Quanti nomi sul taccuino della Juventus. Li ha raccolti oggi Tuttosport, che ha fatto il punto su quelli che sono i possibili affari per i bianconeri in giro per l’Europa. Questi sono momenti delicati: con lo scudetto in tasca, Antonio Conte, Beppe Marotta e Andrea Agnelli devono studiare le strategie per la prossima stagione. Il tecnico salentino ha fatto capire più volte, a fatti e parole, che la sua idea di calcio è una squadra che si possa trasformare in corso d’opera, a partita in corso oppure durante la stagione. Ricordate cosa era successo in Juventus-Inter della scorsa stagione? Conte era partito con il 4-3-3, schema che andava per la maggiore in quel periodo; al 52′, con la partita bloccata e Pirlo che non trovava spazio per impostare l’azione, l’allenatore tolse Pepe e Matri e inserì Bonucci e Del Piero. Si passò al 3-5-2: Caceres e De Ceglie avanzati a centrocampo, Del Piero davanti con Vucinic. La Juventus prese campo sugli esterni che favorirono l’allargamento del campo: da un inserimento centrale di Marchisio nacque l’angolo sul quale, erano passati cinque minuti dal doppio cambio, Caceres trovò il colpo di testa vincente. Da allora, i bianconeri giocano con quel modulo; ma anche in questa stagione Conte ha dimostrato di sapersi adeguare: Paul Pogba ha garantito un rendimento superiore alle aspettative, e pur di trovargli un posto in squadra il salentino è passato a giocare con la punta unica, avanzando Marchisio sulla trequarti e inserendo il francese al fianco di Pirlo. E’ lo schema del futuro: per questo, lo abbiamo scritto, la prima scelta sul mercato è Zlatan Ibrahimovic. Per essere competitivi in Europa, però, gli esterni devono essere di qualità e grande spinta, non disdegnando la fase difensiva; e magari permettere di passare agevolmente al , che Conte non ha assolutamente abbandonato. Ecco perchè nella lista restano attuali i nomi di Nani e Robben, che percorrono la fascia spolverando la riga bianca e permettono un gioco largo che sfrutta tutto il potenziale di inserimento senza palla delle mezzali, togliendo a Pirlo un po’ della pressione che ha sempre addosso. In più, con loro due è possibile il tridente: 



Loro in linea con Ibrahimovic o Llorente, mettendo in campo due terzini puri (Lichtsteiner e Peluso) e sacrificando uno tra Marchisio, Vidal e Pogba (che comunque con il doppio impegno possono ruotare ampliando il turnover). L’alternativa, lo abbiamo già detto, resta il solito , che ha il vantaggio di essere un modulo ormai consolidato, con automatismi quasi perfetti: dunque, Benzema o Higuain per il ruolo di prima punta al fianco di Vucinic a ispirarli, Sanchez come supporto di Llorente, e soprattutto Luis Suarez che questi ruoli può ricoprirli entrambi, garantendo anche un lavoro di copertura che altri invece non hanno nelle corde. Per la Juventus si tratta ora di scegliere: c’è anche l’opzione , con Pirlo e Pogba cerniera davanti alla difesa, Marchisio dietro la punta e due esterni con caratteristiche offensive a supportare l’attaccante. Benzema e Higuain vanno a nozze in questo schema, Vucinic può arretrare la sua posizione, Suarez farebbe sfracelli; ma è la soluzione meno preventivabile al momento, perchè precluderebbe al sacrificio di un centrocampista, e l’ultima cosa che Conte ha in mente è togliere forza e qualità alla sua mediana. Tanti nomi, molteplici soluzioni tattiche: quale prenderà la Juventus?



 

(Claudio Franceschini)

 

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