Giorni decisivi? Luis Suarez ha preso tempo per decidere il proprio futuro. Un chiaro indizio: l’attaccante uruguayano ha in mente di lasciare il Liverpool, ma logicamente cerca di tenere aperte tutte le possibilità. Se lo può permettere: è uno degli attaccanti più forti al mondo e per assicurarsi le sue prestazioni c’è la fila. Tecnicamente parlando, Suarez può sedersi e aspettare le proposte, sondando con calma quella che più gli aggrada. Tenendo conto di tre fattori, non necessariamente nell’ordine in cui li scriviamo: stipendio, blasone del club e possibilità di giocare (da protagonista) la Champions League. La Juventus è una delle squadre che prenderanno il numerino e aspetteranno: ma, reggendo la metafora, sarebbe meglio che si presentassero a notte fonda e pensassero di passare la notte all’addiaccio per beffare la concorrenza, perchè Manchester City, Chelsea e magari PSG non sono certo delle sprovvedute, e soprattutto le loro casse sono molto più gonfie di soldi. Del resto i bianconeri hanno due argomenti su tre per convincere il bomber, e possono ragionare sul terzo: lo stipendio di Suarez si aggira sui 7 milioni e mezzo di euro, cifra che Marotta potrebbe anche arrivare a coprire (Buffon ne guadagna 6) o quantomeno può pensare di abbassare tramite trattativa con il giocatore. Certo: se mai Suarez decidesse di accasarsi per esempio all’Etihad, lo sceicco Mansour ci metterebbe un minuto a soddisfare le sue richieste, ma da quelle parti i punti di domanda sono altri. Chi sarà l’allenatore? Sarà l’uruguayano un titolare fisso, considerata la presenza di Dzeko, Aguero e Tevez? Interrogativi che alla Juventus nemmeno si porrebbero: se Suarez arriva, Suarez gioca, con tanti saluti a chi ancora oggi smania per il posto. Insomma: il potere d’acquisto dei bianconeri non è così debole, e allora per Marotta il momento è questo. Suarez ha chiesto pazienza al Liverpool, il dg deve attaccare adesso.