Oggi a Chatillon, sede del ritiro estivo della Juventus, ha avuto luogo la presentazione di Angelo Ogbonna, terzo grande acquisto bianconero in questa estate. Un difensore già nel giro della Nazionale, ma soprattutto ex capitano del Torino, e quindi naturalmente il suo passaggio da una squadra all’altra del capoluogo piemontese ha fatto molto discutere. Ogbonna ne parla così: “Non sono un traditore, ci sono opportunità che un professionista deve prendere al volo. Conoscevo già molti compagni qui alla Juventus, sono orgoglioso perché mi ha scelto una delle più grandi società in Italia e al mondo. Per me era un’opportunità importante di crescita, e sono soddisfatto di averla presa al volo. La Juve è stata l’unica società a volermi fortemente, non mi ritengo un traditore perché prima di tutto sono un professionista. Il mio cuore è legato al calcio e il calcio si gioca in ogni parte del mondo. Ognuno può e deve ambire ai massimi livelli. La mia scelta non è stata dettata dal tradimento ma dall’ambizione. Ho mantenuto ottimi rapporti con Cairo e Ventura, la trattativa è sempre andata avanti con tranquillità, tra gentiluomini”. Chiariti i motivi del passaggio, certamente favorito anche dall’ottima conoscenza dei difensori bianconeri che sono già suoi compagni con la maglia azzurra, c’è però sempre aria di derby. Ad esempio, quando Ogbonna si è fermato solo per pochi minuti a firmare autografi, i tifosi gli hanno rimproverato le ‘origini’ granata. Così, si parla già di cosa si aspetterà dalla prossima stracittadina: “La sfida contro il Torino sarà una gara importante. Ora sono dall’altra parte e so quanto ci tengano i tifosi bianconeri. Da professionista non ho mai tirato indietro la gamba, cercherò sempre di mettere in difficoltà la squadra avversaria, non solo il Torino, ma tutte quante”. Si passa quindi così ai grandi obiettivi stagionali: “Sono soddisfatto di fare parte di questo gruppo e di lottare per lo scudetto e la Champions League. E i nostri obiettivi sono chiari: la Supercoppa e il terzo scudetto di fila, e fare bene in Europa. Sinceramente non pensavo di valere addirittura 15 milioni, ma se la Juve ha pagato quella cifra ci sarà un motivo”, ha detto con riferimento alla sua quotazione da alcuni giudicata troppo alta. Ogbonna parla anche dei primi giorni di lavoro con la sua nuova squadra: “Conte mi ha accolto bene. Il campo sarà decisivo, io cercherò di dare il mio contributo e mettere in difficoltà Conte nelle sue scelte. Sono al servizio dei compagni e dell’allenatore, farò il massimo per cercare di ritagliarmi un piccolo spazio. I miei nuovi compagni mi ispirano, giocare insieme anche in Nazionale potrebbe rendere le cose più semplici, i meccanismi potrebbero essere più fluidi”. La chiusura è sul delicato tema del razzismo, con un italiano dalla pelle scura: “Negli anni scorsi ci sono stati cori razzisti allo Juventus Stadium? A questo punto meno se ne parla, meglio è. Non voglio dover enfatizzare un discorso di questo tipo. Dovrebbero farlo altri, a cominciare da voi. La polemica tra Calderoli e il ministro Kyenge? Credo che non abbia nemmeno senso commentarla. I fatti parlano da soli. Penso che non sia stato opportuno e cercherei di chiudere la vicenda al più presto”.