La Juventus resta la squadra più forte in Italia; le prime partite della stagione lo hanno confermato, tre vittorie (Supercoppa compresa) con nove gol segnati e uno subito. Eppure, qualche crepa si intravede nel mondo dorato di Vinovo; e queste crepe hanno un nome e un cognome, Antonio Conte. Non era ancora finito il calciomercato che già il salentino si lamentava: per la cessione di Matri, per una squadra secondo lui indebolita, per un gap europeo che non si è colmato. “Ha ragione lui”, ha detto l’agente FIFA Filippo Vergani, in esclusiva a IlSussidiario.net. “Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Chelsea e Borussia Dortmund restano superiori alla Juventus, e non di poco”. Che allora gli sfoghi di Conte, che erano sembrati esagerati, abbiano un fondo di verità? E non solo: da qualche giorno il salentino è stato inserito nella lista dei possibili sostituti di Cesare Prandelli alla guida della Nazionale. “Qualcuno mi vuole lontano dalla Juventus“, ha commentato il diretto interessato. Che sia lui stesso? I tifosi tremano: senza Conte verrebbe a mancare quel condottiero che è stato decisivo nella vittoria di due scudetti consecutivi. Con Vergani abbiamo ragionato sull’ipotesi dando uno sguardo a quello che è stato il calciomercato della Juventus.
Ha ragione lui. E’ rimasto scottato dal calciomercato, pensa -a buona ragione- che se in Italia rivincere sia tutto sommato possibile, il gap con le grandi d’Europa non solo non si sia ridotto, ma si sia anche allargato.
A cosa puntava davvero sul mercato? Conte è intelligente: sa quali sono le risorse a disposizione. Detto questo, si aspettava l’inserimento di chi effettivamente è arrivato, ma insieme a questo la conferma della rosa. E una cosa è indicativa: la storia della cessione di Matri.
Ovvero? Se Conte si lamenta di 11 milioni di incasso, che di questi tempi sono grasso che cola, significa che davvero ha dei dubbi su Llorente. Matri era l’unica prima punta di scorta che avesse, non solo un giocatore che sta in panchina senza fiatare ma anche un calciatore utile dal punto di vista tattico. Un vice Llorente perfetto, ecco perchè Conte si è lamentato.
E’ stato lui a bloccare la cessione di Quagliarella alla Roma? Sì. I contatti con l’Avvocato Bozzo, procuratore sia di Quagliarella che di Gilardino, erano ben avviati e l’operazione era di fatto in fase avanzata, con soddisfazione di tutti. Decisiva è stata la telefonata di Conte che ha bloccato tutto.
Le voci sulla Nazionale e le sue battute sul tema discendono da questo sfogo? Decisamente. Conte proviene dalla scuola di Mourinho e Mazzarri: mette le mani avanti. Sa bene che la Champions League non è fattibile, e allora con queste battute penso intenda dire che alla Juventus si trova benissimo, ma se non gli arriveranno rinforzi giusti potrà andare senza problemi all’estero.
Dove potrebbe andare? Offerte concrete non ce ne sono state, ma Chelsea e PSG avevano fatto sondaggi in estate. Questo per dire che Conte all’estero è molto stimato, e la possibilità c’è davvero.
Per quanto riguarda la Nazionale? Per me è fuori questione. Conte ambisce all’estero, gli piace lavorare giorno per giorno con il gruppo e vuole avere un ruolo da manager, curare anche il mercato. Credo che la Nazionale non sia nei suoi pensieri, che non significa che non sarebbe in grado di svolgere il compito.
(Claudio Franceschini)