Tuttosport in edicola oggi fa il punto sul mercato della Juventus. Come noto, il primo obiettivo della dirigenza è l’attacco: già acquisito Fernando Llorente e in attesa di capire come si integrerà con il calcio italiano e quale sarà la sua condizione dopo una stagione in cui ha giocato poco, i bianconeri sono alla ricerca di altri giocatori che possano decisamente aumentare il potenziale offensivo della squadra. Partiamo da una considerazione, anzi da due: la prima è che Gonzalo Higuain resta il principale obiettivo, ma l’operazione potrebbe rivelarsi lunga perchè il Real Madrid deve innanzitutto decidere il nuovo allenatore e aspettare magari le elezioni presidenziali (non c’è alcun dubbio che Florentino Perez sarà confermato, ma nei fatti le urne si devono ancora aprire). In più l’aver perso Neymar a favore dei rivali storici del Barcellona potrebbe anche cambiare qualche strategia e, magari, portare a una richiesta più alta per il Pipita. Comunque. Lasciando da parte Higuain, la seconda considerazione d’obbligo è che il modulo sul quale la Juventus sta ragionando in questo momento è il 4-2-3-1. Il 3-5-2 ha fallito alla prova del fuoco europeo: d’accordo che di fronte c’era uno squadrone che poi avrebbe sollevato la Champions League, ma lo schema con i tre difensori che diventano cinque e le due punte non ha convinto, rimanendo in balia del Bayern Monaco per 170 minuti su 180, più o meno. E allora, si cambia: anche perchè ormai le grandi squadre giocano tutte con la difesa a 4, e se ricordiamo bene lo stesso Conte aveva iniziato con un 4-2-4 poi diventato 4-3-3, salvo poi rendersi conto che in campionato i tre uomini davanti a Buffon erano la soluzione migliore per affrontare certe squadre specularmente (lo fece, infatti, contro Udinese e Napoli prima di vararlo al 100%). Allora però l’Europa non c’era: andò bene così, e poi la squadra era talmente rodata che in estate non si è voluto cambiare. In più, l’assenza forzata di Pepe per tutta la stagione ha impedito al tecnico salentino di aprirsi al tridente offensivo, mancando di un giocatore che sapesse interpretare il ruolo e permettere la flessibilità tattica anche a partita in corso. Da luglio però le cose cambieranno: per tutti i motivi sopra elencati si proverà a ricalcare i moduli delle grandi squadre europee. Ecco perchè i nomi che la Juventus punta sono innanzitutto di seconde punte, e che per quanto riguarda gli attaccanti centrali Osvaldo e Javer Hernandez sono più che altro dei sondaggi effettuati prima di aprire la pratica Higuain (perchè, si sa, sul mercato non si può certo lavorare su una pista unica). Le scelte sono sempre le stesse: Alexis Sanchez preso singolarmente non sarebbe considerato il vero top player, ma messo sull’esterno al fianco di un Higuain sarebbe nella sua dimensione naturale. Il Barcellona lo venderà:
Lo abbiamo scritto, l’acquisto di Neymar impone una cessione anche illustre e il ballottaggio è tra il cileno e David Villa (con il primo che però ha più mercato e potrebbe far monetizzare di più). Quella di Carlos Tevez rimane una pista calda anche se difficile: l’ingaggio del giocatore è alto e non ci sono segnali per il momento che aprono a una riduzione da parte dell’Apache, che intanto ha già dichiarato come il progetto Monaco lo affascini, forse perchè spera di strappare un altro stipendio milionario (ma sono illazioni non supportate dai fatti). Paradossalmente, è molto più verosimile vedere Stevan Jovetic con la maglia bianconera: al netto delle storie tese tra Juventus e Fiorentina l’offerta dei campioni d’Italia stuzzica i Della Valle, che ovviamente stanno provando a fare di tutto per vendere il montenegrino all’estero ma sanno che il giocatore potendo scegliere rimarrebbe in serie A, e la Juventus sarebbe la destinazione più gradita a un giocatore cui certo non si può fare una colpa se non porta dentro di sè il livore sportivo per un rivale che ha soffiato a Firenze Roberto Baggio quando lui – Jovetic – non aveva nemmeno compiuto un anno. La soluzione alternativa rimane Alessandro Diamanti: che può anche giocare al centro nella linea di mezzepunte, ma a quel punto salterebbe Claudio Marchisio. In ogni caso, al di là dei nomi, il progetto è chiaro: sarà 4-2-3-1.
(Claudio Franceschini)