La Juventus trionfa allo Stadio Olimpico vincendo per 3-0. Protagonista del match è uno strepitoso Paul Pogba, autore di una doppietta e di una grandissima prestazione. Molto bene i bianconeri in ogni reparto, la squadra di Massimiliano Allegri lancia un segnale alla Roma che aveva vinto a fatica nel pomeriggio. Andiamo ad analizzare i migliori e i peggiori del match:
– “Per lui questa deve essere la normalità. Se continuerà così diventerà il centrocampista più forte del mondo”. Si sbilancia e non poco il tecnico Massimiliano Allegri sulla prestazione di Paul Pogba. Il francese gioca una partita di grandissima intensità e non viene premiato solo dai due gol, ma anche dalla determinazione e dalla rabbia con cui a centrocampo va a recuperar palloni. Mai domo in un paio di circostanze si fa applaudire quando dopo aver perso palla rincorre l’avversario per andargli a riprendere la sfera. I gol poi sono due capolavori, all’apparenza facili ma di una difficoltà mostruosa. Nel primo viene imbeccato da Tevez, stoppa il pallone e lo posiziona nell’unico punto dove Marchetti può fare davvero poco. Nel secondo è intelligente, quando si vede lo spazio chiuso, finta il tiro e l’appoggia sotto la pancia del portiere biancoceleste. Se fosse entrato quel tiro a giro alla Del Piero che centra l’incrocio dei pali sarebbe venuto giù lo stadio; – Schierato da Massimiliano Allegri tra i reparti a fare collante, gioca una partita sontuosa. Si muove sempre bene e mai in maniera banale, favorendo l’allargamento degli interni di centrocampo e l’accentramento delle punte. Si muove in diagonale e cerca sempre la sponda. Ha velocità e grande intelligenza, ma come dice Allegri deve migliorare sotto porta perchè uno come ”El Tucumano” deve fare almeno 6-7 gol in un campionato. Delizioso l’assist per Pogba che confeziona il 3-0. Padrone della trequarti; – Un cartellino rosso davvero ingiusto potrebbe rovinare la sua partita, ma lascia l’amaro in bocca solo perchè contro il Torino non potrà esserci. Con Evra e Asamoah fermi per problemi fisici, Allegri pesca la carta Padoin facendolo ritornare al suo vecchio ruolo di terzino che aveva fatto con buoni risultati a Vicenza. Conte da lui pretendeva proposizioni offensive che non sono nelle sue corde, ora invece viene impiegato e risponde alla grande. Annulla Simone Candreva, che alla vigilia proprio perchè abile ad agire sulla fascia di un incerto (dicevano) Padoin era pronosticato come spauracchio bianconero. L’esterno friulano invece prende sempre il tempo al fantasista biancoceleste, chiudendogli tutti i varchi. Applicazione alla Pessotto, voto importante in pagella;
Tevez gli fa venire il mal di testa, mettendolo in seria difficoltà con improvvise accelerazioni. L’albanese che non era in forma dopo il colpo preso in settimana contro l’Italia fatica davvero a stargli dietro. Questo lo porta a mettere in difficoltà tutto il reparto, Braafheid che deve scivolare al centro per coprire i suoi strafalcioni e De Vrij che non sa più dove mettersi le mani. Esemplificativo è il gol di Tevez dove Cana esce improvido su Marchisio, lasciando in difficoltà tutta la retroguardia. Pioli si deve sbrigare, anche se non dipende certo da lui, a recuperare centrali di difesa all’altezza; – Alla vigilia era considerato lo spauracchio bianconero. Un pò perchè l’ex fa sempre paura, un pò vuoi perchè pronto ad agire sul lato di un Padoin che viene considerato inoffensivo. L’esterno bianconero invece vince alla grande il confronto con l’esterno della Lazio, senza farlo mai passare. Candreva non si rende mai pericoloso, neanche in una sola circostanza. Cammina in mezzo al campo, senza dare mai le solite accelerazioni o intuizioni e della sua partita resta un solo cross al centro per un taglio di Keita e poco altro. La cosa nella quale più difetta è però il totale consegnarsi all’avversario senza tirare mai fuori la sua grandissima personalità.
Nella partita di campionato di ieri tra Lazio e Juventus spiccano per i loro voti anche Biglia (6), buona la sua prestaszione cerca di dare ordine all’azione dei padroni di casa ma i bianconeri rescono comunque a limitarne l’azione, e Marchisio (6,5) tiene bene la posizione e sempre pronto in fase di impostazione