In casa Juventus è il giorno di Fernando Llorente. L’attaccante basco è arrivato a Torino poco fa: grande entusiasmo (anche se forse non quanto si era visto per Carlos Tevez), foto e video da parte dei tifosi, sorrisi e saluti e poi via in macchina, a sostenere le visite mediche di rito prima della firma e della presentazione, che avverrà domani pomeriggio alle 16. Colpo annunciato da mesi, Llorente arriva a rinforzare ulteriormente l’attacco bianconero, che lo scorso anno aveva palesato difficoltà evidenti in Champions League e aveva bisogno di un restyling. Con i due acquisti Conte ha disposizione la coppia perfetta per il 3-5-2, ovvero il modulo utilizzato la scorsa stagione; ma va ricordato che nei piani di fine stagione 2012/2013, quando il tecnico salentino si era incontrato con la società e aveva rinnovato l’impegno con i campioni d’Italia, c’era l’idea di affidarsi alla difesa a 4, dunque al 4-3-3 o al , a seconda di avversario e impegno. Ecco perchè sotto i riflettori del calciomercato c’è sempre Stevan Jovetic, ed ecco la prima alternativa si chiama Alessandro Diamanti. Che non è un’idea nuova, ma era una pista che era rimasta un po’ accantonata, tra la necessità di chiudere per Tevez e i viaggi madrileni per trattare Higuain.



Di fatto, Diamanti è una scelta pensata e ponderata da Conte, che in lui vede un giocatore perfetto per i suoi schemi. Ieri, con la Nazionale, ha giocato largo a destra nel tridente offensivo; con il Bologna spesso e volentieri è stato uno dei due trequartisti alle spalle della punta, ma su quella linea ha anche giocato da solo; può fare la seconda punta, abbassarsi a prendere palla o agire alle spalle della punta centrale nel 4-2-3-1. I bianconeri continuano a seguirlo, convinti che l’affare si possa fare; tuttavia in questo momento, viste le possibilità di arrivare a Jovetic in aumento, il trequartista del Bologna rimane in secondo piano, anche perchè i felsinei per il momento rimangono sulla loro posizione iniziale (chiedono cioè 10 milioni di euro e non fanno passi verso la controparte) e per un calciatore di 30 anni, per quanto di talento e funzionale, Marotta non sembra intenzionato a spendere una cifra simile. Però, il giocatore resta attentamente monitorato, in attesa magari che il Bologna cali le sue pretese e si possa intavolare una discussione seria.



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