Conferenza stampa a dir poco vivace, quella tenuta oggi dall’allenatore della Juventus Antonio Conte alla vigilia della partita contro la Fiorentina, sfida molto delicata, ancor di più perché dopo tre giorni ci sarà l’andata degli ottavi di Champions League contro il Celtic. La settimana sarà poi completata dalla difficile trasferta a Roma. Tre partite in sette giorni, e il calendario non piace a Conte: “Il vantaggio di giocare sabato alle 18 è che per una volta non andiamo a dormire alle 2 di notte, in vista del Celtic. Purtroppo contro la Roma giochiamo già sabato sera, sarebbe stato più normale giocare domenica sera o al limite lunedì, in modo da avere un giorno in più per recuperare. Che senso ha giocare sabato, martedì e sabato? Un giorno in più diventa fondamentale per noi. Non siamo tutelati in campionato, senza considerare che con gli impegni per le nazionali abbiamo solo un giorno, oggi, per preparare la sfida con la Fiorentina”. Conte d’altronde sa che si sta per entrare nella fase decisiva della stagione: “Siamo alla 5ª di ritorno, d’ora in avanti affronteremo tanti snodi decisivi, ogni partita può diventarlo. La Fiorentina è un’ ottima squadra, dall’altra parte giocano Lazio e Napoli: due incontri probanti”. Infatti l’attenzione del mister è tutta per i viola. Agli scozzesi si penserà da domenica: “Queste sono vigilie belle e importanti, le stiamo rivivendo grazie all’ottimo lavoro dell’anno scorso. Le abbiamo già vissute durante il girone eliminatorio sapendo che oltre al campionato ci giocavamo cose importante in Champions. Stiamo accumulando esperienza, ma ora conta la Fiorentina, poi penseremo al Celtic. Non scegliamo tra campionato e Europa: non possiamo sottovalutare nulla. La Champions è una conseguenza di quello che facciamo in Italia: dopo un anno e mezzo di lavoro insieme l’Europa non può essere messa davanti al campionato. Siamo un’outsider che ha già fatto cose importanti in girone difficile”. Dopo l’affondo sul calendario, anche le parole sulla rivalità con la Fiorentina probabilmente non faranno piacere a tutti: “La rivalità tra Juve e Fiorentina? Da calciatore non ho mai vissuto questa rivalità, con tutto rispetto, ma credo sia più sentita a Firenze che da noi. Poi siamo abituati: ovunque andiamo le nostre avversarie giocano la partita della vita, non pensiamo a queste rivalità altrimenti ci provincializziamo. Jovetic? E’ della Fiorentina, ha grandi possibilità, ma io sono contento dei miei attaccanti, che reputo i migliori in assoluto. E me li tengo. La Fiorentina gioca un bel calcio, come noi”. In chiusura, alcune pillole sulle condizioni dei giocatori bianconeri.



Giovinco si allena regolarmente, dunque Conte lo considera recuperato al 100%, Marchisio ha ripreso a lavorare da 3 giorni e l’allenatore valuterà le sue condizioni, Isla ha l’influenza, Lichtsteiner un problema al collo (ieri non si è allenato), Pirlo ha accusato un fastidio alla gamba. Discorso a parte per Asamoah, che potrebbe essere disponibile con il Celtic solo se rientrasse dal Sudafrica già domenica.

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