Alla continua e perenne ricerca di un esterno d’attacco la Juventus alterna anche dei colpi per il futuro. L’arrivo di Coman dal Psg a parametro zero rende meglio l’idea della società bianconera che vuole puntare su giovani gioielli in vista dei prossimi anni. Attenzione però a una notizia che arriva direttamente dal Brasile, si tratta di un possibile ritorno in Italia di Pato, attaccante brasiliano ex Milan. In esclusiva per IlSussidiario.net, l’agente FIFA Lodovico Spinosi, esperto di calcio brasiliano, ha parlato del calciomercato della Juventus.
La Juventus piomba su Pato. Sarebbe un’idea sbagliata? Io onestamente su Pato ci scommetterei, perché è ancora un classe ’89 e quindi potrebbe ancora fare la differenza.
E’ ritornato il Pato di qualche anno fa? Onestamente non saprei dirlo anche perchè il campionato brasiliano non è una prova schiacciante, però al San Paolo dopo un periodo di ambientamento è tornato a giocare bene. E poi lui ha una mentalità diversa dai brasiliani.
In che senso? Pato è arrivato in Europa giovanissimo, a 18 anni il Milan lo ha potuto mandare in campo e quindi si è abituato alla mentalità europea.
Lei lo consiglierebbe? Il discorso è questo: se Pato costa 30 milioni di euro allora è inutile andarlo a prendere, ma ad un prezzo ragionevole io credo che potrebbe essere un affare per la Juventus. I suoi problemi al Milan sono nati dopo tanti infortuni, ma se ha recuperato la condizione fisica resta un grande attaccante, quello su cui avevano scommesso i rossoneri.
Dopo Coman la Juventus è alla ricerca di nuovi talenti. Lei chi consiglierebbe? Il problema è che in Brasile ci sono diversi talenti, ma lo status di extracomunitario certamente non aiuta e poi c’è da investire soldi per un ragazzo giovane. Certo, i club italiani purtroppo perdono sempre ottime occasioni.
Cosa vuole dire? Ho consigliato a molte squadre del nostro paese l’acquisto del difensore Cesar del Ponte Preta: classe ’92, si poteva prendere a poco prezzo. Nessuno ci ha creduto e ora lo ha acquistato il Benfica, prenderà il posto di Garay. Sentiremo parlare di questo ragazzo.
(Claudio Ruggieri)