Nel solito appuntamento dell’editoriale di lunedi sul portale tuttomercatoweb.com, il giornalista Michele Criscitiello svela alcuni retroscena su una delle vicende più calde di questa estate: l’addio di Conte dalla Juventus. A distanza di quasi un mese dall’annuncio, ancora nessuno di protagonisti ha commentato davvero la vicenda: nel la dirigenza bianconera ne Conte hanno ancora parlato espressamente dei motivi del divorzio. Diverse le ipotesi ce si soo accampate in queste settimane sui giornali e non solo: “In molti hanno abbozzato alcune spiegazioni, dalle più farlocche (ha un accordo con il Psg; ha già detto sì alla Nazionale con una Federazione senza Presidente) alle più veritiere (ha rotto i rapporti con Marotta; non se la sentiva più di andare avanti con questa squadra”. Molto più realistica invece la situazione descritta dal giornalista, un lento crescendo di tensione e differenza di vedute che hanno inevitabilmente portato alla triste separazione: “Conte, a fine stagione, nel primo incontro tenutosi con Marotta e Paratici aveva chiesto delle garanzie. Le ha ricevute, a metà, ma ha deciso di accettare l’ennesima sfida. Agnelli lo ha sempre tutelato e coccolato. A maggio, il Mister aveva già deciso di lasciare la Juventus ed era convinto che gli sarebbe arrivata qualche chiamata diversa dallo 0039. Il telefono, invece, non squillava”. Insomma un fastidio reciproco: una società che stava troppo stretta e un allenatore che stava diventando troppo scomodo, troppo presente.la situazione non poteva far altro che peggiorare: “ Quando i suoi mal di pancia non trovavano più cura nella farmacia Agnelli ha iniziato a perdere potere agli occhi della proprietà. Conte sa benissimo che questa squadra, grazie a lui, è andata oltre le più rosee previsioni. Conte ha sbattuto la porta quando Andrea Agnelli lo ha scaricato. Marotta non aspettava altro e cercava un allenatore più aziendalista e meno protagonista. Il profilo di Allegri è perfetto per un Direttore come Marotta che, non a caso, viene dalla scuola Galliani”. All’ex tecnico bianconero ora però non rimane che una strada: “Adesso Conte il “grande” dovrebbe avere la professionalità di non intralciare con la sua assenza i piani di Allegri, storico rivale. La squadra è sempre stata unita con il mister ma oggi si volta pagina e il nuovo allenatore ha, almeno, il diritto di potersela giocare. Sarà il campo a dire se è stato un flop, oppure, riuscirà a proseguire in un progetto vincente”.



Dopo l’ultima amichevole della Juventus, vinta per 3-2 contro l’All Stars Australia (clicca qui per i gol della partita e clicca qui per le pagelle), il giornalista di SkySport Stefano De Grandis ha parlato della situazione in casa bianconera. Queste le sue parole relativamente al reparto d’attacco: “La mia coppia titolare? Quella dell’anno scorso, Tevez-Llorente. Poi Morata dovrà dimostrare di essere un talento e di essere bravo anche lontano dalla Spagna. Ma io non rinuncerei a cuor leggere a Llorente perchè l’anno scorso è stato importante non solo per i gol fatti: è bravo di testa e non è male anche con i piedi, governa sempre il pallone, fa salire la squadra, fa le sponde, a me non dispiace. (…) Ha segnato anche Pepe e questo è fondamentale, perchè è stato due anni fermo per problemi muscolari, ha subito un’operazione, ma è una risorsa fondamentale per la Juve se vuole ogni tanto passare al 4-3-3“.

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