Sulla Juventus aggiornate ad oggi, 20 luglio 2013. Beppe Marotta è arrivato nel ritiro di Chatillon. Giacca e cravatta d’ordinanza, quasi a dimostrare che non si può smettere di lavorare mentre il calciomercato è aperto, l’amministratore delegato della Juventus si è prestato alle domande della stampa. Rivelando almeno due notizie particolarmente interessanti: la prima riguarda Mauricio Isla, e altro non è che una conferma, con rafforzamento, di quanto era già emerso due sere fa. Ovvero, che i bianconeri hanno chiuso la porta in faccia all’Inter. L’esterno cileno resta: non ci sono i presupposti per la sua cessione, è stata fatta una valutazione tecnica con Antonio Conte e si è deciso che l’esterno farà parte della squadra anche la prossima stagione. Sembra quasi che Marotta abbia ascoltato Stephan Lichtsteiner, che solo due giorni fa aveva chiesto rinforzi sulla sua fascia di competenza, aprendo al turnover. L’altra notizia di calciomercato data dall’ad della Juventus riguarda gli attaccanti: c’è stata l’ammissione che sei sono troppi e quindi uno partirà, probabilmente però non Mirko Vucinic che al momento non è cedibile, o meglio “non ci sono le condizioni perchè venga ceduto”. Può anche significare che il montenegrino è sì sacrificabile sul calciomercato, ma per il momento non sono pervenute offerte che soddisfino i bianconeri. Marotta ha parlato di valutazioni che verranno fatte, di giocatori che dovranno accettare le loro destinazioni; il riferimento può essere a Fabio Quagliarella, perchè il Norwich non è sicuramente una squadra che sulla carta, e di primo acchitto, entusiasmi più di tanto. Ma può anche essere allo stesso Vucinic (lo Zenit San Pietroburgo pressa) e ad Alessandro Matri, che Pietro Anastasi ci ha detto essere il partente più probabile: su di lui come sappiamo c’è il Napoli, addirittura sono uscite indiscrezioni che parlano del lodigiano già bloccato dai partenopei (si attendono riscontri), in ogni caso sappiamo bene che De Laurentiis vorrebbe uno scambio con Juan Camilo Zuniga. Del quale Marotta ha detto che per il momento non si può aprire una trattativa di calciomercato con il Napoli, così come ha detto di Kolarov, in maniera indiretta (ma ora è lui il sogno dei tifosi), che “se ci saranno occasioni ci saremo, guardiamo con occhio interessato le vicende del calciomercato. In questo momento le vicende riguardano più che altro le cessioni: fatta quella di Felipe Melo al Galatasaray, e a titolo definitivo. Nelle casse bianconere entrano 5 milioni di euro, gli stessi che potrebbero arrivare per Frederik Sorensen, puntato con interesse dallo Zenit San Pietroburgo. Qui però c’è un problema in più: il Bologna che detiene l’altra metà del cartellino è convinto che il difensore danese valga ben più di questa cifra (cioè 10 milioni complessivi) valutandolo sullo stesso livello di Nastasic che il Manchester City ha pagato molto. A questo punto possono succedere tre cose: o il Bologna cede e si accontenta di 5 milioni, o la trattativa salta, oppure a fare da “paciere” ideale potrebbe essere la Juventus, che accetterebbe la cifra stabilit permettendo così allo Zenit di abbassare leggermente l’offerta e allo stesso tempo ai felsinei di incassare quanto richiesto. Sempre nel calciomercato in uscita, ma questo è un tipo di discorso del tutto diverso, è segnalato anche il ritorno del Manchester United su Claudio Marchisio: il Barcellona infatti non vuole mollare Cesc Fabregas che è diventato il primo obiettivo dei Red Devils, e così David Moyes vuole stanziare 30 milioni di euro per il Principino. Che, ça va sans dire, non è assolutamente in vendita, a meno che i bianconeri non prevedano di dover comprare altri giocatori spendendo tanto, cosa che al momento non è contemplata. Intanto Carlos Tevez sale sul palco a Chatillon, salta insieme ai tifosi al “chi non salta rossonero è”, dice di volere la Champions League e di voler onorare la numero 10. Poco prima aveva parlato Alex Del Piero, rientrato temporaneamente in Italia: “Indossa la maglia che fu mia con amore, ti faccio un grosso in bocca al lupo”. Ecco il passaggio di consegne: adesso, la Juventus è pronta.



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