Dopo gli anticipi di ieri la Juventus è chiamata a rispondere: il Napoli ha vinto, perciò al momento le due squadre sono appaiate in classifica con 49 punti. C’è bisogno di un segnale forte da parte dei bianconeri, che vanno a giocare sul campo del Chievo: nei primi anni dei clivensi in serie A la Juventus ha sostanzialmente sempre vinto, poi ha inaugurato una serie di risultati negativi (la sconfitta per 1-0 di inizio 2010 aprì la crisi che portò all’esonero di Ferrara) che sono sfociati nel pareggio a reti bianche dello scorso campionato. Il Chievo, allenato dall’ex Eugenio Corini (regista bianconero nei primissimi anni Novanta) ha 28 punti e sorprendentemente vede le posizioni che qualificano in Europa. La Juventus resta favorita, ma non si può mai dire al Bentegodi perchè i gialloblu sono una squadra che riesce a far giocare male gli avversari. 



“Siamo pronti per la Juventus”, dice Eugenio Corini. “Servirà un grande Chievo, nonostante alcune difficoltà loro sono ancora i più forti del campionato”. Sulle scelte personali dice: “Credo sia giusto andare avanti con Puggioni, ma Ujkani deve stare tranquillo perchè questa competizione fa bene ai giocatori. Dal mercato sono arrivati ottimi giocatori, abbiamo preso un centrale come Acerbi che con la difesa a tre sarà protagonista; ma non dimentico gli altri, che si sapranno ritagliare spazi importanti. C’è grande abbondanza soprattutto dietro: stavo pensando di giocare con tutti i difensori disponibili, per non fare torto a nessuno”. 



La difesa resta dunque a tre, ma oggi c’è la Juventus e allora i due laterali Vacek e Jokic si abbassano e vanno a formare una linea a cinque uomini. A centrocampo confermati Luca Rigoni in regia e la coppia Guana-Cofie come interni, davanti il tandem Thereau-Paloschi. Ballottaggi: Acerbi, tornato in Veneto a sei mesi di distanza dall’ultima volta, potrebbe anche partire titolare (pronto a fargli spazio Cesar), sulla fascia destra Vacek se la deve vedere con Nicolas Frey.

Le soluzioni ci sono: Squizzi e Ujkani sono i portieri di riserva, Papp e il nuovo acquisto Sampirisim Farkas e Spyropoulos, a centrocampo Seymour (in arrivo dal Genoa), Hetemaj e Stoain, infine Pellissier che contro la Juventus ha segnato anche una tripletta.



E’ lunga la lista degli indisponibili per Corini: fuori i terzini Sardo e Dramè, out anche Luciano, Samassa invece è in Coppa d’Africa. Non saranno poi della partita Cruzado (che quest’anno ha trovato pochissimo spazio) e il Demonio Gabriel Hauche, nuovo acquisto in attacco.

“Non è un momento particolare: guardando le tre competizioni rispondo di no, un allenatore non deve guardare solo il risultato”. Antonio Conte allontana le voci di crisi che aleggiano sulla sua Juventus. “La squadra mi è dispiaciuta solo contro la Sampdoria, penso sia stata l’unica gara della quale dobbiamo rammaricarci per l’occasione buttata”. Si parla anche di squalifiche: Conte ha subito due giornate di stop per l’aggressione verbale all’arbitro Guida dopo Juventus-Genoa. “Non ho fatto ricorso perchè ci sono regolamenti che vanno rispettati. Ho protestato come era nel mio diritto fare, ma vanno rispettate le regole”. Infine uno sguardo al mercato, che ha visto arrivare unicamente Peluso e Anelka (oltre a Llorente per luglio): “Abbiamo fatto quello che potevamo e che ci hanno permesso di fare. Vi avevo già detto che non c’erano risorse economiche e che non volevo fare nomi altisonanti. Ma per lo scudetto non mi consideravo favorito nemmeno prima del mercato, credo che vincerà la squadra migliore come è stato l’anno scorso; il Napoli è l’antagonista per la vittoria, il Milan ha preso giovani molto importanti, l’Inter si è rinforzata, sarà un campionato difficile e avvincente”. E su Anelka: “Si è presentato in condizioni fisiche discrete, calcolando che l’ultima partita l’ha giocata ad ottobre. Sta dimostrando di essere un grande professionista, ma deve entrare nei meccanismi e stiamo lavorando con full immersion e sedute personalizzate. A Verona partirà in panchina e vedremo se ci sarà bisogno di lui, ma mi auguro di no”

I dubbi ci sono: Matri e Quagliarella si giocano il posto di secondo attaccante al fianco di Giovinco, favorito il lodigiano. Sulla sinistra si contendono il ruolo in tre, con De Ceglie che parte avvantaggiato rispetto a Peluso e Giaccherini (che ormai fa l’interno). Tutto confermato il resto: ancora Lichtsteiner a destra (Isla ha giocato in Coppa Italia), dietro ci sarà Marrone come difensore centrale insieme a Barzagli e Caceres, in porta torna ovviamente Buffon. Confermato anche Pogba: sarà l’interno a sinistra, al fianco di Pirlo che rientra dal primo minuto. Dall’altra parte Arturo Vidal, che si sta riprendendo dopo un periodo di appannamento.

Storari e Rubinho come portieri di riserva, Peluso sarà l’unica alternativa in difesa. Isla con Padoin e Giaccherini per il centrocampo, tutti e tre sono molto versatili e possono ricoprire più ruoli. Infine l’attacco, con Quagliarella e la prima volta di Nicolas Anelka.

La partita contro il Genoa è stata una stangata: un turno (simbolico, era comunque infortunato) a Chiellini, uno a Vucinic (che era diffidato), due a Bonucci e Antonio Conte che deve lasciare la panchina ad Alessio. In più si è fermato Marchisio (una settimana di stop), sono sempre fuori Bendtner e Pepe e Asamoah, che ha raggiunto la semifinale di Coppa d’Africa con il Ghana, rientrerà a metà mese.

 

 Puggioni; Vacek, Dainelli, Andreolli, Cesar, Jokic; Guana, L. Rigoni, Cofie; Paloschi, Thereau. All. Corini

A disp: Squizzi, Ujkani, N. Frey, Sampirisi, Farkas, Acerbi, Spyropoulos, Seymour, P. Hetemaj, Stoian, Pellissier

Squalificati: –

Indisponibili: Sardo, Dramé, Luciano, Samassa

 Buffon; Barzagli, Marrone, Caceres; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, De Ceglie; Matri, Giovinco. All. Alessio (Conte squalificato)

A disp: Storari, Rubinho, Peluso, Padoin, Isla, Giaccherini, Quagliarella, Anelka

Squalificati: Bonucci, Chiellini, Vucinic

Indisponibili: Chiellini, Pepe, Marchisio, Asamoah, Bendtner

 

Arbitro: Bergonzi