Sono state comunicate le formazioni ufficiali di Atalanta-Juventus, 36esima giornata di campionato. L’Atalanta conferma come da indiscrezioni il 4-3-2-1: Bonaventura e Maxi Moralez si posizionano dietro a Denis per aumentare il potenziale offensivo orobico, che conterà sulla protezione a centrocampo di Biondini e Carmona, con Cigarini adibito invece alla regia. Nella Juventus ampio spazio al turnover, che Conte non ha mai praticato in stagione in modo così massiccio: Marrone e Caceres in difesa, Isla e De Ceglie sulle corsie laterali con Padoin e Giaccherini mezzali, mentre non si riposa Pirlo vista anche la squalifica di Pogba. Davanti, tandem Matri-Quagliarella.  47 Consigli; 77 Raimondi, 2 Stendardo, 13 Canini, 83 Del Grosso; 17 Carmona, 21 Cigarini, 88 Biondini; 10 Bonaventura, 11 Moralez; 19 Denis. A disposizione: 16 Polito, 78 Frezzolini, 3 Lucchini, 6 Bellini, 32 Ferri, 28 Brivio, 22 Contini, 17 Giorgi, 5 Scaloni, 8 Radovanovic, 91 De Luca, 99 Parra. Allenatore: Stefano Colantuono.  30 Storari; 4 Caceres, 39 Marrone, 3 Chiellini; 33 Isla, 20 Padoin, 21 Pirlo, 24 Giaccherini, 11 De Ceglie; 32 Matri, 27 Quagliarella. A disposizione: 34 Rubinho, 31 Branescu, 13 Peluso, 19 Bonucci, 26 Lichtsteiner, 23 Vidal, 8 Marchisio, 12 Giovinco, 9 Vucinic, 18 Anelka. Allenatore: Antonio Conte.



Questa sera alle 20:45 si gioca Atalanta-Juventus, 36esima giornata di serie A. Sulla carta dovrebbe essere una classica partita di fine stagione: i bianconeri hanno già vinto lo scudetto e quindi non avranno più il furore agonistico dei giorni migliori, mentre gli orobici sono sostanzialmente salvi e anche loro possono mollare la guardia per novanta minuti. In realtà i temi di interesse ci sono: intanto l’Atalanta ha bisogno di due punti per avere la matematica certezza di restare in serie A e almeno uno proverà a conquistarlo stasera, mentre la Juventus ha fatto ampiamente capire di voler puntare concretamente al record di punti di Capello (91) e per farlo è necessario vincere tutte le partite che restano. Certo, non ci saranno ritmi forsennati e scontri all’ultimo sangue, ma la partita si giocherà.



Alla Juventus Bergamo evoca ricordi dolci: qui ha pur sempre perso una gara poi rivelatasi fondamentale per lo scudetto nel 2000/2001 (2-1 Atalanta), ma nel 1996/1997 con un 1-1 (segnò Iuliano) conquistò in maniera matematica lo scudetto numero 24, il secondo targato Marcello Lippi. Lippi che è doppio ex, come tanti giocatori: non solo Padoin e Peluso che oggi giocano nella Juventus o Antonio Conte la cui esperienza con l’Atalanta non è però stata positiva; ci sono anche, in passato, Massimo Carrera che è stato difensore della Juventus e oggi è collaboratore di Conte ma è stato anche una bandiera dei bergamaschi; e Paolo Montero, che i bianconeri acquistarono proprio dall’Atalanta nel 1996. Il colpo che alla Juventus non riuscì fu quello di Roberto Donadoni, che nonostante il corteggiamento bianconero finì al Milan. All’andata i bianconeri si sono imposti per 3-0 allo Juventus Stadium, mentre la gara dell’Atleti Azzurri d’Italia dello scorso anno è terminata 2-0 sempre per i campioni d’Italia (reti di Lichtsteiner e Giaccherini). L’anno scorso poi la gara di Torino fu quella in cui i bianconeri sollevarono la coppa e salutarono Alessandro Del Piero, che giocò (con gol) l’ultima partita in bianconero nella città che è stata sua per 19 stagioni.
L’Atalanta non vince da quattro partite: il clamoroso 4-3 ottenuto in rimonta sul campo dell’Inter sembrava aver messo definitivamente al riparo gli orobici, ma nelle partite successive la formazione di Colantuono, partita ancora con l’handicap della penalizzazione (6 punti lo scorso anno, 2 stavolta), ha sprecato almeno due match point. Se la sconfitta interna contro la Fiorentina tutto sommato ci poteva stare, non così si può dire dei pareggi contro il pericolante Genova e contro il Bologna, quest’ultimo in casa: si poteva decisamente fare di più. Che la tensione sia leggermente scesa dopo l’impresa di San Siro è dunque testimoniato dai soli due punti che sono arrivati in poco più di 20 giorni. Dei 41 punti effettivi che gli orobici hanno conquistato, 23 sono stati ottenuti in casa: sei le vittorie, con cinque pareggi e sei sconfitte. I gol realizzati sono 17, quelli subiti 21; spicca naturalmente il nome di Denis che ha messo a segno 15 reti confermando quanto di buono aveva dimostrato lo scorso anno, ma l’Atalanta è una squadra che ha ormai mandato a memoria i dettami di un ottimo allenatore come Colantuono, che da gennaio ha potuto contare anche sull’apporto di Livaja che ha dato una grossa mano all’attacco. La Juventus ha vinto il secondo scudetto consecutivo con tre giornate di anticipo: come l’anno scorso in primavera è arrivata l’accelerata decisiva, perchè dopo aver costretto il Napoli all’1-1 nello scontro diretto del San Paolo i bianconeri sono andati a vincere le otto gare seguenti (striscia ancora aperta), non voltandosi più indietro e prendendosi un margine tale che a quel punto è stata solo questione di capire quando gli uomini di Conte avrebbero potuto festeggiare. E’ vero che la Juventus ha fatto più punti (44) in casa che in trasferta, ma è stato il bilancio esterno la vera forza del gruppo: 12 vittorie, tre pareggi e due sconfitte, contro Milan e Roma. A proposito: una volta persa la possibilità di centrare il record di imbattibilità (striscia interrotta a 49 partite), i bianconeri hanno cominciato a osare di più come se si fossero liberati di un peso, e così sono aumentate le vittorie che oggi sono 26 in totale, con il miglior attacco (67 reti, una in meno di tutta la scorsa stagione) e la miglior difesa del torneo (20 subite, le stesse dello scorso anno). Come al solito non c’è il grande bomber: Vidal, il capocannoniere della squadra, ha segnato 10 gol. Però segnano in tanti, il centrocampo (considerando anche Lichtsteiner) ha realizzato 34 gol, un numero di reti impressionate (più dell’attacco che ne ha 31). Questa sera Conte darà spazio alle seconde linee (clicca qui per le probabili formazioni) ma non per questo arretrerà di fronte alla possibilità di centrare un altro record, come ci ha ricordato Domenico Marocchino (clicca qui per l’intervista esclusiva). Se ce la farà cominceremo a scoprirlo tra poco, perchè è ora di dare la parola al campo: la diretta di Atalanta-Juventus sta per cominciare…



 

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