Il sogno di giocare in Serie A è ovviamente quello di molti calciatori italiani. Ma anche di giocatori stranieri, alla faccia di chi parla della Serie A come un campionato ormai snobbato. Lo abbiamo visto la settimana scorsa con l’intervista esclusiva a German Pezzella, difensore del River Plate che piace a molti club italiani (clicca QUI per leggerla integralmente). Anche suo fratello Bruno Pezzella, classe ’88, ha parlato bene della Serie A in esclusiva per IlSussidiario.net.
Bruno, che tipo di giocatore sei? Gioco come volante davanti alla difesa, come si dice in Argentina. Come caratteristiche sono un giocatore che recupera palla e aiuta la difesa ma mi piace anche contribuire alla fase offensiva, impostare la manovra, fare il passaggio smarcante.
Hai un modello in particolare o un giocatore che ammiri particolarmente? Mi piace molto Mascherano nel ruolo in cui gioca nella Nazionale argentina, ma anche giocatori come Gago o Pablo Ledesma che avete visto con Roma e Catania. Il mio grande idolo è sempre stato Zidane, un giocatore che non si può descrivere, fantastico.
Tra i giocatori italiani c’è qualcuno che ti ha particolarmente ispirato? Certo, mi piace tantissimo Pirlo come giocatore, insieme a Zidane è forse il calciatore che mi piace di più come regia e classe. Anche Verratti è bravissimo: l’ho visto giocare ultimamente e credo che sarà presto grande protagonista nella Nazionale italiana.
Nei tuoi pensieri e nei tuoi sogni c’è anche quello di giocare in Italia? Ovviamente sì. Giocare in Serie A sarebbe un sogno; i miei nonni sono italiani e mio padre vive in Italia, ho sempre sognato di giocare nel vostro campionato. Gran parte della mia famiglia viene da lì e segue il calcio, sarebbe un onore giocare in Italia.
C’è una squadra nello specifico in cui vorresti giocare? In Italia ci sono grandi squadre e ci hanno giocato grandi giocatori: la Roma con Batistuta, la Juventus con Pirlo e ora anche con Tevez. Ma ho sempre seguito anche il Milan quando c’era Ronaldinho. Ci sono squadre come Genoa e Catania che danno spazio a tanti argentini. La verità è che in Italia ci sono diverse ottime squadre, scegliere è difficile.
(Claudio Franceschini – Claudio Ruggieri)