È intervenuto nella conferenza stampa prepartita di Juventus-Lazio e, inevitabilmente, ha toccato il tema del calciomercato. E’ di questi giorni la notizia della cessione di Alessandro Matri al Milan; episodio troppo recente perchè il tecnico salentino non fosse interrogato sulle sue sensazioni. Per descrivere il “colpo” subito, Conte ha preso a esempio l’altra partenza illustre, quella di Emanuele Giaccherini. “Come quella cessione, questa di Matri non era prevista”, ha detto l’allenatore della Juventus. “Parliamo del giocatore che ha fatto più gol negli ultimi due anni, parliamo di un fedelissimo”. E allora, perchè venderlo? E soprattutto, perchè al Milan? “Siamo in un periodo di grande difficoltà, la gente deve capirlo. Non avrei mai sacrificato Matri e Giaccherini, ma certe situazioni oggi le subiamo. Il Milan? Sono loro che hanno fatto l’offerta, fosse arrivata un’altra squadra avremmo considerato la sue proposta. Prima c’era il Napoli, che poi si è ritirato”. Dunque, la cessione di Matri è servita per finanziare gli acquisti di Tevez, Llorente e Ogbonna; nessun mistero, nessun segreto. A questo punto potrebbe succedere ancora qualcosa, come l’arrivo di un esterno o anche un’altra cessione.
Conte ha così commentato: “Così come sono stato informato sulle cessioni e le ho avallate conoscendo il periodo difficile, così la società sa bene cosa penso sugli arrivi. Ne abbiamo parlato, e vedremo cosa potremo fare. Di certo, cinque attaccanti per affrontare tre competizioni sono il minimo indispensabile”. Parole che sembrano dunque precludere alla partenza di Fabio Quagliarella: Marotta aveva detto che sarebbero potuti partire in due, invece a questo punto sembra che il campano possa restare a Torino, a meno che il quinto attaccante non diventi Richmond Boakye come si era ventilato. Per quanto riguarda l’esterno, non ci sono novità. Conte, però, è preoccupato. “Vedo Napoli e Fiorentina, e so che sarà difficile. Rinforzare una diretta concorrente non mi fa certo piacere”. Eppure, è andata proprio così.