La Juventus supera l’Atalanta a Bergamo grazie a un gran gol di Alessandro Matri. La rete dell’attaccante bianconero, giunto all’ottava marcatura in campionato, è arrivata al 18esimo del primo tempo. Anche quest’oggi (dopo le ultime vittorie contro Milan e Palermo) vittoria di misura per la squadra di Conte, che ormai vede vicino l’obiettivo dei 92 punti, record di punti bianconeri in A (stagione 2005-06). Per l’Atalanta sconfitta dal sapore agrodolce, infatti grazie alla sconfitta del Palermo contro l’Udinese, gli orobici hanno conquistato aritmeticamente la seconda salvezza consecutiva.



La sfida dell’Atleti Azzurri d’Italia vede due squadre dinamiche fin dall’avvio. La Juventus trova il gol con il minimo sforzo, grazie alla qualità dell’asse Pirlo – Matri. L’Atalanta prova a reagire fin da subito, ma prima per sfortuna (palo) e poi, per impossibilità nel trovare spazi non riesce a riequlibrare il match prima dell’intervallo. Nel secondo tempo gli orobici ci provano, ma la Juventus non concede nulla e si rende pericolosa con diversi contropiedi.



La squadra di Colantuono non riesce a trovare punti nella sfida odierna. L’interpretazione dei vari moduli (dal 3-5-1-1 al 4-3-3) riesce bene, ma in fase offensiva le soluzioni adottate risultano inefficaci.

Nonostante la festa Scudetto sia andata in scena pochi giorni fa, la squadra che scende in campo questa sera (9/11 differenti dall’ultimo turno) non risente affatto dei postumi, anzi si rivela determinata a vincere fin da subito. La lettura del match risulta corretta. La gestione dei vari momenti pure. Obiettivo: record di Capello.

Torna ad arbitrare la Juve dopo la sciagurata serata di Torino contro il Genoa, ma non sembra risentire di particolari ricordi. Conduce bene il match, lasciando spazio alla moviola solo per un presunto tocco di mano in area di Marrone nel secondo tempo.



Poche responsabilità sulla rete subita. Per il resto arricchisce la sua prestazione con ottime uscite.

Si propone continuamente cercando senza sosta di rifornire dalla fascia.

Non riesce a trovare i dettami giusti per contenere le sfuriate di Matri. Se lo perde in occasione del gol, commettendo un errore che si rivela decisivo.

Spesso si fa trovare fuori posizione, non riuscendo a rimediare a situazioni rapide e mal gestite. RAIMONDI s.v.

(dal 7′ p.t. GIORGI 6 Risponde bene alle offensive di De Ceglie, riuscendo a predisporre un ottima fase difensiva mantenuta per tutto la gara.)

Cerca di suonare la carica più volte cercando continuamente di cambiare volto alla manovra orobica. Si fa apprezzare per la continua intensitù offerta.

Esce bene dai diversi duelli a centrocampo. Ci prova un paio di volte dalla distanza, ma non riesce a trovare lo specchio.

(dal 24′ s.t. MORALEZ 5 Non riesce a dare la svolta che Colantuono gli chiede, restando ai margini del gioco.)

Gioca a fasi alterne, non riuscendo a dare l’impatto che vorrebbe in fase difensiva.

Inizia bene, ma si lascia spesso trascinare dall’entusiasmo non riuscendo a portare a termine gli ottimi spunti da lui iniziati. Si spegne con il passare del tempo.

Trova gli spazi giusti per proporsi sulla fascia, ma non riesce a servire precisamente Denis. Partita difficile, alla quale risponde con una prestazione caparbia. (dal 35′ s.t. PARRA s.v.)

Lavora continuamente di sponda, ma dopo un paio di ottime giocate si spegne.

All. COLANTUONO 5,5 Prova a cambiare più volte il modulo di gioco per riuscire a invertire il trend che la gara assume, ma la squadra non riesce a proporre soluzioni adatte per riequilibrare il match.

Respinge bene le offensive che Denis e compagni costruiscono. Trasmette sicurezza non facendo rimpiangere Buffon.

Si rivela piuttosto distratto in diverse occasioni, ma non va dimenticato che è in fase di recupero.

Dopo essersi ormai perfettamente inserito negli schemi della fase difensiva, dà un ulteriore conferma del suo potenziale.

Dirige bene la difesa, tramettendo grinta e anticipi fino allo scadere.

Resta vigile sulla fascia, lasciando spesso e volentieri l’onere del cross a Isla. Gara positiva.

(dal 25′ s.t. VIDAL 5,5 Entra un pò svogliato e stanco, ma come si fa a rimproverarlo?)

Spesso e volentieri si inserisce profondamente nell’area avversaria allungando la coperta difensiva dei bergamaschi. Poco preciso però sotto porta.

Regala un assist al bacio per Matri. Si accende a fasi alterne, ma si diverte e non sente accusare sintomi di stanchezza.

Lascia un’ottima impressione che sa tanto di promessa di riscatto per l’anno prossimo. Corsa, cross e abnegazione.

Si sacrifica molto, ma fatica nel confronto con Giorgi sulla fascia. Esce per infortunio, lasciando spazio a Peluso. (dal 31′ s.t. PELUSO s.v.)

Trova un gol da ricordare. Ottimi movimenti e grande spirito di sacrificio nello scacchiere tattico bianconero.

Spesso viene chiamato in causa per aprire il gioco e trovare i varchi giusti per colpire. Preciso e ordinato, non riesce a trovare le vie del gol.

(dal 23′ s.t. ANELKA 6 Si muove bene entrando in partita dopo pochissimi minuti. )

All. CONTE 6,5 Martella fino allo scadere i suoi, riuscendo a ottenere una concentrazione costante fino alla fine. Fino alla 38esima giornata, record o non record, lui non si accontenta.

 

Marcatore: Matri al 18′ p.t.

: Consigli; Scaloni, Stendardo, Canini; Raimondi (7′ p.t. Giorgi), Carmona (23′ s.t. Moralez), Cigarini, Biondini, Del Grosso (34′ s.t. Parra); Bonaventura; Denis. (Polito, Bellini, Contini, Capelli, Ferri, Brivio, Radovanovic, De Luca, Troisi). All.: Colantuono.

 Storari; Caceres, Marrone, Chiellini; Isla, Padoin (24′ s.t. Vidal), Pirlo, Giaccherini, De Ceglie (31′ s.t. Peluso); Matri, Quagliarella (23′ s.t. Anelka). (Rubinho, Branescu, Bonucci, Lichtsteiner, Marchisio, Giovinco, Vucinic). All.: Conte.

Arbitro: Guida.

Ammoniti: Pirlo (J), Giorgi (A), Stendardo (A), Cigarini (A)