Scalpita in panchina Nicolas Anelka, il “sultano”, dovrà aspettare il suo turno, cosi Conte aveva detto, cosiì Conte ha fatto. Poche novità nello scacchiere juventino se eccettuiamo il ritorno di Andrea Pirlo in cabina di regia e la scelta di due esterni capaci di tenere tutta la fascia soprattutto in fase difensiva come De Ceglie e Lichtsteiner. In avanti Matri è preferito a Quagliarella e ha l’occasione di scalare un po’ le gerarchie bianconere. Il Chievo in casa pur non perdendo occasione per difendersi in modo più che accorto cerca anche in queste prime fasi di gioco di alleggerire la manovra e uscire dalla propria metà campo, incontrando una Juventus abbastanza attendista, ma anche molto veloce nelle ripartenze. Marrone ha l’occasione di acquisire un po’ di sicurezza contro un attacco non irresistibile e per ora dimostra discreta personalità. Sampirisi ed Hetemaj gli uomini “nuovi” per il Chievo di oggi che pur non totalmente sottomesso in queste fasi iniziali va in crisi ad ogni cambio di ritmo bianconero. Vidal ci prova un po’ da tutte le posizioni, Pogba non è ancora entrato nel match. Ma basta avere un po’ di pazienza, perchè non appena Vidal decide di passare il pallone e non spararlo alle stelle serve con un tocco di squisita intelligenza tattica Alessandro Matri che punta la porta “fumandosi” Andreolli e trafigge con uno splendido sinistro un inebetito Puggioni. Meno di dieci minuti per far capire al Napoli che sarà dura, anzi, durissima.
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