Ad Atene la Juventus subisce un’altra sconfitta europea per mano dell’Olympiacos e il cammino per la qualificazione inizia a farsi complicato. Gli uomini di Allegri vengono travolti dall’atteggiamento dei greci sin dal primo minuto che, con una grande organizzazione tattica e un pressing senza palla molto aggressivo, mettono in difficoltà i talenti bianconeri. Vidal, Pogba e Tevez non riescono a trovare gli spazi giusti e Pirlo lascia tutti a bocca aperta commettendo una quantità infinita di errori non da lui. Una di queste leggerezze del centrocampista italiano permette proprio il goal decisivo per i tre punti finali quando al 36′ Dominguez gli strappa il pallone e si lancia a rete, libera Mitroglu a sinistra che appoggia per l’arrembante Kasami pronto al tiro vincente da fuori area. Nella ripresa la Juventus entra in campo con uno spirito diverso e costruisce moltissime azioni pericolose ma il portiere Roberto è insuperabile, aiutandosi anche con la traversa, al 65′, sui tentativi di Morata. L’ultima mezz’ora è un assedio nella metà campo dei ragazzi di Michel ma non c’è verso di trovare il goal. La classifica si fa dura ora, visto anche il successo dell’Atletico sul Malmo per 4 a 0.



Bell’intensità da ambo le parti, nel primo tempo sono i greci a gestire l’andamento mentre nella ripresa i ruoli si invertono e la Juve bombarda gli avversari. Bella l’azione che porta al goal dei greci.

Animo combattivo da dieci, resiste con il cuore, e un po’ di fortuna, per conquistare i tre punti.



Spreca la prima frazione di gioco non trovando minimamente il bandolo della matassa. Nella ripresa meriterebbe invece molto più di quello che porta indietro a Torino.

Mazic (Ser) 6,5 Buone decisioni e cartellini utilizzati in modo adeguato.

La Juventus conferma le sue difficoltà in Europa e questa sera in Grecia si trova sotto per 1 a 0 contro i padroni di casa dell’Olympiacos al termine del primo tempo della sfida del Pireo. I biancorossi mettono in campo un grande spirito combattivo e un pressing senza palla molto aggressivo, costringendo così Vidal e Pogba a non potersi esprimere al meglio. Pirlo inoltre si rende protagonista di numerosi errori sia in fase offensiva che in appoggio, scatenando anche la ripartenza dell’indiavolato Dominguez che, lanciato a rete, al 36′ allarga a sinistra per il liberissimo Mitroglu pronto a servire la corrente Kasami per battere Buffon da fuori area. Nella Juventus, in cui anche Tevez si trova in affanno, l’unico a brillare è il giovane Morata, capace di mettere in difficoltà la difesa avversaria con le sue giocate. Dall’altra parte, il difensore Botiaè costretto più volte a commettere fallo sullo spagnolo e incappa anche nell’ammonizione al 44′. Qualità al servizio della squadra, va vicino al gol con una punizione velenosa e poi avvia l’azione che porta al gol con scatto e apertura intelligente a sinistra. Dà l’impressione di essere lui a tenere le redini del gruppo. L’ammonizione che rimedia nel finale di frazione è lo specchio della sua partita finora. Spesso in affanno, non ha il passo per contenere Morata e quindi deve stenderlo per evitare guai peggiori. Al momento inadeguato, ma non ha pagato dazio. Conferma che la scelta di Allegri è giusta: è in palla e ha voglia di far bene, scatta e si propone, dialoga bene con Tevez. In più offre una soluzione tattica alternativa. Per ora non ci siamo, e abbiamo capito perchè Allegri avesse ventilato l’ipotesi di lasciarlo fuori: la Juventus sbaglia tantissimo a centrocampo e la maggior parte degli errori sono del bresciano, lontano dalla condizione migliore e decisamente poco utile alle tramine bianconere. (Alessandro Rinoldi)



Olympiacos

Sicuramente il migliore. Para tutto mostrando grandi riflessi. La fortuna assiste la sua bravura quando devia sulla traversa una delle conclusioni di Morata.

Si impegna e porta sostanza in fascia destra. A volte manca di qualità.

Fatica a controllare Morata e si becca pure un’ammonizione sul finire del primo tempo ma nella ripresa non si scompone.

Nonostante sia molto criticato, questa sera è praticamente perfetto. Non lascia spazio a Tevez facendo valere tutta la sua esperienza.

Una sorpresa sulla sinistra, spina nel fianco per i bianconeri che devono tenerne a bada la velocità e fermarne i cross. Si fa tuttavia ammonire per proteste.

Inizia bene ma col passare dei minuti si innervosisce e si perde.

Tassello fondamentale per il centrocampo, il capitano biancorosso pressa e interrompe le manovre avversarie.

L’ex palermitano è il match winner della serata con il suo tiro da fuori area. Impensierisce a più riprese con i suoi inserimenti.

La squadra trova un ottimo equilibrio grazie alla sua presenza.

Sembra indiavolato e mette in campo tutto la sua grinta e il suo talento con giocate di classe e propiziando il goal.

Non una gran prestazione ma si muove molto trovando lo spazio per l’assist del vantaggio.

Entra in campo ed è costretto a difendere per tutta la sua partita. Solo nel finale ha l’occasione per gettarsi in avanti.

Inseriti nei minuti finali per guadagnare qualche secondo prezioso, prendono posizione per evitare possibili buchi nella propria difesa.

All. MICHEL 7,5 Prepara bene i suoi giocatori per la sfida non facendo giocare Pogba, Vidal e Tevez. Gli inserimenti sono ben studiati e il suo portiere mette in cassaforte il risultato.

Juventus

Sempre pronto, risponde alla grande su tutti i tentativi dell’Olympiacos ma sul goal non ha colpe perchè l’avversario si trova libero di calciare a rete.

Tiene bene la posizione ma appare un po’ pigro, lasciandosi sfuggire Mitroglu per l’assist vincente.

Sopperisce alle mancanze dei compagni.

Sempre un po’ troppo duro negli interventi ma comunque efficiente.

La sua fascia di competenza è l’unica usata dalla Juve per attaccare questa sera e lo svizzero riesce sempre a portare cross pericolosi. In alcune occasioni però poteva effettuare passaggi più ragionati.

Nervoso e impreciso, non riesce a giocare e perde lucidità man mano che i minuti passano.

Una partita incredibile per il numero di errori che commette, anche in modo banale e soprattutto decisivo, per esempio facendosi portar via la palla in occasione dell’1 a 0. Nemmeno un’ora di gioco e per fortuna lascia il posto a Marchisio.

Anche lui in grande difficoltà, le sue imprecisioni rischiano di far partire le ripartenze avversarie e in un’occasione chiave viene salvato da Bonucci.

Non riesce a passare a sinistra e gli scambi con Pogba vengono fermati prima di esser conclusi.

L’unica nota positiva della serata è la sua prestazione che tiene a galla i suoi. Rapidità e tecnica, solo un super-Roberto (e la traversa) è in grado di fermarlo.

Passa almeno un’ora nel buio più totale e si sveglia solo nel finale. Deve sì fare i conti con un gran Abidal ma si sente che manca il suo aiuto alla squadra.

Entra per Pirlo e non commette gli errori del compagno ma non si rende nemmeno degno di nota.

Il suo ingresso al posto di Ogbonna è funzionale solo al cambio di modulo.

Allegri gli dà una chance nel finale per rimettere a posto le cose ma non entra in partita e spreca malamente palloni che potrebbe giocare molto meglio.

All. ALLEGRI 4,5 Insiste con l’11 di partenza quasi fino all’ora di gioco quando i problemi tattici erano evidenti già da diverso tempo. Non sceglie probabilmente di cambiare e sollecitare gli interpreti giusti e il cambio di modulo è tardivo.

(Alessandro Rinoldi)

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