Serata da dimenticare, o forse da cui imparare. La Juve perde 2-0 l’andata dei quarti di finale di Champions Lague in casa di un Bayern Monaco perfetto. Prestazione sottotono dei bianconeri per tutti i 90′. Conte non ci può fare niente, i tedeschi gli sono nettamente superiori. Il primo tempo parte malissimo perchè il Bayern passa subito in vantaggio con il giovane terzino sinistro Alaba. Neanche il tempo di godersi la musichetta magica della Champions che il primo tiro della partita si infila dove Buffon non ci può arrivare, complice anche una leggera deviazione di Vidal. Sotto di una rete in maniera incredibile la Juve ha il merito di non disgregarsi e per i primi 15′ minuti appare più che pronta a recuperare: Vidal, tra i più positivi dei bianconeri, ha l’occasione per pareggiare i conti ma il suo tiro dalla distanza termina di poco a lato dalla porta difesa saldamente da Neuer. È invece il Bayern a crescere con il passare dei minuti, merito anche dell’obbligata sostituzione che costringe Heycknes a inserire Robben per l’infortunato Kroos dopo soli 16′. Basta poco all’olandese per seminare il panico nell’area bianconera e in più occasioni l’esterno mancino rischia di raddoppiare lo svantaggio. Non c’è solo Robben a far traballare la Juventus, al 20′ è Ribery che sfiora il 2-0 sfruttando l’errore di impostazione dei bianconeri ma la sua conclusione sibila di pochissimo il primo palo salvando Buffon. L’attenggiamento sempre più passivo e confusionario dei campioni d’Italia dà coraggio ai padroni di casa che sfruttano la penetrabile difesa avversaria: Muller riesce a scappare sul fondo e a mettere in mezzo ancora per Robben il quale non riesce a infilare per un soffio. Il primo tempo di una Juve irriconoscibile si conclude su un’incursione di testa di Bonucci che non inquadra di poco la porta. Nella ripresa ci si apsetta una reazione da guerrieri ma l’atteggiamento della squadra ospite non cambia come anche gli 11 in campo. Conte mantiene lo stesso assetto sebbene le punte là davanti restino inconsistenti mentre a centrocampo manca, sia il ritmo e la luce di Pirlo, che la corsa e gli inserimenti di Marchisio. La melodia resta la stessa anche per il Bayern, con gli uomini di casa che continuano a danzare sul velluto rosso dell’Allianz. Il perpetuo giro palla bavarese al 18′ apre le maglie della Juve: Gustavo dalla trequarti pesca in posizione irregolare, ma non segnalata dal guardalinee, Mandzukic il quale serve prontamente Muller che da due passi bissa il risultato. Sotto di due reti Conte prova a correre ai ripari, fuori Qualgiarella e Matri, dentro Vucinic e Giovinco ma il risultato non cambia. Il Bayern con Schweinsteiger detta il ritmo mentre si serve di Robben e Ribery per colpire a ripetizione sprecando anche qualcosa di troppo. Al 69′ arriva il primo squillo della ripresa dei bianconeri ancora con Vidal che costringe Neuer ai pugni ma è poca cosa per invertire la rotta perchè i tedeschi, con il loro gioco ad alta intensità e a tutto campo, recuparano sempre restando padroni del gioco. Neanche l’inserimento di Pogba al posto del negativo Peluso inietta quel minimo di carattere che oggi è completamente mancato agli juventini. Oltre alla prestazione da dimenticare si aggiungono i danni collaterali perchè sia Lichtsteiner che Vidal, diffidati, vengono ammoniti e salteranno percui la partita di ritorno. Il Bayern dal canto suo avrebbe anche l’occasione di triplicare con sia Madzukic che Muller ma Buffon riesce a suo modo a tenere a stabile il risultato già pesante. Finisce una gara in cui la corazzata tedesca dimostra la sua superiorità, prima di tutto sul piano psicologico e fisico: il gioco e i gol vengono di conseguenza. La Juve aveva mostrato di non essere nella forma migliore già a San Siro contro l’Inter ma la sua organizzazione, almeno in Italia, ha sempre avuto la meglio. L’Europa che conta tuttavia è tutta un’altra cosa.



27 secondi sul cronometro quando Pirlo, pressato da Kroos, sbaglia un disimpegno che viene raccolto da Schweinsteiger. Tocco in orizzontale per David Alaba, che gode di libertà e carica il sinistro dai trenta metri in posizione più o meno centrale; Vidal esce per contrastare il tiro e tocca con la punta del piede, Buffon forse legge la deviazione (ma dirà di no), fatto sta che fa un mezzo passo alla sua destra. La palla assume però una traiettoria strana e procede verso l’angolino dalla parte opposta, dove a quel punto il portiere della Juventus non può arrivare. il Bayern Monaco raddoppia, ancora con un’azione che nasce con un tiro da fuori. Stavolta è Luiz Gustavo che prova la conclusione, sembra senza troppe pretese ma Buffon non è impeccabile e sul pallone che gli rimbalza davanti riesce solo a respingere lasciando però il pallone scorrere alla sua destra; Mandzukic raccoglie (in fuorigioco) e approfitta della distrazione dei difensori per effettuare il più facile degli assist all’accorrente Muller, che da due centimetri tocca in porta.



“Il Bayern Monaco è stato superiore alla Juventus questa sera”. E’ questo il concetto espresso da Antonio Conte, tecnico bianconero, dopo la sconfitta di Champions League contro i bavaresi: “Abbiamo incontrato una squadra molto forte, tecnicamente e fisicamente: non posso rimproverare nulla ai miei calciatori, hanno fatto il possibile. Ci vuole onestà, abbiamo incontrato una squadra più forte di noi, questo risultato non può essere una sorpresa. Ci servirà per fare esperienza e proveremo a migliorare. Avevamo preparato la partita in questa maniera, il Bayern è stato superiore: nel corpo a corpo siamo stati sempre battuti. Siamo tra le migliori otto d’Europa, queste partite ci servono per capire la differenza tra noi e questi squadroni. La Champions resta un sogno e vogliamo provarci fino alla fine”.  



Intervistato da Mediaset Premium, Jupp Heynckes ha commentato la vittoria di questa sera del Bayern Monaco contro la Juventus: “Sapevamo che non sarebbe stato facile affrontare la Juventus, comunque abbiamo affrontato la partita esattamente come l’avevamo preparata. I bianconeri solo molto forti, non dobbiamo sottovalutarli per il ritorno, ma siamo consapevoli del fatto che in trasferta siamo riusciti a segnare quasi sempre. Nel finale hanno creato qualcosa in più, però sono tranquillo in ottica qualificazione”

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