Vince sempre lei. La Juventus conquista altri tre punti e vola a quota 77, avvicinando ancora di più il secondo scudetto consecutivo. Vittima di turno è il Milan che resta a quota 59 rincontra la sconfitta in campionato dopo 14 giornate (non perdeva da Roma-Milan di fine dicembre). Quello dello Juventus Stadium, maturato per un rigore di Vidal, è il primo ko dei rossoneri nel girone di ritorno, ma non per questo fa meno male. La Fiorentina infatti incalza ad un solo punto dai rossoneri, ed anche l’Inter torna a farsi sotto riducendo lo svantaggio sul terzo posto dei cugini a 6 punti. Con 15 punti ancora in palio la lotta per il terzo posto si preannuncia ancora aperta a scenari diversi da quelli più probabili. Problemi che non riguardano la Juventus, da tempo in corsa più con sè stessa che con inseguitori accreditati. La partita è stata sostanzialmente equilibrata anche se raramente divertente, si è trattato di un match più tattico che tecnico. Il Milan ha lavorato molto di più il pallone specie nel primo tempo, cercando di far correre la Juventus e di aprire spazi nella sua trequarti, ma quasi sempre senza riuscirci. I rossoneri hanno ottenuto il 59% del possesso di palla, giocando in tutto 709 palloni, quasi 200 in più della Juventus (548 palle giocate), che ha raccolto il 41% di possesso della sfera. La classifica dei passaggi riusciti della partita registra tre milanisti a primi tre posti: sono Mexes con 77, Constant con 74 e Montolivo con 65, al quarto posto invece lo juventino Pirlo (64). Parità invece nel computo del tiri: 13 a testa, ma la Juventus ha centrato lo specchio della porta avversaria 3 volte mentre il Milan 6. Montolivo è il giocatore che ci ha provato di più: 4 conclusioni per lui, tutte da fuori area; 3 a testa per gli juventini Pirlo e Pogba, 2 per Ambrosini. Per il Milan purtroppo anche una statistica indesiderata, quella degli infortuni: all’inizio del primo tempo si è fatto male Abbiati (al suo posto Amelia), mentre nell’intervallo si è dovuto fermare il capitano Ambrosini (dentro Muntari).
7-0 il conto dei calci d’angolo a favore dei padroni di casa, che però hanno raccolto una supremazia territoriale (tempo trascorso nella metacampo avversaria) quasi dimezzata rispetto a quella del Milan: 7’57” per i bianconeri, 13’53” per gli ospiti. La Juventus ha attaccato di meno ma meglio, come dimostra il superiore (anche se di poco) indice di pericolosità: 43,5% contro il 41,4% del Milan. Globalmente è stata la classica partita equilibrata e non bella da vedere, decisa da un episodio. Nella prossima giornata la Juventus giocherà “in trasferta” il derby contro un Torino non ancora salvo, mentre il Milan tornerà a San Siro per affrontare il Catania.
I GOL – 1-0 al 57′: la Juventus passa in vantaggio grazie ad un calcio di rigore realizzato da Arturo Vidal al dodicesimo della ripresa. L’azione che porta al tiro dal dischetto parte da Pirlo, che avanza nella metacampo del Milan; in cerca di varchi il centrocampista lancia verso la zona sinistra dell’area, Abate sembra in vantaggio ma Asamoah lo sorprende con uno scatto; Amelia esce in ritardo e tocca il ghanese della Juve, che arriva per primo sulla palla e finisce a terra dopo il contatto: rigore netto. Dal dischetto Vidal segna un gran gol, perché d’intero destro piazza la palla sotto l’incrocio alla sinistra si Amelia, che intuisce l’angolo ma non può parare.
Queste alcune delle dichiarazioni di Massimiliano Allegri, allenatore del Milan, nel dopopartita di SkySport: “Dispiace aver perso due giocatori come Abbiati e Ambrosini, soprattutto perché così sono andati via due sostituzioni per infortuni. E’ stata una partita equilibrata per tutti i 95 minuti, noi abbiamo sbagliato negli ultimi 16 metri ma concesso poco o nulla alla Juventus, per questo dispiace aver parso. Stasera abbiamo fatto una buona prestazione, contro una Juventus che sta dominando il campionato. L’errore sul rigore è l’imponderabile del calcio perché può capitare“. In seguito è intervenuto ai microfoni si Sky anche Marco Amelia, sostenendo pur senza polemiche o toni accesi che il suo intervento su Asamoah, giudicato con la massima punizione dall’arbitro Banti, non fosse da punire col rigore.
Da qui è partita l’analisi di Antonio Conte, allenatore della Juventus, sempre nel dopopartita Sky: “E’ inevitabile che Amelia voglia difendere il suo operato, ma sinceramente non penso che ci siano dubbi sul fallo da rigore. L’episodio ha deciso una partita equilibrata, dove abbiamo dovuto faticare. Il Milan ha tenuto bene il campo e fatto un’ottima gara. Non dimentichiamo che erano imbattuti nel girone di ritorno, venivano da 14 risultati utili consecutivi e ci avevano battuto all’andata. Un grande plauso ai ragazzi perché oggi non era facile. Soprattutto nel primo tempo eravamo un pò ansiosi, ci è venuto un pò di nervosismo. Non ci andava bene anche il pareggio, perché quando facciamo calcoli facciamo dei danni: c’era la voglia di portarci di nuovo a più 11, il Napoli ci aveva messo un pò di pressione vincendo all’ultimo secondo“.