La Juventus torna al Da Luz dopo 21 anni. Il precedente evoca ottimi ricordi: non tanto di quella partita di Lisbona, che fu persa 2-1, quanto della rimonta che andò in scena a Torino (3-0 con le reti di Kohler, Dino Baggio e Ravanelli) e che aprì al superamento della semifinale contro il PSG e poi alla vittoria della Coppa UEFA, nel doppio confronto con il Borussia Dortmund. Antonio Conte di quella formazione era appena diventato un titolare: la prossima settimana guiderà i bianconeri dalla panchina per tentare l’accesso alla finale dello Juventus Stadium. Sul sito ufficiale della Juventus è già arrivata la “chiamata alle armi”: ci sarà bisogno dell’apporto dei tifosi, e allora la Franco Rosso Italia srl, nota agenzia di viaggi, ha già messo a disposizione pacchetti viaggio da abbinare al biglietto per accedere al settore ospiti del Da Luz. La partita, ricordiamo, sarà giovedi 24 maggio alle ore 20.45, mentre per il primo maggio (alla stessa ora) è previsto il ritorno a Torino.
La prossima partita di campionato della Juventus è la sfida casalinga contro il Bologna, in programma sabato prossimo (19 aprile) allo Juventus Stadium (calcio d’inizio ore 18:30). I bianconeri dovranno fare a meno di Leonardo Bonucci e Stephan Lichtsteiner, che erano diffidati e sono stati ammoniti contro l’Udinese nel monday night della trentatreesima giornata (clicca qui per le pagelle e clicca qui per il video della partita). I due bianconeri hanno ricevuto il cartellino giallo “fatale” in circostanze esterne al gioco: Bonucci è stato sanzionato per una protesta esagerata dalla panchina nel primo tempo, Lichtsteiner invece per essere uscito dal campo troppo lentamente al momento della sostituzione con Isla (75′ minuto). Entrambi torneranno a disposizione per Juventus-Atalanta del 5 maggio.
Se gli avversari della Juventus sperano in un rilassamento da parte dei bianconeri in questo finale di stagione, sono sulla cattiva strada. Lo ha detto chiaramente il difensore uruguaiano Martin Caceres, rispondendo a una domanda che gli chiedeva se i bianconeri sentano ormai cucito sul petto il terzo scudetto consecutivo dopo la vittoria contro l’Udinese di ieri sera: “No, neanche un pezzetto. Mancano cinque partite, ci stiamo avvicinando ma non abbiamo ancora vinto nulla”. Risposta chiarissima e perentoria: non ci saranno distrazioni, anche perché nelle ultime partite stanno arrivando contributi importanti pure da giocatori che nel resto dell’anno erano stati meno impiegati, come Sebastian Giovinco o lo stesso Caceres, che commenta così l’argomento: “In questo momento è giusto fare un po’ di turnover. Questa volta è toccato a Giovinco e Ogbonna e hanno fatto una grande partita. Non ci sono undici titolari, ma c’è bisogno di tutti. Io sto giocando tanto e mi fa piacere. Se mi sento titolare? Come tutti gli altri…”.
Il Benfica si prepara alla sfida contro la Juventus… o forse, ancora no. Su Tuttosport vengono riportate le parole dell’allenatore Jorge Jesus, che ha fatto capire come in questo momento la squadra sia concentrata su altri obiettivi e non sulla semifinale di Europa League contro i bianconeri; ovvero, il campionato e la coppa nazionale. Se la Primeira Liga è ormai cosa fatta (domenica può arrivare il titolo, contro l’Olhanense a forti tinte italiane), la coppa è una questione che rischia di essere molto difficile: le Super Aquile infatti hanno domani il ritorno della semifinale contro il Porto, all’andata i biancoblu si imposero per 1-0 e quindi bisognerà provare a ribaltare il risultato per rimanere in corsa per centrare uno storico Triplete (anche se non con la Champions League). “Per ora non pensiamo alla Juventus” ha detto Jorge Jesus “anche perchè l’andata non sarà decisiva, si gioca sui 180 minuti”. Arrivano anche cattive notizie: nella vittoria contro l’Arouca, ultima sfida di campionato, si è infortunato il secondo portiere, il ventunenne sloveno Jan Oblak. Il titolare resta Artur, ma i lusitani restano comunque senza il loro dodicesimo, che ha riportato un trauma cranico e ha trascorso quasi un giorno in stretta osservazione. In più non sarà della partita il terzino destro Silvio, come avevamo già riportato; e la condizione del difensore centrale e capitano Luisao e del centrocampista centrale Ljubomir Fejsa restano da monitorare.
L’esultanza di Antonio Conte dopo il gol del 2-0 della Juventus nel posticipo di ieri sera contro l’Udinese fa pensare che ormai anche l’inflessibile allenatore bianconero consideri ormai virtualmente raggiunto il traguardo del terzo scudetto consecutivo. Nel dopo gara, però, Conte torna sé stesso e non ammette distrazioni o cali di tensione: “Questa era una partita da bollino rosso, potevamo perdere punti qui a Udine, ora il campionato è sempre aperto. Siamo stati bravi ad affrontare la partita col giusto piglio. Le scelte? Abbiamo deciso di fermare Tevez perché continuava a portarsi dietro questo problema all’adduttore e non faceva bene né a noi, né a lui, ora vedremo come stanno lui e Vidal per la prossima partita. Sono state scelte forzate: abbiamo bisogno di tutti, speriamo di recuperare anche Barzagli. Purtroppo siamo stati sfortunati per le ammonizioni a Bonucci dalla panchina e a Lichtsteiner quando stava uscendo. Erano entrambi diffidati….”. Insomma, non sarà semplicissimo fare la formazione per la partita di sabato contro il Bologna, ma è anche vero che le risorse dei campioni d’Italia sembrano infinite. Adesso è il momento di Sebastian Giovinco, per il quale il mister spende parole importanti: “Penso che tutti abbiano fatta una grande partita, non era facile vincere in maniera secca. Giovinco? Deve capire che può fare la differenza anche in una squadra come la Juve. Mi fa piacere perché spesso si è parlato di lui come mio figlio. Ma io non ho figli, sono tutti figli miei: difendo sempre i miei calciatori, l’ho fatto con Giovinco e con Vucinic. I calciatori mi danno sempre il 110%, per loro andrò anche contro i tifosi. Quando giochi con l’Udinese, devi sapere che ti lasciano fare la partita e poi puntano sulle ripartenze: l’abbiamo preparata bene”. Nell’intervento in collegamento con Sky, Conte ha parlato anche della Europa League, che proporrà la semifinale contro il Benfica. Gli chiedono se accetterà i consigli di Rafa Benitez, che l’anno scorso alla guida del Chelsea batté proprio i portoghesi in finale. La dura risposta di Conte rischia però di sollevare nuove polemiche con il Napoli: “Telefonata per chiedere un consiglio? Meglio non chiamarlo visti i suoi precedenti contro squadre portoghesi: lui è uscito col Porto, mi fido di più dei miei collaboratori”. Poco dopo, ai microfoni della Rai, Conte attenua la propria posizione chiedendo scusa a Benitez e chiarendo: “E’ stato corretto e propositivo, mi sono state riportate male le sue parole”.