Le rivalità storiche sono il sale del calcio, anche in epoca di buonismi esasperati. Ogni tanto c’è qualcuno che rompe gli schemi, un Mourinho o qualche altro “special” che può volare, quantomeno, sopra le righe. La Juventus agli ordini di Conte è forse la squadra che in Italia può permettersi di essere la più antiretorica. E così tra una polemica per il calendario con un anticipo contro la Roma che proprio non va giù e le dichiarazioni in conferenza stampa per cui “con tutto il rispetto questa partita è sentita molto più dalla Fiorentina che da noi”, tutto sembra nel solito gioco del pregara. Ma come sempre, qualcuno non ci sta, e allora al centro delle polemiche c’è il video del pregara della partita di questa sera alle 18: i viola allo Juventus Stadium troveranno l’inferno. “Dov’è lo stile Agnelli?” si chiede il Corriere della Sera. A ben guardare il video proposto dal canale ufficiale della Juventus di Youtube non è affatto privo di stile, tanto da omaggiare con un italiano duecentesco preso in prestito dal Sommo Poeta Dante (che per chi non lo sapesse con Firenze aveva a che fare eccome) per “tirare” un po’ i toni della sfida e presentare alle televisioni, satellitari e non, uno stadio pieno e caldissimo anche in queste fredde serate di Febbraio condizionate dai classici venti siberiani. Insomma, nessuna mancanza di stile, a nostro umile giudizio, anzi, una chiamata alle armi in cui rivediamo la sottile ironia dell’Avvocato Agnelli e quella punta di snobismo tutta torinese per cui la sfida conta di più per gli avversari che non per la Vecchia Signora. Salvo poi fare appello al dodicesimo e determinante uomo: il tifo in campo. Nulla a che fare con il famoso derby di Ronaldo in rossonero, che sarebbe dovuto essere all’insegna dell’indifferenza (come un comunicato congiunto delle tifoserie nerazzurre sottolineava) e fini con la distribuzione di oltre 30mila fischietti allo stadio. Insomma, va così. L’unica nota stonata è la vena di vittimismo che si legge in filigrana “tutti danno il massimo contro la Juventus”. Sì, sono le regole del gioco.