La Juventus supera il Malmoe 2-0 grazie a una doppietta pregevole di Carlitos Tevez. L’Apache è il migliore in campo non soltanto per i gol siglati ma anche per il carattere mostrato nell’arco dei 90′ di gioco con recuperi e suggerimenti importanti per i compagni. Nei bianconeri deludono Lichsteiner ed Evra. Luci e ombre per Pogba. Nel Malmoe la difesa tiene un’ora poi si assiste al crollo collettivo di un intero reparto. I migliori risultao Olsen e Konate. Non si è quasi mai visto Forsberg in mezzo al campo.



Juventus-Malmoe rappresenta l’esordio stagionale dei bianconeri in Champions League, competizione diventata negli ultimi anni una vera e propria chimera. A condurre la Vecchia Signora non c’è più Antonio Conte, sostituito dall’ex Milan Massimiliano Allegri: per il livornese si tratta della prima partita europea alla guida del suo nuovo club. L’avversario di serata è il Malmoe, squadra svedese che sulla carta non può e non deve far paura alla Juventus. Occhio però a dare tutto per scontato perchè la lezione dell’anno scorso è ancora impressa nella testa di diversi giocatori bianconeri: Galatasaray, Nordsjaelland e Shakthtar non sembravano pericoli mortali eppure le tre avversarie tesero una bella trappola ai Campioni d’Italia, giunti terzi in quel girone e retrocessi in Europa League. Allo Juventus Stadium Allegri sceglie il 3-5-2. In porta Buffon quindi difesa a tre con Chiellini, Bonucci e Caceres. Evra e Lichsteiner sono gli esterni mentre Asamoah e Pogba fungono da scudieri del vice Pirlo Marchisio. In attacco spazio al tandem Llorente-Tevez.  Risponde il Malmoe di Hareide con un difensivo 5-3-2. Olsen tra i pali; retroguardia composta da Tinnerholm, Johansson, Helander, Halsti e Konate. La mediana è affidata a Eriksson e Forsberg con Adu trequartista alle spalle di Rosenberg e Thelin. Chiara la strategia adottata dagli svedesi: creare un bunker difensivo per respingere gli assedi dei locali e capitalizzare al meglio i rari tentativi di contropiede. Mission Impossible o quasi. Dall’altra parte la Juventus attacca a testa bassa fin dall’inizio con un pressing asfissiante su ogni portatore di palla avversario. Dopo 4′ Pogba (5,5) mette in mezzo un traversone dalla destra sul quale nè Tevez nè Llorente riescono ad arrivare puntuali con l’eventuale tap-in vincente. Sale il ritmo bianconero con Evra (6) che regala un cross preciso a Llorente (6,5) : sullo stacco lo spagnolo viene colto in offside. Il Malmoe si difende bene con i suoi colossi Johansson (6), Halsti (6,5) e Helander (6). Se gli svedesi fanno densità davanti la propria porta allora la Juventus inizia a provarci con i tiri da fuori: ci prova Asamoah (6,5) per due volte ma in entrambi i casi Olsen (6) non si fa sorprendere. In mezzo a un avvio bianconero il Malmoe si rende pericolosissimo in contropiede al 17′ con Eriksson (6) il cui tentativo quasi a tu per tu con Buffon (6) viene deviato in corner dal portierone italiano. Al 20′ Asamoah colpisce di testa un cross dell’inesauribile Lichsteiner (6): il tentativo dell’ex Udinese termina alto. Tevez (6,5), uno dei più attivi, si fa notare al 21′ quando prova a calciare in porta senza fortuna. Per larghi tratti non succede niente fino a quando al 44′ l’Apache offre a Lichsteiner un pallone fantastico; lo svizzero, solo sulla sinistra, sbaglia il suggerimento per Asamoah dalla parte opposta che avrebbe potuto freddare Olsen. La Juventus gioca bene ma il Malmoe non si fa sorprendere. 0-0 al termine dei primi 45′. Gara piacevole pur senza gol. Quando i bianconeri attaccano quasi sempre sono guai per la retroguardia del Malmoe. Fino ad ora gli svedesi hanno ben contenuto l’urto dei locali. L’atteggiamento è quello giusto: ritmi alti e dominio assoluto della gara. Manca solo il gol ma la sensazione è che una volta sbloccato il risultato la strada sia in discesa. In difesa non sbaglia niente. Sempre preciso e pulito nelle chiusure avversarie. Forse stanco, il francesino bianconero sbaglia degli appoggi banali. Serve il il miglior Pogba per scardinare la difesa svedese. Gli svedesi non possono fare altrimenti: tutti a difendere il prezioso 0-0. Per adesso la missione è compiuta. Attenzione ai contropiedi… Piantato nel cuore dell’area del Malmoe, questo giocatore le ha prese quasi tutte. Il migliore per i suoi. Troppo effervesciente in attacco. Spesso sovrastato da Chiellini e Cacers.  Gara senza episodi dubbi. Giusti i due gialli sventolati agli svedesi.



Compie un solo intervento ma decisivo ai fini del risultato. Sullo 0-0 respinge un tiro ravvicinato di Eriksson che avrebbe potuto scrivere una storia diversa.

Si limita a fare il suo in una zona in cui il Malmoe non spinge più di tanto. Quando serve non esita a usare il fisico.

Sicuro quanto basta ma non si capisce se siano più i meriti del difensore o i demeriti degli effervescenti attaccanti avversari. Lui fa comunque il suo.

Il migliore della difesa bianconera. Tempista nelle chiusure e pulito negli interventi.

Il francese deve togliere un po’ di ruggine. Il motorino ex United va a intermittenza e a buoni cross alterna momenti di smarrimento.



Il ghanese risulta grande protagonista del match. Nel primo tempo sfiora il gol con un paio di conclusioni poi nella ripresa regala a Tevez un fantastico colpo di tacco per il gol che vale l’1-0.

Tanto lavoro sporco unito a lampi di classe. Sostituire Pirlo non è facile ma il Principino riesce almeno a non farlo rimpiangere.

Troppi appoggi sbagliati per uno della sua classe. Va vicino al gol in un paio di occasioni ma ci si aspetta molto di più.

L’impegno e la foga agonistica non mancano ma che errori quando deve servire i compagni con degli assist decisivi! Per almeno due volte lo svizzero cestina altrettante ghiottissime palle gol bianconere (dal 90’ROMULO – SV).

Dopo 5 anni l’Apache torna a segnare in Champions League. La prima rete è un elogio alla collettività; la perfetta triangolazione effettuata dall’argentino con Asamoah da vedere e rivedere. Il raddoppio sottolinea la precisione dell’ex City anche dai calci piazzati. L’eroe della serata (dal 90’GIOVINCO – SV).

Lo spagnolo lotta e si danna l’anima ma non riesce a entrare nel tabellino dei marcatori. Mette la sua forza al servizio della squadra.

Dopo l’esordio vincente allo Juventus Stadium in Serie A contro l’Udinese, il livornese bissa anche in Champions contro il Malmoe. 2-0 e primi tre punti del girone A conquistati.

Subisce due gol ma salva i suoi da un passivo ben più pesante. Miracoloso nel finale sul doppio intervento prima di Llorente poi di Tevez.

Per fortuna che di fronte ha Evra, non proprio il migliore della Juventus, altrimenti per il Malmoe sarebbero stati guai seri. Si fa spesso saltare e soffre la rapidità avversaria.

Coinvolto nell’azione dell’1-0. In ogni caso è bravo a chiudere su Lichsteiner in almeno un paio di volte.

Marcare Tevez è un’impresa ardua. Quando l’Apache passa dalle sue parti fa quasi sempre ciò che vuole.

Nel primo tempo gioca molto bene poi viene coinvolto in errori di reparto collettivi che macchiano la sua prestazione.

Annulla Lichsteiner e non molla mai sino al triplice fischio dell’arbitro. Giocatore interessante da seguire con attenzione.

In mezzo al campo corre per mille. Sullo 0-0 avrebbe la palla del possibile vantaggio svedese ma Buffon non si lascia sorprendere (dall’81’RAKIP – SV).

Si smarrisce presto in mezzo al campo. Prova a farsi vedere ma non riesce a incidere positivamente.

Dovrebbe essere il fantasista della squadra ma non si accende mai.

In avvio sembra avere parecchia carica agonistica ma è solo un’impressione perchè dopo poco tempo i difensori bianconeri gli predono le misure (dal 73’KROON 5,5 – Inserito nel tentativo di limitare i danni. Luci e ombre).

Effervescente in attacco. Non si rende mai pericoloso anche se corre e lotta come può (dal 53′ MHEMETI 5,5 – Cambiano gli attaccanti ma il risultato non cambia: esattamente come Rosenberg).

Aveva creato un bunker inattaccabile. Intorno all’ora di gioco il Malmoe però crolla.

Gara di facile gestione. Giuste tutte le ammonizioni e altrettanta corretta la decisione di annullare il gol di Llorente.

(Federico Giuliani)

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