tre gol per una partita tutto sommato gradevole, anche se non spettacolare.
Conte si è permesso di far riposare Vidal (Pogba è sempre più una certezza), ha ritrovato il gol di Giovinco (non segnava dalla Befana) e qualche minuto da Chiellini, rodato in vista del Napoli. La Juventus ha interpretato bene la partita, schiacciando il Siena nel primo tempo e controllandolo nel secondo. Resta l’impressione di una squadra un pò prevedibile, pur nella sua grandezza: significativo in questo senso il secondo gol, nato da uno schema su calcio da fermo. Per il prosieguo è una soluzione importante, perché se gli attaccanti non girano al massimo come oggi è difficile stappare le partite.
Iachini ha riproposto il 3-4-2-1 che ha prodotto buoni risultati nelle ultime partite. Ma la squadra ha sofferto le imbucate juventine dalla fasce, e soprattutto a centrocampo, dove ha patito l’inferiorità numerica (2 vs 3 con Bolzoni e Della Rocca contro Pogba-Pirlo e Marchisio). Aggiungendo l’alto ritmo della Juventus la sofferenza del primo tempo è presto spiegata; meglio il Siena della ripresa, meno impaurito e un pò più propositivo. Però il punteggio traduce abbastanza bene il divario di forze in campo.
Juventus
Trasforma la dura legge del gol nella regola del grande portiere: un tiro-un miracolo, su Emeghara.
Altra partita semi perfetta: chiusure pulite e rilancio dell’azione.
Molto aggressivo e puntuale nella marcatura di Emeghara, che lo beffa solo una volta per tempo.
Sembra più sicuro di sè: gioca bene sia in controllo su Rosina che in fase di impostazione.
La fortuna aiuta gli audaci, dicono, e nel suo caso è vero: spinge con la solita costanza, sfiora il gol da fuori e lo trova su rimpallo.
E’ sempre più affidabile, non ha la furia agonistica di Vidal ma buona tecnica, corsa e tempi di giocata, anche se non ancora spalmati su tutti i 90′. E segna pure.
Si accende nell’ultima fetta di gara, dopo un primo tempo più impreciso del solito. Sfiora il gol-orgasmo in pallonetto e piazza l’assist per Giovinco.
Si allarga spesso a sinistra e risulta un pò più marginale all’azione, ma si rende utile con un bel destro a giro ed un paio di chiusure difensive importanti.
Offre un appoggio costante alla manovra ma trova poco il fondo a sinistra, pur provandoci dal 32’CHIELLINI 6 Un quarto d’ora di gestione per riassaggiare il campo e non farsi ammonire (era diffidato).
Il primo gol si sviluppa in seno a una sua intuizione, ma globalmente risulta un pò troppo impreciso nei passaggi, ed esce tra qualche fischio di irritazione dal 32’st MATRI 6 Al tiro un paio di volte.
Anche lui: si muove bene attorno all’area ma quando ci entra manca di cattiveria. Bravo a non perdersi d’animo e a segnare il secondo gol, che chiude la partita dal 36’st GIACCHERINI 6 Si mette in mostra con un paio di belle ripartenze in velocità e un sinistro fuori di poco.
All.CONTE 7 La squadre è sul pezzo e gioca bene, soprattutto nel primo tempo. Vittoria meritata e palla al Napoli.
Siena
Bravo sui tiri da fuori, sfortunato in occasione del primo gol ma resta una domanda: poteva acchiappare quella palla?
Tutto sommato tiene botta, perché Asamoah non sfonda più di tanto e Marchisio sta più sulle sue, mentre le punte spaziano indietro.
Marca bene Vucinic e non ha colpe particolari sui gol. Dall’altra parte coglie un gran palo.
Meno sicuro dei compagni di reparto, lascia qualche buco in più.
Limita l’apporto offensivo ma in fase difensiva non sfigura contro Asamoah, che non è un cliente facile.
Emerge nel secondo tempo, recuperando e smistando qualche pallone in più. Ma è tardi: nel primo soffre e non riesce ad avanzare.
In balia dei dirimpettai, corre molto ma spesso a vuoto, trovando poche geometrie dal 47’st VERRE s.v.
Perde il duello con Lichtsteiner, che gli sfugge sul primo gol, ma di questi tempi è dura per tutti col trenino svizzero.
Volontà e qualche scatto interessante, ma nel complesso incide poco, anche perché ben marcato dal 29’st AGRA 6,5 Merita perché propizia due occasioni da gol: mostra una tecnica intrigante.
Parte sulla trequarti, arretra e riparte nel tentativo di “stirare” la squadra in avanti. Ma come Rosina incide poco dal 20’st POZZI 5,5 Pochi spazi, zero occasioni.
Ha un pallone: se lo gioca benissimo ma Buffon fa meglio.
All.IACHINI 5,5 Rinunciatario? Provateci voi a giocare a viso aperto allo Stadium. Forse però era meglio cambiare il modulo base, contro il centrocampo juventino.
Il tabellino
Marcatori: 30’pt Lichtsteiner, 29’st Giovinco, 44’st Pogba
Buffon; Barzagli, Bonucci, Peluso; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah (32’st Chiellini); Vucinic (20’st Matri), Giovinco (36’st Giaccherini) (Storari, Rubinho, Marrone, Padoin, Isla, Vidal, Giaccherini, Quagliarella, Anelka). All.Conte.
Pegolo; Teixeira, Terlizzi, Felipe; Belmonte, Bolzoni, Della Rocca (47’st Verre), Rubin; Rosina (29’st Agra), Valiani (20’st Pozzi); Emeghara (Farelli, Marini, Uvini, Paci, Sestu, Mannini, Paolucci, Bogdani). All.Iachini.
Arbitro: Celi di Campobasso
Ammoniti: Bonucci (J), Della Rocca (S) per gioco scorretto
(Carlo Necchi)