C’è stato ieri l’incontro tra la Juventus e il Torino per Angelo Ogbonna. Al termine della seduta, si può dire che la fumata sia grigia: l’accordo non si è ancora trovato, ma resta la sensazione che le parti siano d’accordo per la chiusura. Balla come al solito la modalità di acquisto da parte dei bianconeri: dove il Torino continua a chiedere 12 milioni cash, o comunque preferirebbe avere denaro contante, la Juventus cerca di inserire la metà di Ciro Immobile per abbassare la parte fissa a 8 milioni. Si farà, a meno che non si metta di mezzo il Genoa che non sembra avere intenzione di concedere così liberamente un giocatore i cui diritti sportivi ha in mano. “La Juventus deve parlare con noi se vuole cedere Immobile”, ha detto Enrico Preziosi come avevamo già riportato; il presidente dei rossoblu ha poi comunque aperto alla cessione del giocatore. “Se vuole andare a giocare di più lo accontenteremo, non ho ricevuto richieste a parte l’interesse del Torino”. Ecco perchè tutto sommato rimane un cauto ottimismo circa la conclusione positiva dell’affare, anche se il Napoli sembra volerci provare con un’ultimo, disperato tentativo. Invece, si complica la strada che conduce a Juan Camilo Zuniga: anche ieri il suo agente Riccardo Calleri ha fatto sapere che non ci sono novità, che però c’è un contratto in essere e che sarà il Napoli a prendere una decisione in merito al rinnovo e al luogo in cui il colombiano giocherà. A oggi la soluzione più probabile è che Zuniga resti al San Paolo senza rinnovo, e che poi nel corso della stagione si cerchi un punto di incontro. Per acquistare Zuniga la Juventus dovrebbe poi cercare di vendere qualcuno: Alessandro Matri è uno dei nomi sulla lista, il Milan ci punta ma nelle ultime ore in casa rossonera è venuto fuori anche il nome di Innocent Emeghara, attaccante svizzero di origini nigeriane che sembra piacere molto a Massimiliano Allegri. Resta in corsa la Lazio che venderà Libor Kozak (in vantagio l’Udinese), in ogni caso sembrano essere queste le due squadre che si contenderanno l’attaccante lodigiano, la cui cessione stando alle ultime indiscrezioni non sarebbe più in discussione e sarebbe invece già stata decisa da Antonio Conte. Il suo posto sarà preso da Jovetic? Su di lui è tornato l’Arsenal, che in questo momento sta sondando più o meno tutti gli attaccanti in odore di cambiare maglia e ha sicuramente disponibilità economica di quella della Juventus. “Il montenegrino non arriverà” è l’opinione esclusiva dell’agente FIFA Salvatore Trunfio, convinto anche che Claudio Marchisio non sarà sacrificato sul calciomercato estivo (la Juventus si era già espressa in tal senso, ma non si può mai sapere fino alla chiusura ufficiale). Chi invece crede in Stevan Jovetic è il noto “tifoso televisivo” Antonio Paolino, che pensa alla cessione di due giocatori importanti come Andrea Pirlo (al Real Madrid) e Mirko Vucinic, definiti i due sacrificabili della rosa. Ad ogni modo i bianconeri sognano già con Tevez e Llorente, definiti come i nuovi Del Piero e Trezeguet. “Un paragone che ci può stare”, dice Alessio Tacchinardi, che pensa anche che il suo vecchio compagno Antonio Conte cambierà modulo, affidandosi al 4-2-3-1 che oggi va per la maggiore tra le grandi squadre europee. Voci nuove sono quelle che riguardano Gokhan Inler: il futuro del centrocampista svizzero rimane incerto, Benitez sembra volerlo utilizzare ma dalla Turchia dicono che il Galatasaray abbia quasi chiuso, e proprio da lì arriva l’indiscrezione secondo cui i bianconeri starebbero sondando il terreno per il numero 88 del Napoli. Sfuma invece un obiettivo “minore”: sulla scia del grande colpo Paul Pogba la Juventus aveva messo gli occhi su Benjamin Mendy, terzino sinistro francese del ’94 in forza al Le Havre, capitano dell’Under 19. Qui è però intervenuto il Sunderland, che il calciatore ha già visitato; pare che Paolo Di Canio abbia fatto prima degli altri, così come ha bruciato tutti lo Swansea per Nacer Chadli, altro calciatore che Marotta teneva sotto traccia e che per 10 milioni di euro dovrebbe andare a giocare in Galles. Per quanto riguarda Simone Zaza, è ancora tutto fermo: l’incontro con la Sampdoria non c’è stato, qui però – a differenza di Ogbonna – è praticamente tutto fatto, si tratta solo di sedersi al tavolo e chiudere.