Semifinali di ritorno stasera in Europa League. La Juventus ospiterà alle 21.05 il Benfica a Torino partendo dal 2-1 a favore della formazione portoghese nella partita di andata a Lisbona. In palio ci sarà un posto in finale, che sarà giocata proprio allo Juventus Stadium il prossimo 14 maggio. La qualificazione è ancora apertissima e i bianconeri potrebbero sfruttare il gol segnato in trasferta, anche se naturalmente avranno un solo risultato utile a disposizione. La partita si preannuncia molto interessante, e non potrebbe essere altrimenti: si affrontano la squadra che ha già vinto il titolo portoghese e quella che ha in mano lo scudetto italiano. Non sarà facile per la squadra di Antonio Conte avere ragione di un Benfica che fa del possesso palla la sua forza. Se però Carlos Tevez confermerà lo stato di forma attuale, l’impresa sarà più facilmente alla portata dei campioni d’Italia. Per presentare questo match abbiamo sentito Antonello Cuccureddu, vincitore della Coppa Uefa 1977, primo trofeo internazionale della squadra bianconera. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Juventus-Benfica che partita sarà? Non sarà facile, perché il Benfica è un’ottima squadra. I bianconeri non dovranno prendere con leggerezza questo incontro, in fondo la Juventus dovrà recuperare il 2-1 dell’andata.
La squadra di Conte potrebbe già pensare allo scudetto quasi vinto? No, credo che la Juventus scenderà in campo con la testa rivolta solamente a questo incontro così importante, avvantaggiata dal fatto che ci sono tanti campioni nella sua squadra.
Tevez potrebbe fare la differenza? Finalmente si è sbloccato in Europa dopo cinque anni. E’ un giocatore molto forte, che in campionato è stato spesso decisivo. Credo quindi che potrà essere determinante anche stasera.
Il pubblico dello Juventus Stadium potrebbe essere decisivo? Lo è stato per tutto il campionato: in casa la Juventus ha vinto sempre. Penso quindi che l’apporto del pubblico potrà essere molto importante.
Cosa temere del Benfica? E’ una squadra esperta, che sa giocare molto bene al calcio, una formazione non facilmente battibile, da temere. Recupererà anche dei giocatori fondamentali per questa semifinale di ritorno.
Come giocherà la formazione portoghese? Il Benfica ha un ottimo fraseggio e non sarà facile confrontarsi in questo senso con loro. Del resto tutte le squadre portoghesi hanno questa caratteristica di gioco.
Lei vinse il primo trofeo internazionale per la Juventus, la Coppa Uefa 1977…



Sì, e allora la Coppa Uefa era molto più difficile dell’attuale Europa League per la qualità tecnica delle squadre che vi partecipavano. C’erano due partite in finale, andata e ritorno, e conquistammo la Coppa Uefa con l’Athletic Bilbao in trasferta. Affrontammo una squadra molto forte e fu una partita molto difficile, ma alla fine riuscimmo a portare a casa questo trofeo. Una grande vittoria!
Il suo pronostico per Juventus-Benfica? Naturalmente spero che la squadra bianconera vada in finale, ci vorrà comunque una grande Juventus, che faccia una partita perfetta!
Come vede l’altra semifinale Valencia-Siviglia? E’ vero che il Siviglia all’andata ha vinto 2-0, ma il Valencia in casa si trasforma, e poi ogni derby è un incontro a sé… (Franco Vittadini)

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