L’inizio di stagione di Carlitos Tevez è senza dubbio da incorniciare. L’attaccante della Juventus, fra campionato e Champions League, ha segnato ben 8 reti in 7 partite. Uno score che gli permette di entrare di diritto nella Top 3 dei bomber europei nella stagione 2014-2015. Al primo posto c’è l’inarrivabile Cristano Ronaldo con 13 gol in 6 partite, seguito da Diego Costa del Chelsea, con 9 centri in 7 apparizioni. L’Apache ha fatto meglio di Neymar, Ibrahimovic, Messi e Aguero, questi ultimi due, giocatori che gli hanno “rubato” il posto in Nazionale. L’ex Manchester City ha già realizzato tre doppiette (Roma, Atalanta e Malmoe), con l’aggiunta di un gol contro il Milan e uno con il Cesena. In Serie A, negli ultimi cinque anni, solo Di Natale ha saputo fare meglio con 8 gol in 6 giornate nella stagione 2010-2011. E chissà che il ct dell’Argentino, Martino non si accorga di lui…
Luciano Moggi ha risposto a Marco Travaglio che il giorno dopo Juventus-Roma aveva parlato di aver provato vergogna nei confronti dei bianconeri come al tempo di Calciopoli. L’ex Dirigente bianconero è quindi tornato a parlare di Calciopoli che è stato un evento smascherato dalle motivazioni e dall’appello facendo capire che i campionati furono regolari. Sempre Moggi ha poi tenuto a specificare: “Come fa a parlare di ruberie? Ruberà lui, non io. Ma come si permette…. Calciopoli è stata una farsa”. Juventus-Roma ha di sicuro scosso molto il momento del calcio italiano e il popolo bianconero le sterili accuse di molti membri sia dello sport che di altri ambiti.
La Juventus è scesa in campo oggi pomeriggio per riprendere gli allenamenti, a disposizione di Massimiliano Allegri c’era però un gruppo molto ridotto che doveva fare a meno dei nazionali: Asamoah, Buffon, Bonucci, Ogbonna, Chiellini, Coman, Marchisio, Mattiello, Morata, Pirlo, Giovinco, Evra, Pogba, Pereyra, Vidal, e Lichtsteiner. Il tecnico inoltre non avrà a disposizione gli infortunati Caceres, Barzagli e Romulo. A fine settimana però Allegri ritroverà Marrone, che potrebbe aiutare il tecnico in seria emergenza in difesa. L’uruguaiano Caceres si è fermato per un mese e Barzagli non è ancora pronto. Al momento gli unici centrali a disposizione sono Chiellini, Bonucci e Ogbonna tutti e tre impegnati con la nazionale di Conte. Di sicuro sarà fondamentale recuperare Marrone per avere qualche alternativa anche dietro.
E’ una Juventus da record quella che ha iniziato la stagione di Serie A 2014-2015. Fino ad oggi la compagine guidata da Massimiliano Allegri ha fatto l’en plein, con 18 punti conquistati sui 18 disponibili, vincendo tutte e sei le partite fino ad ora giocate. Come sottolineato dai colleghi di Tuttojuve.com, grazie a questo score la squadra bianconera si afferma in Europa con la più alta media punti, naturalmente tre a partita. A seguire c’è il Benfica, che si piazza sul secondo gradino del podio con 2,71 punti a gara, a pari merito però di Chelsea e Barcellona. Al quarto posto c’è la Roma, con 2,5 punti di media, seguita dalla sorpresa Olympique Marsiglia, che sta volando in Francia sotto la gestione Bielsa e che ha mantenuto una media di 2,44 punti. Infine Bayern Monaco e Atletico Madrid con 2,43. Bene anche la Sampdoria, con 2,33 punti a match, meglio addirittura dei campioni in carica dell’Europa League del Siviglia.
Non ci sta Alvaro Morata e punta il dito contro la Roma e le molteplici polemiche aizzate dai giocatori giallorossi. Secondo il giovane attaccante della Juventus, se la Lupa avesse lasciato lo Stadium con i tre punti, non sarebbero scoppiate le polemiche di questi giorni: «Se loro avessero vinto non avrebbero detto nulla – esclama l’ex Real Madrid, intervistati dai microfoni di Goal.com – E’ stata una gara molto calda, non è facile assimilare una sconfitta in una sfida così importante, sopratutto se arrivata negli ultimi minuti… Totti è un grandissimo giocatore, storico. Ma non avrebbe dovuto dire quelle cose». Un Morata che è stato espulso proprio contro la Roma in seguito ad un acceso contatto con Manolas (altro espulso). Ma il giovane iberico si difende così: «Non ho fatto nulla, è stata una decisione davvero strana… Sono entrato duro, ma in una partita così bisogna essere duri. La mia squadra aveva bisogno di aggressività per affrontare i nostri avversari. Nell’azione precedente mi hanno spinto contro i cartelloni pubblicitari, questo è il calcio. Non capisco però la reazione di Manolas, anche loro ci stavano picchiando. Io sono rimasto fermo senza far nulla, l’importante è aver vinto. Siamo primi, sono felice».