“Mandzukic sarebbe in grado di giocare, ma io ho deciso di no”. La frase è di Pep Guardiola: domani sera il Bayern Monaco gioca la finale di Coppa di Germania contro il Borussia Dortmund (non esattamente un’amichevole) e Mario Mandzukic, 27 gol in 50 partite stagionali, non è stato convocato dal suo allenatore. Si ipotizzano motivi disciplinari, o meglio: se non si tratta di un problema fisico è fin troppo evidente che i due sono arrivati ai ferri corti. Come del resto si dice da tempo: cosa bolla in pentola di preciso non è dato sapere, ma di sicuro Mandzukic non ha gradito l’acquisto, ormai fatto da mesi, di Robert Lewandowski che ha letto come un segnale di avvicendamento in attacco. E così dovrebbe essere: stando ai quotidiani tedeschi, Guardiola in allenamento avrebbe sussurrato al croato una frase che più o meno suonava come “buona fortuna nella tua prossima squadra. Insomma: arrivederci e tante grazie, l’amore tra i due non è mai sbocciato del tutto e le strade si separano. Con occhi sgranati, le squadre europee osservano: il Chelsea che darà il benservito a Samuel Eto’o e forse Fernando Torres osserva, la Roma punta Mandzukic e non certo da oggi, la Juventus non aveva fatto mistero di apprezzare già la scorsa estate, prima che Carlos Tevez completasse il reparto. Occhio allora ai bianconeri; giocano in Champions League, possono garantire un certo tipo di ingaggio (che però naturalmente dovrà essere visto al ribasso) e chissà, potrebbero rilanciare le ambizioni dell’attaccante croato. Difficile: il costo dell’operazione non sarebbe indifferente. 



La Juventus non riesce a immaginare un futuro senza Antonio Conte. A dirlo non è il tifoso, non è l’opinionista, ma è il capitano bianconero: Gianluigi Buffon, che a margine del Wired Next Fest ha ovviamente risposto a qualche domanda sulla stagione bianconera chiusa con lo scudetto – ma il fallimento europeo – e naturalmente è stato interpellato sull’eventualità che il tecnico salentino lasci la squadra, domanda più che mai di attualità considerato che non è ancora stato raggiunto un accordo sulla conferma e sul prolungamento dell’accordo. “Noi giocatori, e i tifosi della Juventus, non prendiamo nemmeno in considerazione un futuro senza Conte”. Senza altro bisogno di spegazioni, anzi: cambiando subito argomento, perchè subito a Buffon è stato chiesto della Champions League sfumata ancora una volta. “Ma io la cambio volentieri con tre scudetti ha detto Gigi “perchè sono il frutto di lavoro e sudore per tre anni, cosa che io preferisco sempre; mentre la Champions League può essere la botta di c..o, io sono per arrivare all’obiettivo attraverso il sacrificio”



Sono sicuramente interessanti le dichiarazioni rilasciate dal direttore sportivo dell’Udinese, Cristiano Giaretta. Interpellato dai microfoni di Tuttomercatoweb il dirigente bianconero ha parlato di diversi giocatori che riguardano da vicino la Juventus. Il primo nome menzionato è quello di Mauricio Isla, esterno destra della nazionale cilena che i campioni d’Italia in carica intendono riscattare per la seconda metà nonostante lo stesso abbia visto poco il campo: «Stiamo ancora parlando – confessa il ds dei friulani – non abbiamo iniziato da molto. La loro volontà è quella di riscattarlo, la Juve è molto interessata al giocatore». Altro giocatore di cui l’Udinese detiene la metà è Juan Cuadrado, in comproprietà con la Fiorentina. La Juventus è strettamente interessata all’esito della trattativa per il riscatto del colombiano: «E’ una partita che giocano Pozzo e Della Valle – confessa Giaretta – Confidiamo nel lieto fine, l’intento è quello di agevolare il riscatto dei viola. Non credo che andremo alle buste, non è la nostra volontà». La Fiorentina vorrebbe riscattare interamente Cuadrado per poi rivenderlo al miglior offerente o comunque ad una cifra molto vicina ai 25 milioni di euro. Sulle tracce dell’ex Lecce vi sono i bianconeri ma anche il Bayern Monaco. Infine, le ultime su Antonio Candreva, altro calciatore segnato sul taccuino di Beppe Marotta, a metà fra Udinese e Lazio: «La Lazio vuole riscattarlo e non vogliamo arrivare alle buste. Confidiamo di arrivare ad una soluzione».



Andrea Agnelli ha mandato un messaggio ad Antonio Conte, che con grande probabilità potrebbe non piacere allo stesso leccese. Ospite presso il Wired Next Festival, un evento sulla tecnologia che si sta tenendo in questi giorni a Milano, il numero uno della Juventus ha confessato: «Futuro di Conte? Nessuno è indispensabile, io stesso non lo sono. La storia della Juve è più grande di ogni individuo». Comprensibile il pensiero del numero uno di corso Galileo Ferraris che probabilmente intende mettere le mani avanti e preparare i tifosi ad un eventuale addio di Conte fra pochi giorni. Nel contempo Agnelli deresponsabilizza il tecnico dopo una stagione fantastica merito evidentemente non soltanto della guida della squadra. Il futuro dell’allenatore di Madama sarà certamente più chiaro nei prossimi giorni e se tutto andrà come previsto già nella giornata di lunedì dovrebbe tenersi un incontro chiarificatore con la dirigenza per capire se Conte rinnoverà il proprio contratto fino al 2017, blindandosi a Torino, o se di contro, dirà addio alla Juve per vivere una nuova avventura, molto probabilmente in una big d’Europa. Agnelli ha aggiunto: «La nostra stagione finisce domenica e abbiamo una partita importante perché possiamo arrivare a 102 punti e nessuno ci è mai riuscito in Europa. Vogliamo raggiungere l’obiettivo. E’ da ignoranti pensare che una stagione sia fallimentare perché non si è vinto in Europa. Quando una squadra arriva ai quarti di Champions, come noi l’anno scorso, o in semifinale di Europa League è perché è presente. è arrivare in primavera con la possibilità di poter vincere qualcosa. Il nostro vero rimpianto non è l’eliminazione con il Benfica ma quella contro il Galatasaray». Infine una frecciatina a Platini che pochi giorni fa aveva un po’ ironizzato sui successi europei della Juve (“Ci vorrà parecchio tempo prima di dover premiare i bianconeri”): «Platini è simpatico – chiosa Agnelli – ma a me basta vincere, non mi interessa chi potrà premiarmi».

Torna in orbita calciomercato Juventus, il centrocampista Fredy Guarin. Il nazionale colombiano in forza all’Inter sembra destinato a lasciare la Milano nerazzurra durante la prossima finestra di trattative. Lo vuole il Wolfsburg ma lui vorrebbe trasferirsi allo Juventus Stadium, soltanto sfiorato lo scorso 21 gennaio prima che saltasse il famoso scambio con Mirko Vucinic. In estate però la situazione potrebbe essere diversa e non è da escludere che fra le due big d’Italia possa intavolarsi una nuova operazione. L’Inter continua a seguire Mirko Vucinic e nel contempo Mauricio Isla, e di conseguenza tutto potrebbe succedere. Guarin ha rinnovato da poco il contratto fino al 2017 e il suo valore si assesta sui 15 milioni di euro, mentre fra la metà di Isla e l’intero cartellino del nazionale montenegrino, la Juventus intende ottenere almeno 15/20 milioni di euro. Nulla sarà da lasciare al caso e decisiva a riguardo sarà la volontà dello stesso Guarin, che se dovesse battere i piedi…

E’ tempo di rinnovi in casa Juventus. Il club bianconero è pronto a blindare gran parte della rosa vincitrice dello scudetto 2013-2014 e se tutto andrà come previsto, da qui al prossimo settembre saranno ben 9 i bianconeri che apporranno la propria firma su un nuovo contratto. Si comincerà con Andrea Pirlo, la cui firma fino al 2016 arriverà a brevissimo, forse già la prossima settimana. Attenzione quindi a quei giocatori il cui contratto scadrà al 30 giugno del 2015, fra poco più di un anno, e precisamente Buffon, Chiellini, Barzagli e Lichtsteiner, tutti pronti a blindarsi ulteriormente allo Juventus Stadium. Della schiera dei 2015 fanno parte anche Sebastian Giovinco e Simone Pepe, che alla fine dovrebbero rimanere ancora in bianconero. Occhio anche a Marco Storari e a Martin Caceres, altri due calciatori juventini che rinnoveranno: il primo ha il contratto in scadenza al prossimo 30 giugno, mentre il secondo ha l’accordo che terminerà nel 2016 e il suo agente, Fonseca, ha già gettato le basi per un prolungamento fino al 2018. Infine, come dimenticarci di Paul Pogba, che la Juventus vuole assolutamente blindare a Torino con un contratto da top player: l’appuntamento con Mino Raiola è però fissato a dopo i Mondiali in Brasile, a estate inoltrata.

Potrebbe essere Alvaro Morata il primo colpo del calciomercato estivo di casa Juventus. Se tutto andrà come previsto, infatti, a giorni se non addirittura ad ore la Vecchia Signora potrebbe incontrare in Italia Florentino Perez, il numero del Real Madrid. Il patron delle Merengues dovrebbe essere a Milano per seguire la finale dell’Eurolega, la “Champions League” del basket, e l’occasione sarà appunto propizia per un vis-a-vis con la Juventus. Il Real sembrerebbe disposto a cedere Morata in prestito e a titolo gratuito con diritto di riscatto, in modo da valorizzare il ragazzo ed eventualmente riprenderlo a fine stagione. Non è da escludere che prima dello sbarco in Italia lo stesso gioiellino iberico possa rinnovare il proprio contratto che scadrà al 30 giugno del 2015, fra poco più di un anno. La Juventus smembrerà il reparto avanzato, e solo Tevez e Llorente potrebbero rimanere a Torino, di conseguenza, un nuovo innesto, per di più giovane e di qualità come appunto Morata, potrebbe fare solo comodo.

Prove di disgelo in casa Juventus. Nella giornata di ieri il patron bianconero, Andrea Agnelli, ha fatto visita ad Antonio Conte e alla squadra al centro sportivo. Il numero uno della Signora sapeva che Vinovo ieri era aperta a giornalisti e tifosi e di conseguenza ha voluto rasserenare un po’ l’ambiente, andando a parlottare e ad abbracciare il tecnico salentino. Sia chiaro, non si può parlare di accordo per il rinnovo, ma sicuramente le due parti sembrerebbero più vicine rispetto agli scorsi giorni. Marotta sta portando avanti un sopraffino lavoro di mediazione e nelle interviste rilasciate nelle ultime ore ha continuamente mandato elogi e apprezzamenti all’allenatore di Lecce. Il grande incontro ci sarà comunque lunedì prossimo, il giorno dopo la chiusura della stagione 2013-2014. La sensazione circolante è che tutto possa succedere ma se volessimo dare una percentuale potremmo indicare il 55/60% per la permanenza e il restante per l’addio. La Juve, intanto, continua a guardarsi attorno, da Montella a Spalletti passando per Zidane, con Simeone e Mancini sullo sfondo.