E’ stato il nome più celebrato dell’ultima giornata di serie A: Alessio Sestu non solo ha battuto l’Inter con il suo Siena () riuscendo nell’impresa di strappare sei punti su sei ai nerazzurri. Al 25′ minuto, appena dopo che Antonio Cassano aveva pareggiato, il centrocampista romano ha trovato un gol stupendo, un destro a giro sul palo lontano che ha accarezzato la traversa prima di finire in porta, sorprendendo Handanovic. Sestu si è così guadagnato un’ottima pagella, i titoli sulle prime pagine dei giornali e un pomeriggio da eroe. Il Siena grazie a questa vittoria ha agganciato il Palermo a quota 17 punti in classifica e, nonostante le difficoltà, è tornato a sperare nella salvezza. A fine giugno scadrà il suo contratto; il giocatore sembra intenzionato a non rinnovare perchè, forse, arrivato a 29 anni sente che è arrivato il momento di una grande esperienza, quella che ai tempi aveva solo sfiorato (è cresciuto nella Lazio, che però non ha mai creduto in lui). Nella stagione 2010/2011 Sestu è stato una pedina importante (con 4 gol) del Siena promosso in serie A agli ordini di Conte; il tecnico salentino è uno che ricorda e apprezza particolarmente i suoi ex giocatori, visti i trasferimenti di Padoin e Peluso dall’Atalanta alla Juventus. Che Sestu possa avere la stessa parabola? Sul suo momento felice e sulle possibilità future è intervenuto, in esclusiva a Ilsussidiario.net, l’avvocato Camillo Mineo, procuratore del ragazzo. Ecco le sue parole.
Domenica è stato il giorno di Sestu: come ha vissuto la cosa Alessio? Il ragazzo è molto felice; come si fa a non esserlo? Non è comunque solo il gol, è tutta la prestazione; io sottolinerei proprio la partita globale giocata da Alessio, perchè il gol potrebbe essere il classico colpo della domenica.
Riuscito però alla perfezione… Sì, ma il ragazzo al di là di quello ha poi giocato una partita fantastica: lui ed io siamo felici soprattutto per questo.
Ha fiducia nella salvezza del Siena?
E’ tornato oggi al lavoro proprio con il presupposto di riuscire in questa impresa che oggi sembra difficile; se però andiamo ad analizzare, sarebbe bastato che il Genoa pareggiasse per far sì che ci fossero quattro squadre nel raggio di due-tre punti. E’ un’impresa tranquillamente possibile.
Il contratto di Alessio scade a fine stagione: c’è la voglia di una grande esperienza? Io penso che ci sono dei giocatori che maturano un po’ tardi; penso che Alessio sia uno di questi. La grande squadra? Perchè no, oggi ci sono giocatori che vanno in Nazionale a 30 anni, lui ne ha appena compiuti 29, quindi…
Ci sono già stati contatti con qualche squadra? No, nessun contatto; adesso pensiamo solo alla salvezza con il Siena. Il ragazzo è tranquillo, e poi a Siena ci sono tanti problemi: la situazione del Monte Paschi è nota a tutti, non è facile, perciò per il momento l’obiettivo è solo quello di fare bene in Toscana.
A giugno però… Guardiamo avanti, facciamo in modo che il ragazzo possa mettersi in mostra e salvare la squadra in cui gioca; a giugno eventualmente se ne riparlerà.
(Claudio Franceschini)