Nel corso di Torino-Juventus abbiamo visto, appena prima di battere un calcio d’angolo, attimi di nervosismo tra Paul Pogba e Riccardo Meggiorini, che si sono poi beccati anche uscendo dal campo all’intervallo. Pareva chiaro che fosse accaduto qualcosa, e infatti oggi il giudice sportivo della Lega Serie A ha trasmesso alla Procura Federale della gli atti relativi a quello che sarebbe un insulto razzista di Meggiorini a indirizzo del centrocampista francese della Juventus. “Viene segnalata una conversazione”, rileva il giudice sportivo, “intercorsa tra alcuni dirigenti juventini e granata, in merito ad un insulto razzista asseritamente rivolto nel corso della gara”. Bisogna ora aspettare il responso della FIGC, ma nel frattempo Meggiorini ha già detto la sua come riporta Sky Sport: “Vogliono far credere che sia andata così – riferito alla Juventus, ndr – l’insulto c’è stato, ma non a sfondo razziale. Sono cose che succedono nel calcio e Pogba non deve mettersi a piangere se qualcuno gli dice qualcosa; anch’io vengo insultato ma non dico niente”. Di tenore simili le parole di Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori: “I giocatori devono stare più attenti al fair play, anche a livello verbale. Non c’è chiarezza su quello che è successo; Pogba avrà avuto le sue ragioni, ma credo si sia trattato di un semplice screzio. Si rischia di farsi prendere dall’adrenalina: quello che succede in campo deve restare in campo”.