Alle 12:30 di oggi si gioca il consueto anticipo dell’ora di pranzo. Chievo-Juventus è una partita non scontata, perchè i bianconeri hanno dimostrato nell’ultimo periodo di non essere particolarmente in forma e di soffrire le squadre piccole che si chiudono molto bene; i veneti in più sanno ripartire e fare male, lo dimostra la classifica che li vede con 28 punti ben oltre la zona retrocessione e addirittura proiettati a centrare un posto in Europa (che comunque rimane semi-impossibile). Dovrà dunque stare attenta la squadra di Conte, che si trova al primo posto con 49 punti: la vittoria consentirebbe di staccarsi e rimanere al primo posto in solitudine, il pareggio rappresenterebbe due punti persi e fatti guadagnare alla principale inseguitrice mentre la sconfitta aprirebbe forse una crisi che Antonio Conte (oggi squalificato) ha cercato di allontanare nel corso della conferenza stampa della vigilia. Diverso il discorso per il Chievo, che può accontentarsi di un pareggio, non farebbe un dramma di un’eventuale sconfitta e centrerebbe invece un fantastico risultato vincendo, soprattutto in termini di classifica. Tra Chievo e Juventus si sono giocate nove partite al Bentegodi: il Chievo ha vinto una sola volta, a inizio 2010. Decise un tiro da fuori area di Sardo (oggi indisponibile), e la sconfitta fu fatale a Ciro Ferrara che, battuto anche dalla Roma in casa, fu esonerato a favore di Alberto Zaccheroni. La Juventus non vince a Verona ormai da tantissimo: novembre 2008, punizione di Alex Del Piero. Prima i bianconeri avevano conosciuto solo vittorie o quasi: era finita 0-0 solo nel 2005/2006, poi c’erano state quattro vittorie dei campioni d’Italia a cominciare dal 3-1 di inizio 2002, quando la Juventus infilò sei vittorie consecutive e iniziò lo sprint scudetto culminato il 5 maggio. Qui i bianconeri hanno sempre segnato tanto: l’anno seguente finì 4-1 (triplettta di Trezeguet), poi 2-1 ancora con due gol del francese. Solo delusioni invece negli ultimi anni: a fine 2010 la Juventus passò in vantaggio con una rovesciata di Quagliarella che poi si infortunò e dovette terminare in anticipo la stagione, il Chievo pareggiò nel recupero e Gigi Delneri iniziò la parabola discendente. L’anno seguente è invece finita 0-0, uno dei 15 pareggi dei bianconeri che hanno comunque vinto lo scudetto. C’è un ex in panchina: Eugenio Corini ha giocato due anni con la Juventus, fu il regista di Gigi Maifredi (stagione fallimentare) e della prima Juventus del Trapattoni-bis. Aveva 20 anni e faceva vedere grandi doti, quelle che poi aiutarono il Chievo ad andare in serie A e stupire tutta Italia. Quella squadra era allenata da Delneri, che con la Juventus colse un amaro settimo posto e non venne confermato. Tra i doppi ex del passato ricordiamo Marco Rigoni, passato al Genoa in inverno: poche fortune sia nel Chievo che nella Juventus, dove era considerato il nuovo Zidane (Zizou era ancora a Torino) ma non è mai esploso ed è stato fatto partire. Simone Perrotta invece era lo scudiero di Corini in mezzo al campo in quel Chievo dei miracoli: prima, era passato alla Juventus dove però, anche lui giovanissimo, non aveva lasciato il segno.
Il Chievo ha iniziato bene il 2013: nelle quattro partite giocate, seguite allo 0-2 di Torino (contro i granata), la squadra di Corini ha centrato settepunti, andando anche a vincere in casa della Lazio. Gli altri risultati sono l’1-0 rifilato all’Atalanta, il pareggio interno contro il Parma e la netta sconfitta di Bologna (0-4). La situazione di classifica è ottima: i veneti con 28 punti guardano alla metà sinistra della graduatoria, sanno bene che l’Europa resta un miraggio ma per contro sono consapevoli che andando avanti di questo passo la salvezza sarà una formalità. Bisognerà comunque stare attenti a non distrarsi, perchè il campionato è ancora lungo e le cose possono cambiare in fretta. Intanto il Chievo dovrà continuare a mantenere il rendimento interno tenuto finora: sono 19 i punti conquistati al Bentegodi, frutto di cinque vittorie, quattro pareggi e appena due sconfitte. Il difetto della squadra è che segna poco: appena 13 gol casalinghi (10 quelli subiti), pur se il problema potrebbe essere risolto da Alberto Paloschi, che da quando è rientrato ha una media realizzativa impressionante fatta di 7 reti in 10 partite. Sarà lui il principale terminale offensivo, con al fianco Thereau e in attesa che sia a disposizione Gabriel Hauche, nuovo acquisto offensivo.
La Juventus arriva a Verona con un sacco di problemi. Intanto di numeri: sono tre gli squalificati, e altrettanti infortunati più Asamoah che è in Coppa d’Africa. Anche così i bianconeri restano superiori al Chievo, ma in più la squadra di Conte (anche lui squalificato) attraversa un periodo di flessione che aveva conosciuto anche lo scorso anno, quando aveva infilato una serie di quattro pareggi consecutivi. Qui nelle ultime quattro, ovvero le gare del 2013, è arrivata solo una vittoria, quella roboante contro l’Udinese; poi due pareggi contro Parma e Genoa e sempre facendosi recuperare; e sempre in recupero la sconfitta interna contro la Sampdoria. Detto questo i campioni d’Italia restano primi in classifica, ma ieri il Napoli ha operato l’aggancio e quindi la Juventus non può sbagliare. Sono 23 i punti della Juventus fuori casa: sette vittorie, due pareggi e la sola sconfitta contro il Milan (0-1). Ventuno i gol segnati, sette quelli subiti; ma per Conte il problema è sempre lo stesso, ovvero un attacco che non riesce a convertire le occasioni create e quindi, nonostante i numeri dicano che i bianconeri segnano più di qualunque altra squadra, è chiaro che bisogna sistemare qualcosa. Dal mercato invernale è arrivato Nicolas Anelka: l’uomo giusto potrebbe essere lui, anche se oggi partirà dalla panchina anche perchè non gioca una partita vera da ottobre (clicca qui per le probabili formazioni di Chievo-Juventus).
Massimo Marazzina, ex attaccante del Chievo, non si fida: nonostante la Juventus appaia in difficoltà la partita per i veneti si annuncia comunque proibitiva. Dovrà essere bravo Corini a disporre i suoi nel modo giusto, evitando che si schiaccino troppo sulla trequarti e si facciano assediare dai bianconeri, che per contro potrebbero accusare problemi di scarsa mira e lucidità negli ultimi sedici metri. Per questi motivi la partita è tutta da vivere, e non resta che dare la parola al campo: Chievo-Juventus sta per cominciare…
Risorsa non disponibile