La stagione 2013/2014 della Juventus è cominciata. L’ha introdotta ufficialmente Antonio Conte, che oggi a Vinovo è intervenuto in conferenza stampa prima che la squadra partisse per il ritiro di Chatillon, cosa che avverrà più tardi dopo un allenamento a porte chiuse. I campioni d’Italia ripartono da due scudetti vinti, con la missione di prendersi il terzo, obiettivo che Conte ha definito storico. Tuttavia, la grande attesa di oggi era per quello che il tecnico salentino avrebbe detto in merito al calciomercato; e le risposte non si sono fatte attendere. “Abbiamo fatto un lavoro straordinario”, ha detto Conte, “con appena nove milioni abbiamo migliorato la qualità dell’attacco prendendo Llorente e Tevez, del quale siamo contentissimi perchè era quello che volevamo”. L’allenatore ha confermato che i tre acquisti bianconeri (c’è anche Angelo Ogbonna) sono i giocatori sui quali la società aveva puntato, e lui stesso si è preso il merito degli affari. “Io sono un tutt’uno con la società, nel bene e nel male. Abbiamo fatto bene nonostante la crisi”. E ha parlato di rinunce dolorose ma necessarie, riferendosi a Giaccherini ma facendo ampiamente capire che presto potrebbero essercene altre. Il riferimento? Probabilmente a un attaccante, anche se intanto ha detto che “ho grande ammirazione per tutti i miei ragazzi, li valuterò di volta in volta guardandoli in allenamento”. Confermando quindi la sua linea, ovvero che il posto si conquista durante la settimana e in partita, e che nessuno parte titolare. 



Conte ha poi parlato di Stevan Jovetic, lasciando intendere che, a meno che non si trattasse di parole per depistare, il montenegrino non arriverà. “Il prezzo è elevato ma Jovetic vale quei soldi. Andrà da chi ha quei 30 milioni, in Italia nessuno se lo può permettere”. C’è stato anche modo per tornare su quella questione del gap rispetto alle grandi d’Europa: Conte ha snocciolato nomi e cifre dei calciatori acquistati, ha parlato di Mkhitaryan e Gotze, fatto chiaro che c’è ancora lavoro da fare; ma intanto ha parlato molto bene della qualità della serie A. “E’ un bene per noi che siano arrivati personaggi come Benitez e Mario Gomez, è stimolante”. E a proposito: le avversarie della Juventus chi saranno? Il tecnico ha le idee chiare: belle parole per Inter e Milan (“con Balotelli hanno perso solo contro di noi”), stima per le due romane, attenzione alla Fiorentina che “con Mario Gomez cambia le prospettive, è tutt’altro che una provinciale”, ma è il Napoli a preoccupare il salentino. “Avrei preferito che vendessero Cavani. Intanto quando c’era lui li abbiamo sempre battuti, e poi adesso quei soldi li reinvestiranno”. Si preannuncia dunque un altro duello Juventus-Napoli? Nel caso, Conte è pronto. Anche con l’aiuto di Tevez, del quale a proposito il salentino ha parlato della scelta del numero 10. “Il numero conta poco, la vita va avanti. Non importa che numero che porti, quello che importa è onorare la maglia”. Farà male a tanti e sarà poco rispettoso nei confronti di Del Piero, ma è così: la vita va avanti, la Juventus anche. A caccia di altri trofei.



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