Il grande momento è arrivato: la Juventus misura la propria forza all’Allianz Arena, tana del Bayern Monaco, nella gara di andata dei quarti di finale della Champions League. Una sfida non da vita o morte ma che può valere molto, in quanto primo capitolo di una saga a due episodi che ne salverà una sola. Stando alle voci Antonio Conte potrebbe modificare il modulo abituale, variando il 3-5-2 in un 3-5-1-1 più coperto, con un centrocampista aggiunto (Marchisio?) dietro un’unica punta. L’allenatore della Juventus dovrà in ogni caso escludere uno tra Matri, Quagliarella e Vucinic, scelta non facile anche se il montenegrino non è al meglio fisicamente, così come Giovinco. Incombe inoltre il dubbio “mentale”: meglio giocarsela a viso aperto rischiando di scoprirsi in zona difensiva, oppure attendere puntando su azioni più sporadiche ma sorprendenti? Questo ed altro abbiamo chiesto in esclusiva a Giorgio Ciaschini, storico assistente di Carlo Ancelotti, con cui lavora dagli anni del Milan.
Si dice che Conte potrebbe provare il 3-5-1-1: cosa ne pensa? Credo che il Bayern vada limitato anzitutto sulle ali, dove ha giocatori difficili da contenere, dai terzini sino ai vari Ribery e Robben. In questo senso un centrocampo più folto può aiutare.
Marchisio trequartista dietro una punta: come lo vede? Non si tratterebbe di un trequartista “classico”, di fantasia, ma di un uomo di raccordo e di contenimento in più, per contenere la qualità del Bayern. Marchisio è molto bravo a contrastare e ripartire: tra le linee può essere molto utile con la sua capacità d’inserimento.
In caso di 3-5-1-1, chi vedrebbe meglio come unica punta: Matri o Quagliarella? Quagliarella mi ha impressionato contro l’Inter: direi lui anche perché è un giocatore più veloce, in grado di sfruttare meglio le ripartente e favorire il supporto dei centrocampisti, che sarà fondamentale. Matri sa fare reparto da solo, perché ha più peso specifico, però in una partita come questa, dovendo scegliere preferirei la velocità di Quagliarella.
La Juventus è abituata ad imporre il suo gioco: come comportarsi in Germania, attaccare o attendere?
Bisogna ricordare che è una gara di andata in trasferta: l’importante è non subire gol, e se possibile cercare di farne uno. Per questo credo che la Juventus non debba imporre il proprio gioco a cento all’ora, perché rischierebbe di subire.
C’è il dubbio Vucinic: se il montenegrino dovesse essere a disposizione? Lo schiererei come unica punta, inserendo Pogba per rendere il centrocampo più solido. Però sarà importantissimo per la Juventus non avere un solo riferimento offensivo, nè il solo Pirlo per la costruzione del gioco. I bianconeri dovranno avere più punti d’appoggio per fare gioco, giocando a tutto campo come hanno dimostrato di saper fare.
(Carlo Necchi)