La Juventus vince 1-0 sul Catania grazie al gol vittoria di Giaccherini al 91esimo. Vittoria sofferta quella dei bianconeri, i quali pur non offrendo una prestazione brillante non hanno mai mollato cercando in ogni modo il successo che alla fine è arrivato. Con la vittoria di quest’oggi i bianconeri raggiungono due traguardi: vittoria 1400 nei campionati italiani a girone unico e vantaggio massimo da inizio stagione sulla seconda: + 9 punti sul Napoli crollato a Verona contro il Chievo. Il Catania d’altro canto nonostante la sconfitta concretizzatasi nei minuti finali ha messo in campo organizzazione e un’efficace fase difensiva che ha reso vano per lunghi tratti il dominio bianconero. Analizzando i dati procurabili a fine match possiamo leggere come uno dei meriti che occorre riconoscere alla Juventus quest’oggi è stato il non aver rinunciato mai alla manovra e alla ricerca del gol. Infatti, il possesso palla è largamente a favore dei primi della classe: 60 %. Per quanto riguarda invece i tiri totali effettuati: Juventus 16 Catania 4. Di questi 6 all’interno dello specchio per i padroni di casa, mentre 1 soltanto per gli etnei. La supremazia territoriale è di marca bianconera (16’25” contro i 7’2” dei siciliani). La pericolosità prodotta dalle due formazioni è squilibrata con i Campioni d’Italia che giungono al 65% contro il Catania fermo al 21%. Da applausi invece, eccezion fatta ovviamente per l’occasione del gol subito, la fase difensiva messa in scena dagli uomini di Maran, i quali hanno garantito una protezione dell’area pari al 53% contro il 46% della Juventus. Per quanto le statistiche individuali spicca Giorgio Chiellini. Il numero 3 della Juventus ha recuperato più palloni di tutti, 27 e ha completato più passaggi di chiunque, 76. Mirko Vucinic invece è stato il giocatore che ha realizzato più tiri verso la porta avversaria, 3. I bianconeri ancora una volta hanno mostrato una certa difficoltà a concretizzare quando si trovano davanti delle squadre che si chiudono molto bene e soprattutto impostano una marcatura ad hoc su Andrea Pirlo: il lavoro di Lucas Castro ha fatto sbagliare qualche pallone di troppo al centrocampista bresciano, che è stato aiutato molto da Leonardo Bonucci, il quale visto il suo passato da centrocampista davanti alla difesa (come da lui stesso ricordato nel post partita) si è preso il compito di impostare l’azione. I bianconeri però devono imparare a essere più cinici in occasioni come queste, anche se poi molto del merito è di Andujar e qualcosa va ascritto alla sfortuna (il palo interno di Vucinic o l’occasionissima avuta da Marchisio poco prima del gol di Giaccherini).
La Juventus trova il gol del successo al 91esimo. Un’azione insistita porta Giaccherini al cross dalla fascia sinistra. Il traversone è fuori misura, ma Pogba ci crede che con le sue lunghe leve aggancia la sfera e prepara il contro-cross. Il suo tentativo è deviato leggermente da Rolin, deviazione che sposta la traiettoria verso la porta costringendo Andujar a smanacciare. La sfera termina nel cuore dell’area rimbalzando, Giaccherini a tutta velocità ci arriva e di petto controlla prima di concludere con un piatto che da pochi passi batte Andujar.
Tecnico della Juventus analizza la vittoria della sua squadra ai microfoni di Mediaset Premium: “Ci credevo e non poteva essere altrimenti, perché se non ci credo io non possono crederci i ragazzi. Avremmo dovuto segnare prima, magari così il Catania si sarebbe aperto di più. Si è dimostrata una squadra ostica, con giocatori di grande valore, complimenti a Maran per il lavoro che sta facendo. Ora pensiamo al Bologna, un’altra finale: non bisogna mai gestire, altrimenti viene il braccino. Scenderemo in campo sempre per vincere, non faremo calcoli. Fa piacere essere a più nove dal Napoli, ma mancano ancora dieci partite, quindi testa bassa e pedalare, perché ci sono squadre pronte ad approfittare dei passi falsi”, ha dichiarato il tecnico di Lecce, che ha proseguito: “Questi ragazzi sono straordinari, sono contento che abbia segnato Giaccherini, un giocatore sempre pronto quando viene chiamato in causa. Lui è il nostro spot: umiltà, fiducia e voglia. Così possiamo toglierci delle belle soddisfazioni. Abbiamo vissuto dieci giorni impegnativi, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Champions? Sono molto fatalista, nel senso che magari ci può capitare una squadra sulla carta di pari livello e poi veniamo eliminati o magari ci capita una big e facciamo una bella prestazione. Aspettiamo con serenità e gioia, stiamo facendo qualcosa di straordinario e dobbiamo godercelo senza ansie. Siamo tornato nelle otto grandi d’Europa, questo deve renderci orgogliosi. Pubblico? Ha dato una buona risposta, lo vogliamo sempre così. Inglese? Faccio fatica, non sono ancora pronto”. Rolando Maran è invece deluso dal risultato finale, così come ammette durante l’intervista rilasciata a Mediaset Premium: “C’è molta rabbia, ma anche la consapevolezza di averci provato fino alla fine. Abbiamo preso il gol quando ci siamo fermati per un episodio. La prestazione ci fa guardare avanti con ottimismo. Espulsione? Ho solo detto ‘ma dai’, evidentemente bisogna limitarsi, non mi va di commentare ulteriormente, avremmo meritato il pareggio. Inter? Quando stai vincendo e poi perdi è difficile riprendersi, ma la squadra ha metabolizzato bene la sconfitta. Oggi non siamo stati premiati, rimbocchiamoci le maniche e ripartiamo. Napoli? Non ne so nulla, non perdo di vista le mie priorità, cioè chiudere bene la stagione”