La Juventus di Conte sbriga definitivamente la pratica Celtic, liquidando gli scozzesi con un 2-0 firmato Matri e Quagliarella. Una rete per parte che sommate ai gol dell’andata portano i bianconeri sul 5-0 complessivo. La Juventus, torna dunque dopo 8 lunghissimi anni tra le 8 regine d’Europa. SINTESI PRIMO TEMPO – Per la sfida odierna Conte sceglie il 3-5-2 di fabbrica. Davanti al capitano Buffon si schierano Barzagli, Marrone e Bonucci. Sulle fasce Padoin e Peluso sugli esterni e in mezzo Marchisio viene tenuto a riposo (è diffidato) lasciando spazio a Pirlo, Vidal e Pogba. In attacco la coppia Matri – Quagliarella. Duetto inedito per la Juventus versione 12-13. Gli scozzesi invece si schierano con il 4-5-1 con l’unica punta Hooper supportato da Samaras e Commons. L’arbitro del match è il turco Aydinus, il quale arbitra per la prima volta sia i bianconeri che gli scozzesi. L’inizio del match vede gli ospiti decisi a far bene portando più uomini a pressare alto. La Juventus d’altro canto ha un approccio prudente, facendo molta attenzione ai possibili contropiedi avversari. I primi 10 minuti passano rapidamente con nessuna delle due squadre che riesce a produrre azioni degne di nota. Ledley al 21esimo prova a dare una svolta al match con un tiro da fuori area che sorvola la traversa. Dopo il brivido subito, i bianconeri si riscattano subito e al primo affondo utile bucano gli scozzesi. Un azione insistita porta all’anticipo alto di Barzagli che recupera palla a centrocampo e avanza palla al piede. Il difensore serve Quagliarella che arriva al tiro in area. Forster respinge corto e Matri da due passi insacca. Gli scozzesi provano a reagire subito con un tiro da fuori area di Commons deviato da Hooper. Buffon sembra essere fuori causa dopo la deviazione sotto porta, ma con un colpo di reni il portiere della Nazionale riesce a sventare il pericolo. Poco dopo, Samaras affronta e supera con una discesa travolgente Bonucci in area. Il greco riesce a proporre un servizio basso per Hooper che di un soffio manca l’appuntamento con il gol. Sul finale del tempo c’è il break di Vidal. Dopo un ottimo lavoro di Quagliarella, il cileno ha campo per avanzare palla al piede e portarsi al tiro dal limite. Forster blocca a terra neutralizzando il tentativo del bianconero. Nella ripresa il tecnico dei biancoverdi, Lennon, richiama prima dell’inizio Wanyama sostituito da Ambrose. Dopo pochi minuti Quagliarella si fa trovare pronto dopo il duetto tra Pogba e Matri e conclude in area. Forster però è attento e respinge. La Juventus gestisce senza subire il vantaggio cospicuo. Il Celtic invece cala di intensità. L’unico tentativo dei biancoverdi è provocato da un colpo di testa di Ambrose che termina a lato. Pirlo stufo di aspettare rompe l’inerzia del match e con un lancio profondo premia l’inserimento di Vidal. Il cileno addomestica palla in area e serve Quagliarella solo a porta libera. L’attaccante campano insacca e firma il raddoppio dei bianconeri. Dopo il gol, la partita ha ben poco da raccontare. Conte preferisce richiamare Vidal (diffidato) e Pirlo (stanco) per Isla e Giaccherini. Verso il finale uno scatto di orgoglio degli scozzesi porta Samaras e Kayal al tiro, ma entrambi i tentativi non impensieriscono Buffon.  A fine gara un occhio alle statistiche: è il Celtic ad aver controllato per più tempo il gioco. Il possesso palla è infatti a favore dei britannici (56%). Anche i tentativi totali sono dalla parte dei biancoverdi (14-8), ma una più attenta riflessione fa scorgere la sterilità di molte conclusioni provate dagli ospiti. Di queste solo 7 sono state indirizzate nello specchio difeso da Buffon. I bianconeri hanno invece prodotto 6 tiri in porta. Analizzando più nel dettaglio l’effettiva pericolosità dei due teams si può affermare che i pericoli più concreti gli abbia costruiti la Juventus. Infatti, a parte le due reti siglate, il portiere Forster è stato impegnato più di Buffon ( 5 parate contro 3 ). Molto attivi, infine, i due attaccanti bianconeri i quali hanno completato insieme 5 tiri verso lo specchio avversario ( 4 Quagliarella e 1 Matri ). Per gli scozzesi ci hanno provato 3 volte a testa i centrocampisti Commons e Kayal, ma per il Celtic non era giornata. 



La rete che sblocca il risultato arriva al 24′ minuto del primo tempo. Un’azione insistita dei bianconeri, porta all’anticipo alto di Barzagli che recupera una palla preziosa nel cerchio di centrocampo e si dirige a grandi falcate verso l’area avversaria. Il difensore verticalizza per Quagliarella che si allarga verso la sinistra per caricare il mancino. Il tiro che ne esce viene respinto corto da Forster. Matri come un falco si avventa sul pallone e ribatte in rete. Il gol del raddoppio arriva al 66′. Pirlo passeggia indisturbato sulla tre quarti. Il centrocampista bresciano con la coda dell’occhio vede l’inserimento profondo di Vidal che in area addomestica la palla e offre un assist impossibile da sbagliare a Quagliarella. L’attaccante campano a porta vuota sigla la sua quarta rete in Champions League.



A fine gara Antonio Conte, allenatore della Juventus, elogia i suoi ragazzi per il passaggio del turno: “Abbiamo giocato bene, siamo alle prime esperienze in Champions League, non era facile l’approccio – ha dichiarato ai microfoni di SkySportNel primo tempo ci siamo abbassati un po’ troppo e ci ha creato qualche scompenso a centrocampo; nella ripresa ci siamo raccolti e i ragazzi sono stati molto bravi. Abbiamo ottenuto la qualificazione vincendo e rimanendo imbattuti in Champions: ci sono tante cose positive. Dobbiamo avere sempre fame, abbiamo iniziato a mangiare soltanto l’anno scorso con lo scudetto. La Champions è un sogno: vogliamo accarezzarlo e cullarlo. Vediamo cosa uscirà dal sorteggio, intanto adesso pensiamo al campionato e al Catania. Non è facile vincere di nuovo in Italia, la Champions toglie tante energie fisiche e mentali. I tifosi oggi sono stati straordinari, anche quelli del Celtic: continuavano a cantare nonostante lo svantaggio, devono essere un esempio”. Anche Fabio Quagliarella ha raccontato a Sky le sue impressioni dopo la vittoria contro il Celtic: “Finalmente ho giocato 90 minuti, per me era importante. Ci tengo a farmi trovare sempre pronto quando vengo chiamato in causa e sono molto soddisfatto per il gol: Matri è stati bravo a credere alla respinta sul mio tiro. Voglio fare sempre bene quando il mister mi manda in campo, sia per 15 minuti che per tutta la partita”.

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