Pavel Nedved, bandiera bianconera e attualmente dirigente della Juventus, ha parlato al programma Undici di Italia2 rivelando i piani del club torinese. Per la Vecchia Signora questa stagione sarà certamente positiva: lo scudetto è ad un passo, in Champions League il bilancio è già fin d’ora positivo, ma questo non frena i sogni di migliorare ulteriormente per la prossima stagione, a partire dall’ipotesi di un ritorno di Zlatan Ibrahimovic. Il suo ex compagno di squadra Nedved ne ha parlato in questi termini: “Chi non lo vorrebbe un giocatore come Ibrahimovic? Non nascondo che un giorno mi piacerebbe farlo tornare. Lo considero al pari di fenomeni come Messi o Cristiano Ronaldo, è uno di quei giocatori che alzerebbe il livello di qualsiasi squadra”. Dichiarazione d’amore per lo svedese, ma c’è anche un altro obiettivo che stuzzica molto il ceco: “Anche Cavani mi piace tantissimo: è un attaccante che non si limita a fare gol, ma aiuta sempre la squadra. In più è un ragazzo d’oro, credente e con la testa a posto: sarebbe un giocatore ideale per la Juventus”. Chissà cosa ne penseranno a Napoli… Al di là dei giocatori, però, l’uomo determinante di questo nuovo ciclo bianconero siede in panchina. Nedved lo sa e blinda Antonio Conte, pur desiderato dai grandi club d’Europa: “Siamo tranquilli. Rimarrà con noi finché vuole, perché è il nostro valore aggiunto. E finché ci sono io non lo lascio andare via. Già da calciatore ci guidava in campo, ma come allenatore non me lo aspettavo così pronto: penso possa fare la storia”. Per quanto riguarda i quarti di Champions League, lo stuzzica l’ipotesi Milan, ed è facile capire perché: “Ai sorteggi forse l’unica da evitare sarebbe il Real, ma per noi conta esserci ai quarti. E sono sicuro che ci sarà anche il Milan, che secondo me passa contro il Barcellona. Ai quarti contro i rossoneri? Sarebbe la rivincita dieci anni dopo Manchester”, cioè della finale che Pavel non poté giocare per squalifica. Infine un retroscena. Quattro anni fa Nedved fu vicino all’Inter: “L’interessamento nerazzurro c’è stato ma non me la sentivo. Quando quest’anno l’Inter ci ha battuto a Torino pensai che i nerazzurri sarebbero stati la nostra antagonista per lo scudetto, ma non è andata così anche se bisogna stare attenti perché il campionato non è ancora finito”.



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