Si complica l’affare Gonzalo Higuain per la Juventus. Florentino Perez non molla: anche oggi, a Marca TV, ha scelto di usare la linea dura. Comprensibile: stiamo parlando di un giocatore che ha segnato 122 gol in 265 partite con la maglia del Real Madrid, ancora giovane (farà 26 anni a dicembre) e una delle prime punte più affidabili che ci siano in circolazione, anche perchè può garantire un lavoro di copertura e sacrificio che non è conosciuto a tutti. “Se pensano di offrire 30 milioni è meglio che non si presentino nemmeno, perchè non bastano”. Queste le parole di Perez. Esagerate? Forse sì: dopotutto il Real Madrid lo pagò 12 milioni di euro dal River Plate e, pur se è vero che in mezzo ci sono stati tanti gol e il prezzo si è ovviamente alzato, la valutazione che il presidente delle Merengues ne fa sembra decisamente elevata. Anche per altri motivi: intanto che il giocatore ha già reso chiaro di voler partire, e poi che ha chiesto alla società di non mettergli i bastoni tra le ruote. In queste condizioni il Real Madrid sa bene che alzare la posta è controproducente: c’è il rischio che Higuain resti al Santiago Bernabeu, cosa che farebbe controvoglia con due conseguenze, la prima che il suo rendimento calerebbe e la seconda che il suo valore di mercato ne risentirebbe. Tradotto: se oggi Perez può incassare 30, domani potrebbe non essere la stessa storia (clicca qui per il riepilogo delle principali notizie di calciomercato della Juventus di oggi, 11 giugno 2013).
Il problema è che la Juventus ha già vissuto questo film. Più volte si è trovata nella condizione di trattare un giocatore importante e di aver trovato un muro di fronte alla possibilità di fargli vestire il bianconero. In passato sono stati commessi degli errori, come quello di fossilizzarsi sullo stesso obiettivo senza aver previsto un vero piano B (è successo anche l’anno scorso con Van Persie, ma ci sono episodi meno recenti con protagonisti Xabi Alonso, D’Agostino e altri). Per questo motivo Marotta e Paratici non vogliono stare al gioco del Real Madrid e tengono calda e in movimento la pista Carlos Tevez; è anche una strategia, per far capire a Florentino che va bene, il Pipita interessa ma alle condizioni di mercato dettate dalla Juventus, perchè stavolta il coltello dalla parte del manico ce l’hanno i campioni d’Italia, sotto forma di volontà del calciatore alla partenza dalla Spagna. Certo: sarà un braccio di ferro probabilmente lungo, del resto il Real Madrid non ha ancora un nuovo allenatore e finchè la questione non sarà sistemata è difficile che si ufficializzi una cessione così importante. Le schermaglie continuano.