Ibra o non Ibra? Questo è il dilemma del mercato. La Juventus ha rimesso gli occhi su Zlatan Ibrahimovic, già attaccante bianconero dal 2004 al 2006 (92 presenze, 26 gol complessivi). Pavel Nedved, attuale componente del CdA bianconero, ne ha caldeggiato il ritorno a Torino, prontamente allontanato da John Elkann secondo il quale questa Juventus non ne ha bisogno. Proprio questo è il punto: come si troverebbe Ibrahimovic nella squadra di Antonio Conte? C’è chi ripensa al Barcellona di Guardiola, puzzle perfetto in cui lo svedese non è riuscito ad incastrarsi; altri invece riaccoglierebbero Ibra a braccia aperte, altri ancora no quasi per una questione morale. L’operazione per riportare Ibrahimovic in Italia (sarebbe la terza volta) si prospetta molto complicata sotto il profilo economico, ma sottende dei risvolti tecnici intriganti, come sempre quando di mezzo c’è lo svedese. Ne abbiamo parlato in esclusiva con l’agente FIFA Matteo Mossini.



Crede che l’arrivo di una personalità forte come quella di Ibrahimovic potrebbe incrinare gli equilibri di spogliatoio della Juventus? La Juventus ha uno spogliatoio sano, coeso: non credo che sarebbe Ibrahimovic a spaccarne gli equilibri ma piuttosto il gruppo ad accogliere la personalità dello svedese. Non vedo un problema di questo tipo.



Dal punto di vista tecnico invece: un attaccante “accentratore” come Ibrahimovic non rischierebbe di snaturare il gioco della Juventus di Conte? Non credo. Penso che Conte sarebbe più che contento di avere a disposizione un attaccante come Ibrahimovic, e di affrontare i “problemi” che il suo innesto potrebbe comportare. Ibra è uno di quei giocatori che farebbe bene a qualsiasi squadra, anche ad una con un impianto solido come la Juventus. 

L’eventuale coppia con Vucinic le piace?

Sì, è un attacco che mi piace perché sono due campioni. E lo vedrei bene anche con Giovinco, che resta un campione pur avendo qualche difficoltà realizzativa in questo momento.



Sembra di capire che lei sarebbe favorevole al ritorno di Ibrahimovic in bianconero… Assolutamente sì, se fossi il presidente della Juventus è un acquisto che avallerei. Poi se è un’operazione conveniente dal punto di vista economico e tecnico lo decideranno i dirigenti bianconeri, che del resto sono talmente bravi che prenderanno la decisione giusta.

C’è chi fa notare che Ibrahimovic è un ultratrentenne… E’ vero, ma sinceramente preferisco puntare su un trentunenne dal rendimento sicuro piuttosto che su ventunenne di poca prospettiva.

 

(Carlo Necchi)