“Abbiamo giocato due buone partite contro il Chelsea, ma ritengo il Bayern Monaco più forte e compatto”. Antonio Conte avverte la Juventus: l’esame di maturità contro i Blues è stato superato, ma adesso arriva qualcosa di più grande. Nella conferenza stampa della vigilia il tecnico salentino è serio e concentrato, si concede un sorriso una tantum ma per il resto lo sguardo è quello dei giorni di battaglia: la situazione lo richiede, domani sera c’è l’andata dei quarti di finale di Champions League e i bianconeri, che forse in autunno nemmeno immaginavano di poter arrivare fino a qui, adesso se la vogliono giocare fino in fondo. “Li abbiamo studiati bene”, attacca Conte. “Sono i favoriti, ed è difficile trovargli dei difetti. Segreti per batterli? Se esistessero mi piacerebbe tenerli per me”, ed è qui che il volto si apre a un sorriso, “la verità è che abbiamo preparato la partita come al solito, lavorando sui loro punti di forza e sapendo che hanno dei punti deboli, che cercheremo di evidenziare”. Può sembrare una risposta banale e scontata, ma è proprio quello che la Juventus dovrà cercare di fare, perchè l’Allianz Arena può essere un ambiente terribile, anche più di un San Siro che sabato ribolliva. “Era la partita con la P maiuscola quella contro l’Inter, e questo quarto di finale ce lo siamo meritato, sappiamo che sarà una bella partita. Ci servirà per capire fino a che livello possiamo spingerci in Europa”. Ed è chiaro cosa significa per Conte: vogliamo la semifinale. “Se poi non arriverà dovremo solo stringere la mano al Bayern”. C’è il dubbio del modulo, perchè le condizioni precarie di Vucinic (“si è allenato una sola volta da quando è tornato dalla Nazionale, oggi ha sostenuto la seduta, domani valuteremo meglio”) aprono alla possibilità della punta unica con Marchisio a sostegno, una soluzione che si era vista in Coppa Italia e in qualche spezzone di partita (a Bologna, dopo la rete del vantaggio) ma che non è molto nelle corde della squadra. “Non credo sia giusto snaturarci solo perchè l’avversario è forte”, spiega Conte, “dovremo essere propositivi. Non è questione di moduli, il nostro modo di giocare non deve cambiare”. Alla fine, se anche il salentino non svela niente per non dare vantaggi ad Heynckes, una sorta di ricetta arriva lo stesso. “Non siamo qui per caso, dobbiamo vivere questa sfida in tranquillità ma senza porci limiti”. Ha ragione lui: la pressione è tutta sulle spalle del Bayern Monaco, potrebbe essere la chiave.