Il ritorno della semifinale tra Juventus e Benfica finisce 0-0 e a spuntarla è la squadra di Jorge Jesus che mantiene l’imbattibilità e giocherà sullo stesso campo la finale contro il Siviglia. Voto partita 7: anche senza gol la partita mantiene i ritmi di un ritorno di semifinale di coppa Uefa. Entrambe le squadre si affrontano a viso aperto con un gioco spregiudicato e puntato tutto sull’attacco.
Voto Juventus 6: attacca novanta minuti e fa la partita che doveva fare. Gli manca lo spunto per far male e giocare la finale in casa. Il rammarico è di non aver segnato con due uomini in più. resiste a tutti gli attacchi avversari e mantiene l’imbattibilità in questa stagione. Anche in nove resiste all’assalto bianconero e non si fa sorprendere impreparata.



Il primo tempo della semifinale di ritorno di Europa League tra Juventus e Benfica finisce 0-0 con i padroni di casa che non riescono a sfondare il muro portoghese. L’atmosfera è bellissima in una cornice bianconera pronta a sostenere per novanta minuti i suoi beniamini. Conte, che deve recuperare il risultato dell’andata, punta sul solito modulo 3-5-2 con in attacco i titolarissimi Tevez (che si è sbloccato la settimana scorsa dopo un grosso digiuno in Europa) e Fernando Llorente.  Jorge Jesus dopo le parole alla vigilia schiera una formazione a trazione offensiva 4-3-3 con Garay, Lima e Markovic pronti a impensierire la retroguardia avversaria con la loro tecnica e velocità. La squadra ospite parte meglio e mette in difficoltà la squadra di Antonio Conte riversandosi subito nella metà campo avversaria; ma dopo quindici minuti di sbandamento sono i bianconeri a fare il gioco non sbilanciandosi troppo per non lasciare spazio ai contropiedi letali portoghesi. Le occasioni più grandi capitano tutte per la juventus e tutte nel finale. A cinque dal termine Bonucci devia in porta un pallone velenosissimo sul quale Tevez non ci arriva ed esce di millimetri. Sulla stessa azione Pogba inventa in area per Asamah che lancia un missile in area per Vidal abile a deviare di testa, portiere battuto e Luisao fenomenale a deviare sulla linea. La via per cercare il gol vittoria è quella giusta, c’è bisogno di un pizzico in più di fortuna e cattiveria. il re del centrocampo, numeri da prestigiatore che infiammano il pubblico e compagni. Se iniziasse anche a tirare velocissimo in ripartenza e bravo anche a coprire in difesa. Tecnica e velocità che mandano spesso fuori tempo Caceres. sempre fuori dal gioco bianconero. Non riesce nelle sponde e si fa trovare anche in fuorigioco. il giovane talento classe 94’ non rispetta le aspettative. Fuori da tutti gli schemi e movimenti a vuoto. (Francesco Ballerini)



Juventus

Buffon 6: non deve compiere nessun grande intervente. Dirige bene la difesa e si rende coraggioso su un’uscita pericola su Rodrigo

Bonucci 5: non riesce a impostare il gioco da dietro come vorrebbe Conte. I suoi lanci sono imprecisi e la manovra juventina anche per questo risultava confusa. (Giovinco 5,5 Entra e si passa al 4-3-3. Si accentra troppo e resta imbottigliato tra le maglie difensive)

Chiellini 5,5: difensivamente sbaglia poco anche se si trova spesso in mezzo alla rapidità dei giocatori portoghesi. Si riversa il avanti con la superiorità numerica, ma non è incisivo.



Caceres 6,5: il migliore della fase difensiva. Nessuna sbavatura e poco disattenzioni. Sui calci piazzate le palle sono tutte sue

Lichsteiner 5: sulla fascia destra corre poco e l’occasione migliore della partita la spreca con un controllo da dimenticare. Sarebbe da togliere, Conte lo lascia in campo.

Vidal 7: non doveva giocare ed è stato uno dei migliori in campo. E’ il giocatore che si è avvicinato di più al gol e che più arringa il pubblico. Un po’ sfortunato. (Marchisio 6,5 entra ed illumina con le sue sventaglite)

Pirlo 6: ancora una volta geometra, ma con qualche sbavatura di troppo. Nel finale, con due uomini in più rallenta il gioco anche perché i compagni vogliono che il pallone sia sempre tra i suoi piedi.

Pogba 7 (il migliore): il francesino incanta lo Stadium con una serie di giocare da rinnovo contratto istantaneo. Sempre presente sia in copertura che nelle azioni offensive. Con le sue ripartenze palla al piede taglia in due le squadre, peccato non la partita.

Asamoah 6,5: senza il supporto della fascia destra, il ghanese fa il doppio compito. Sempre uno dei più vivaci per intensità, corsa e cross in mezzo.

Llorente 5: una serata no per lo spagnolo. Mai una sponda o una protezione del pallone. Gioca isolato e ha due mastini come Luisao e Garay che gli stanno addosso. (Osvaldo s.v. entra gli ultimi minuti e gli annullano un gol. Forse un po’ prima avrebbe potuto incidere)

Tevez 5,5: dovrebbe caricarsi sulle spalle la squadra, ma trova pochi spazi per essere decisivo. Prova spesso il tiro senza mai essere pericoloso.

(Francesco Ballerini)

Benfica

Oblak 7,5 (il migliore): para anche l’imparabile e si conferma giocane promessa per il calcio belga. Nel finale si supera sul colpo di testa di Caceres.

Luisao 7: cerca sempre l’anticipo su Tevez e Llorente e spesso lo ottiene. Iniziano a fioccare le palle alte in mezzo all’area e lui ci va a nozze. Salva un gol già fatto e porta in finale i suoi compagni

Garay 7: un fenomeno al centro della difesa. Vale in discorso fatto per Luisao. Per farlo uscire c’è bisogno della barella dopo la pedata in faccia di Pogba . un gigante.

Siqueira 6,5: terzino rapido con piedi raffinati. Si esalta in discese e serpentine che fanno rifiatare i suoi dietro. Spesso e volentieri fine a sé stesso.

Maxi Pereira 6: pericoloso più per le rimesse lunghe in area di rigore che per le incursioni palla al piede. Controlla con fatica Asamoah, ma risulta vincente dal duello personale.

Amorin 6,5: In mezzo a tutta la qualità in mezzo al campo ecco un giocatore di sostanza che fa legna. Recupera palloni e lancia le ripartenze.

Perez 5: la sua ingenuità a venticinque dalla fine rischia di costargli la finale, ma per fortuna i suoi reggono anche con un uomo in meno.

Markovic 5,5: rovina la partita con una rissa a bordo campo che gli costa il biglietto della finale. Gioca bene 70 minuti dimostrandosi una giovane promessa. (Sulejmani s.v.)

Rodrigo 6: a parte il brutto gesto sull’uscita di Buffon gioca una discreta partita all’insegna della ripartenza veloce e del contropiede. Su Bonucci ha un altro passo e lo lascia sul posto spesse volte. (A.Almeida 6 Dentro per coprire la trequarti dopo l’espulsione di Perez, contribuisce restando inevitabilmente molto basso)

Gaitan 7: il giocatore che possiede le maggior doti tecniche della squadra. L’anima della manovra offensiva. Anche lui come Vidal non avrebbe dovuto giocare. Per sfortuna dei tifosi juventini è riuscito a recuperare. (Salvio s.v. Dentro anche col tutore al braccio, infoltisce la sua metacampo negli ultimi minuti)

Lima 6,5: giocatore di grande spesso fisico, ma pure lui dotato di una grande tecnica. Chiellini ha avuto da fare con uno come lui che non molla su nessun pallone. 

(Francesco Ballerini)

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