Comunque vada a finire questa sessione di calciomercato, l’estate 2014 della Juventus sarà ricordata soprattutto per l’addio di Antonio Conte e l’arrivo al suo posto in panchina di Massimiliano Allegri. Ne ha parlato in un’intervista per La Gazzetta dello Sport il centrocampista bianconero Claudio Marchisio, che giudica molto positivamente l’avvento dell’ex tecnico rossonero: “È sereno, ha il suo carattere ma non per questo ci fa lavorare meno. Tanti dicevano: senza Conte farete meno fatica, invece sudiamo allo stesso modo. E chi vi dice che Allegri non grida nello spogliatoio? Lo fa quando serve. Adesso sta a noi dimostrare che dopo tre anni di Conte possiamo fare a meno di tutte quelle urla“. Naturalmente però non mancano anche gli attestati di stima per l’ex allenatore, che Marchisio ritroverà adesso in Nazionale: “Siamo maturati in questi tre anni, Allegri ha ereditato una squadra che è cresciuta molto. Dopo tre scudetti abbiamo acquistato una maggiore consapevolezza della nostra forza. Ogni anno è più difficile vincere ma l’addio dell’allenatore ci ha dato nuovi stimoli. Marchisio non vuole parlare di ciclo finito e fissa un nuovo obiettivo: “Migliorare dove abbiamo fallito, e Allegri è l’allenatore giusto per ripartire”. Insomma, il sogno è andare il più avanti possibile in Champions League.
Fabrizio Bocca, giornalista del quotidiano La Repubblica, sul proprio blog ha analizzato il calciomercato 2014: “C’è un grande senso di incompletezza in quasi tutte le squadre. Col campionato ormai alle porte e il mercato ormai agli sgoccioli non trovo una sola big soddisfatta di quello che ha”. La cosa che può apparire incredibile è che in questo discorso è coinvolta anche la Juventus, che ha chiuso l’ultimo campionato alla straordinaria quota di 102 punti. Allora, che cosa manca ai bianconeri? “Alla Juve manca sicuramente qualcosa – è l’analisi di Bocca – vediamo come finirà per l’attaccante, magari Falcao, ma in primis la grinta di Conte”. Per l’attaccante colombiano sono giorni decisivi. Per il secondo “ingrediente” non c’è prezzo – parafrasando una celebre pubblicità: ci sono cose che non si possono comprare –, e dovranno provvedere Massimiliano Allegri e i giocatori per non far sentire la mancanza di colui che ormai è il c.t. della Nazionale.