Ieri doveva essere il grande giorno di Angelo Ogbonna alla Juventus ma la fumata bianca tanto attesa non si è vista nei cieli di Torino. L’incontro annunciato fra l’amministratore delegato bianconero, Beppe Marotta, il direttore sportivo Fabio Paratici, e la controparte granata, Petrachi accompagnato dal presidente Urbano Cairo, è iniziato nella mattinata di ieri ma si è concluso con un nulla di fatto. Si è lavorato solo su offerte cash visto che la Juventus ha tolto deliberatamente dalla trattativa il cartellino di Ciro Immobile, per evitare ulteriori complicazioni e soprattutto vista la volontà di mantenere la comproprietà dell’attaccante della nazionale Under 21. La Juventus ha messo sul piatto un assegno da 12/13 milioni di euro ma il Torino ha sparato alto, chiedendone ben 19. In tale enorme distanza starebbe provando ad inserirsi il Napoli, altra società che segue ormai da tempo il gioiello dei Granata nel giro della Nazionale. Gli azzurri stanno provando un’azione di disturbo che difficilmente avrà effetti, visto che la volontà del ragazzo è ormai chiara a tutti e soprattutto tra Juventus e Torino la trattativa è già decisamente ben avviata.
La cosa certa, però, è che tale intromissione dei partenopei rischia di scombussolare e non poco i piani della Juventus che probabilmente sarà costretta ad alzare la posta in gioco per chiudere la trattativa. Nel frattempo Marotta inizia a pensare anche al mercato in uscita. Particolarmente complicata la situazione relativa agli attaccanti visto che vi sono Mirko Vucinic, Fabio Quagliarella, Alessandro Matri e Sebastian Giovinco, che potrebbero lasciare Vinovo a breve. Con l’arrivo di Carlos Tevez e Fernando Llorente il reparto offensivo è iper-affollato – tanto che Stevan Jovetic al momento non avrebbe posto – e qualche giocatore dovrà essere sacrificato. Peccato però che per i quattro attaccanti bianconeri non siano giunte offerte così interessanti (per Matri, che è quello che in questo momento ha più mercato, ci sono le attenzioni di Milan e Lazio, ma non c’è nulla di concreto), ed inoltre non è detto che gli stessi abbiano intenzione di lasciare a breve Vinovo. Si rischia quindi un nuovo caso Amauri-Iaquinta? Non è da escludere, anche se tutto, da qui al prossimo 2 settembre, potrebbe succedere…