Il centrocampista della Juventus, Andrea Pirlo, è stato il protagonista di una bella chiacchierata con i ragazzi di Radio Deejay. Il metronomo bresciano, leader della Vecchia Signora e della Nazionale, ha affrontato diverse questioni, a cominciare dal tanto atteso rinnovo del contratto: «Cosa manca alla firma del rinnovo di contratto? Più o meno ci siamo, aspettiamo solo il momento giusto per trovarci e decidere il tutto. Penso di poter giocare ancora qualche anno a questi livelli, ma sarò certamente il primo a decidere di fermarmi se mi accorgerò di non essere più al top. Ma finché mi diverto a giocare, andrò avanti». La fumata bianca dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, molto probabilmente entro la fine del mese, e se tutto andrà per il verso giusto Pirlo sottoscriverà un biennale a 4 milioni di euro annui a stagione, bonus compresi. Il centrocampista bianconero sta vivendo una seconda giovinezza a Torino, dopo l’addio al Milan che lo stesso giocatore ha voluto chiarire per l’ennesima volta: «Quella di lasciare il Milan è stata una scelta di entrambe le parti. Io avevo bisogno di un contratto di almeno due anni, loro offrivano soltanto un anno. E poi l’allenatore non era convinto di farmi giocare nella mia posizione ideale. Così abbiamo scelto tutti e due di salutarci, però ci siamo lasciati bene». I rapporti con i rossoneri non si sono comunque interrotti definitivamente: «Mi sento spesso con Seedorf, abbiamo giocato tanti anni insieme e il rapporto fra di noi è sempre stato bellissimo. Sono contento che ora lui sia più sereno. Ora è più rompiscatole di prima, quando giocavamo insieme? Impossibile…». Infine un commento su Verratti, che molti considerano il vero e proprio erede di Pirlo. In realtà il calciatore della Juventus sembra pensarla diversamente: «Verratti può giocare anche insieme a me, non è per forza un’alternativa a me. Del resto lo fa anche con Thiago Motta nel Paris Saint-Germain. Giocatori bravi più se ne hanno, meglio è».
Mats Hummels potrebbe tramutarsi da sogno a realtà per la Juventus. Il difensore centrale del Borussia Dortmund e della nazionale tedesca, è da tempo sul taccuino dell’amministratore delegato bianconero Beppe Marotta, e in estate potrebbero verificarsi le condizioni adeguate per tentare un assalto. Come sottolineato stamane da Mauro Suma nel suo editoriale per Tuttomercatoweb, fra pochi mesi il club vice-campionato d’Europa potrebbe cedere qualche pezzo pregiato, soprattutto se la stagione degli oro-nero dovesse concludersi senza alcun trofeo, cosa molto probabile, e venisse recapitata loro l’offerta adeguata. Per Mats Hummels saranno necessari una ventina di milioni di euro, forse qualcosa in più, ma nell’affare potrebbe rientrare qualche contropartita tecnica gradita ai tedeschi, su tutte, Ciro Immobile del Torino, protagonista di una stagione impeccabile, o magari uno fra Berardi e Gabbiadini, altri giovani di proprietà della Juve ma sparsi per l’Italia.
Non dite a Verratti che potrebbe lasciare il Paris Saint Germain. Il centrocampista della nazionale italiana è infatti amareggiato per via delle molteplici voci che negli ultimi tempi accostano il suo nome a quello della Juventus. Secondo radiomercato la Vecchia Signora potrebbe girare Paul Pogba al per ottenere in cambio il cartellino dell’ex Pescara con l’aggiunta di un conguaglio consistente in denaro. Verratti storce il naso: «Se mi danno fastidio queste voci? Un po’ sì – confessa ai microfoni de La Gazzetta dello Sport – perché sembra che il Psg non mi voglia e non mi valorizzi alla pari di Pogba. Invece sento di avere piena fiducia dei dirigenti, del tecnico e dei colleghi. Se domani mi dicessero di andarmene ci starei male perché qui mi sento come a casa». Verratti ci tiene comunque a precisare che la Juventus è una squadra di assoluto prestigio, nonostante il suo PSG stia volando in Champions League: «Però stiamo parlando della Juventus – puntualizza e conclude il regista abruzzese – Anche se non ho nessuna intenzione di muovermi da Parigi, si tratta di uno dei progetti più seri e ambiziosi d’Europa. Conta questo, non il come né il perché, che sono cose da giornalisti».
L’amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta, ha risposto alle domande dei lettori de La Gazzetta dello Sport. Davvero interessanti le dichiarazioni sul mercato estivo, quando la Vecchia Signora potrebbe effettuare dei maggiori investimenti alla luce dei ricavi in aumento. A riguardo il numero due di corso Galileo Ferraris spiega: «Abbiamo sempre l’obiettivo di migliorarci. Ogni anno facciamo un passo in avanti e anche nel prossimo mercato lo faremo. Ma la Juventus non dipende dal top player bensì dal gioco di squadra: basti pensare al numero di giocatori che vanno in gol. Bisogna trovare giocatori duttili e polivalenti per il progetto, che può prevedere la possibilità di utilizzare più moduli. Comunque, è vero che l’aumento dei ricavi potrà consentire maggiori investimenti. Il segreto è coniugare l’optimum sportivo con quello aziendale: competere ai massimi livelli attraverso un equilibrio economico-finanziario che garantisca sostenibilità al progetto». Fra i possibili volti nuovi della Juventus 2014-2015, anche qualche giovane, alla luce dei moltissimi talenti già di proprietà sparsi per l’Italia, leggasi i vari Immobile, Berardi, Gabbiadini, Leali e via discorrendo: «Abbiamo investito in questi anni su diversi giovani – spiega Marotta – che si stanno mettendo in mostra in giro per l’Italia. Faremo in modo di riportare dentro alcuni di loro». Infine una battuta su Scuffet, talentuoso portiere dell’Udinese che sembra indirizzato verso una grande carriera e che qualche tifoso juventino vorrebbe già a Torino: «Si vede che Scuffet è bravo, ci sono tutte le premesse perché diventi il Buffon del futuro, anche grazie agli insegnamenti del maestro Lorenzo Di Iorio, il preparatore dei portieri dell’Udinese. Ma considerarlo oggi un fenomeno è un azzardo».
Sebastian Giovinco è stato indubbiamente il migliore in campo nel big match fra la Juventus e il Lione di giovedì sera. La Formica Atomica ha ricevuto i complimenti di Antonio Conte, che a fine gara lo ha incensato: «Giovinco è un giocatore che ha qualità incredibili. Deve credere di più in se stesso, può fare la differenza anche in un grande club come la Juve». Parole importanti, significative, una forte iniezione di fiducia per un giocatore che ha visto poco il campo e che è stato criticato pubblicamente dallo Juventus Stadium. Il futuro resta comunque un rebus. Il suo contratto scadrà al 30 giugno del 2015 e fino ad ora non si è mai trattato l’argomento rinnovo. Difficile che “Seba” rimanga per un’altra stagione a Torino con il ruolo di comprimario, alla luce anche delle molteplici società che gli fanno la corte, dal Parma al Toro passando per il Genoa e la Fiorentina. Intervistato da Sky Sport la Formica Atomica ha comunque usato la diplomazia: «Penso che la società abbia sempre parlato chiaro con tutti. Fino ad adesso non ho avuto nessun tipo di segnale,da parte mia non c’è problema, ciò che devo fare è andare avanti per questa strada, facendomi sempre trovare pronto all’occorrenza».